Antonio Fiore
Giacomo Balla
Elica a Luce
Luciano Bonetti
Alessandro Bruschetti
Francesca Cagianelli
Francesco Cangiullo
Attilio Calzavara
Paolo Canevari
Enzo Benedetto
Mino Delle Site
Fortunato Depero
Renato Di Bosso
Gerardo Dottori
Krimer
Antonio Marasco
Giovanni Marras
Sante Monachesi
Baldassarre Peruzzi
Enrico Prampolini
Luigi Servolini
Sibo'
Mario Sironi
Thayaht
Massimo Duranti
100 anni dopo. Opere futuriste, alcune inedite, di: Giacomo Balla e delle figlie Elica a Luce, Fortunato Depero, Enrico Prampolini, Sibo', Mario Sironi, Thayaht...
a cura di Massimo Duranti
La mostra si riallaccia idealmente al manifesto futurista “Ricostruzione futurista dell’Universo”, ricorrendo, in questo 2015, il centenario dalla sua pubblicazione, e presenta opere e “operine” di artisti che di quella stagione furono protagonisti, primari, comprimari e comparse della grande avventura futurista che si sono avvicendati temporalmente al Movimento fino alla sua conclusione storica nel 1944. In realtà, i futuristi ancora attivi continuarono a operare, seppure talvolta con diverse modalità espressive: alcuni perseverando nei linguaggi aeropittorico o meccanicistico, altri superandoli in senso spazialista.
Il pittore Antonio Fiore, attivo dalla fine degli anni Sessanta, che aveva avuto rapporti con gli ultimi futuristi: da Monachesi a Cangiullo, da Benedetto a Peruzzi, alle figlie di Giacomo Balla, ha raccolto quella eredità attualizzandola in chiave modernamente cosmopittura. La mostra, promossa dal Comune di Latina, in collaborazione con Lydia Palumbo Scalzi , è a cura di Massimo Duranti, critico d’arte, Presidente dell’archivio Dottori di Perugia, esperto di Futurismo, soprattutto nella sua stagione aeropittorica, già curatore della grande antologica su Antonio Fiore al Centro Espositivo Rocca Paolina di Perugia, e di Andrea Baffoni e Francesca Duranti. La mostra prevede una sezione introduttiva con una sorta di miscellanea comprendente una serie di opere futuriste, alcune inedite, di: Giacomo Balla e delle figlie Elica a Luce, Bonetti, Bruschetti, Cagianelli, Cangiullo, Calzavara, Canevari, Benedetto, Delle Site, Depero, Di Bosso, Dottori, Krimer, Marasco, Marras, Monachesi, Peruzzi, Prampolini, Servolini, Sibò, Sironi, Thayaht. La sezione è corredata da una brochure esplicativa.
La collettiva introduce alla sezione monografica dedicata alle opere di Antonio Fiore, datate dalla fine degli anni Settanta ad oggi, con la recente “cosmopittura” e con le ultime sperimentazioni inedite, tra cui l’omaggio all’astronauta Samantha Cristoforetti. Nell’insieme, l’evento mette in luce il senso della continuità futurista, almeno ideale, incarnata in particolare dalle opere “gioiose” di Antonio Fiore.
A corredo sarà pubblicato da Gangemi editore un catalogo con riproduzioni delle opere in mostra, testi critici e apparati dei curatori e con un’ introduzione di Enrico Crispolti.
A corredo della mostra verranno presentati oggetti di design futurista, video-documentari e documenti che restituiscono lo spirito della “Ricostruzione futurista dell’universo”.
catalogo Gangemi editore, Roma
introduzione di Enrico Crispolti
FIORE : PASSATO, PRESENTE E FUTURISMO
L’amore della ricerca, i progetti proiettati nel futuro, fanno sì che le opere di Fiore siano piene di entusiasmo, esplosioni di colori, racchiuse in un vortice di emozioni - come una filosofia propria, di fondamentale anarchia. La sua reale necessità di ragionare per contrasto mi richiama la magia della mitologia, eterno e divino, vizio e virtù, lentezza e velocità, dove il tempo mitico è anche un tempo ciclico, dove il futuro ricalca le orme del passato, per formae mentis disomogenee, ineguali, ma poiché la vita è mutevole, attaccarsi al proprio archetipo condanna l’individuo alla staticità, l’interiorità non viene contrapposta alla realtà esterna, uomo e cosmo sono concepiti in stretta unità. E’ l’intelletto che governa il cosmo, e che, a livello umano, pensa e agisce. In tutti questi casi non si ha una chiara distinzione, ma attribuisce realtà oggettiva solo alle idee, in modo trascendente, rinunciando anche ad essere compreso.
La poetica del futurismo è dotata di una unicità intellettuale basata sul culto del futuro, e quindi aborrendo tutto ciò che è passato per non compiacersi ed ancorarsi alle tradizioni di una cultura obsoleta. Fiore ha cavalcato la più grande accelerazione tecnologica del nostro tempo, dal cavallo all’astronave, che ha portato l’uomo nel cosmo con slancio ed emozione creativa, un futuro tutto da inventare, presentando opere sempre alla ricerca del movimento, valorizzando la velocità piena di energia senza ordine né coerenza, come del resto recita il futurismo, ma attuale nella vita moderna, moltiplicando la conoscenza del mondo, imprimendo il movimento stesso nel suo svolgersi nello spazio e nel suo impatto emozionale con pennellate che mettono in evidenza le spinte propulsive della forma.
Le opere sono composte da linee spezzate, spigolose e veloci, con pennellate disinvolte, sicure ed intense, in un mondo pieno di armonia. Inserendo nell’opera un effetto dinamico del movimento nello spazio, senza tralasciare il trascorrere del tempo, facendoci vibrare l’anima, prendendoci per mano e senza parsimonia, senza essere elite, ci porta ad esplorare il mondo del futuro esaltandone con fare artistico, componendo e scomponendo l’immagine, secondo le direzioni dinamiche, avendo cura del parametro estetico della modernità.
Tiziana Todi
Inaugurazione 13 giugno ore 18
Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea - Palazzo della Cultura
via Umberto I, 34 (Palazzo della Cultura) Latina
lun-ven 9-14; mar e gio 15.30-18.30. Sab 16.30-19.30
ingresso libero