Sculture a cuore aperto. Il lavoro della veronese Piera Legnaghi trae linfa da intuizioni poetiche, materializzate nel metallo (trafilato, calandrato, laminato) mediante lavorazioni e verniciature industriali. Una sorta di affascinante design scultoreo che ingigantisce, mantenendo l'apparente levita' del disegno progettuale, forme geometriche o simboliche (il grande cuore rosso che ha suggerito il titolo della mostra) d'immediata e coinvolgente lettura.
Sculture a cuore aperto
nel castello di Pergine
'Piera Legnaghi: a cuore aperto' è il titolo della mostra-evento programmata quest'anno al Castello di Pergine Valsugana (Trento). L'inaugurazione avrà luogo sabato 17 aprile 2004 e il pubblico avrà a disposizione quasi sette mesi per visitare la rassegna, allestita lungo il duplice percorso all'interno delle mura medievale e nelle sale del maniero. La chiusura è prevista per l'8 novembre.
Per la prima volta la grande esposizione monografica di scultura – giunta ormai alla dodicesima edizione – vede protagonista una donna. 'E il giusto riconoscimento all'impegno femminile che, ormai consolidato in tutti i settori espressivi, trova ancora ostacoli nell'ottenere pari opportunità ', sottolinea Franco Batacchi, curatore della mostra assieme a Theo Schneider e Verena Neff. Nell'ambito della scultura di grandi dimensioni le artiste attive non sono molte; l'invito a Piera Legnaghi è frutto di una meditata scelta che ha tenuto conto della qualità dell'autrice e della compatibilità tecnico-estetica delle opere con il particolare contesto di Castel Pergine. Inoltre si è considerato opportuno riprendere il filo di una programmazione che non perde di vista la 'nuova monumentalità ' (Toni Benetton, Giorgio Celiberti, Carlo Lorenzetti, Pino Castagna), pur registrando importanti fenomeni di deriva ambientale e concettuale (Staccioli, il tedesco Deiml), esempi di autonome declinazioni tecniche (Scarabelli, Licata, Habicher), ed opposti versanti dell'epica dimensionale (Somaini, Plessi).
Il lavoro della veronese Piera Legnaghi trae linfa da intuizioni poetiche, materializzate nel metallo (trafilato, calandrato, laminato) mediante lavorazioni e verniciature industriali. Una sorta di affascinante design scultoreo che ingigantisce, mantenendo l'apparente levità del disegno progettuale, forme geometriche o simboliche (il grande cuore rosso che ha suggerito il titolo della mostra) d'immediata e coinvolgente lettura. Un'operazione che si colloca a mezza via tra Richard Serra e Dennis Oppenheim, capace di operare un'imprevedibile sutura tra hard edge e un'insolita interpretazione di land art, in cui il contesto ambientale viene parificato all'opera che vi agisce e al visitatore, nell'intento di determinare un cortocircuito psicologico e emozionale che riproduce e attualizza la magica situazione di Alice.
'Piera Legnaghi: a cuore aperto' è patrocinata dal Mart, dalla Provincia Autonoma di Trento e dal Comune di Pergine Valsugana e sponsorizzata dal Gruppo Industriale Tosoni.
In occasione dell'inaugurazione verrà presentato il catalogo edito da Castel Pergine, comprendente le riproduzioni delle 40 macrosculture fotografate in loco, e i testi di Franco Batacchi e dell'artista stessa.
Castel Pergine Srl.
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