Architettura del Volto. In mostra una decina di lavori di medie dimensioni di recente esecuzione che percorrono le fasi costruttive del ritratto.
Il giorno giovedì 2 luglio nelle sale dell'Associazione Culturale Language Academy si inaugurerà la mostra dal titolo Architettura del Volto, di Pasquale Russo Maresca. Saranno esposti una decina di lavori di medie dimensioni di recente esecuzione che percorrono le fasi costruttive del ritratto, nello scritto:
Affiorano i volti
si distinguono limpidamente
svettano le teste ossute ,dei personaggi
ingabbiati dalla superfice celeste ... tela!
occhi pieni di speranza ,sguardi , fieri e laterali.
Teste d'amianto emergono dal ricordo
nella loro geometria in un' operazione di spaesamento e scorrimento di volumi, trascinando-sezionando.
Le fisionomie ininterrotte dalla matematica, che ricostruisce l' esatta trasmissione dei connotati
è in una singola porzione del volto che sviluppa il movimento
nasce la sua scia narrativa la motivazione e la storia.
Il mio segno di graffite percorre gli incavi neri, delle orbite, buchi spaziali, tengo cura dell'osso nasale fermandomi per un tempo a riflettere sulla struttura internasale per meglio risalire sulle dune frontali. Staziono su questi monti, aspettando una scia. Geniali e compatti questi valichi che occludono e proteggono il pensiero. La spina nasale mi indica a sud, un varco una via da percorrere, è un'autostrada!!.... e la percorro, con il mio tratto lento e paziente.
Guido la fusaggine, come un cieco attratto dall'odore di dentina, il luogo vorace del nutrirsi , del bere , del baciare, del leccare, la cassa armonica della comunicazione la voragine che tutto inghiotte e che sputa fili di saliva , il fiato, il sesso, il vento... mi attende il sorriso di una balconata irta di smalto, una muraglia di paletti fissi, un morso. Li ritraggo, con cura e ne faccio dettagli compiaciuti. Incontro poco prima del perimetro facciale sud, laghi dal nome curioso" Forame Mentoniero", che ricordano chissà forse il luogo della" mentira", la menzogna e l'inganno , o la fine prima dell'oblio.
La prima porzione è percorsa è risolta da due sezioni sagittali, che ne isolano la forma e la somiglianza. Il mio cammino azzardato e pieno di virtù mi porta a sperimentare... applicando i miei progetti con determinazione,mi sposto con tempismo a destra e a sinistra del volto, parallelamente, inizio un viaggio dove tutto è possibile stirando con forza, con un segno di carbone, incomincio a tendere l'elevatore del labbro superiore, fino a forzare come una linea orizzontale ,il muscolo piccolo zigomatico che mi indica la direzione verso le orbite, le caverne del vedere.
Scivola con forza orizzontale il m. risorio che non produce più sorriso ma, una contrazione al massetere, che porta il m. buccinatiore a contrarre tutta l'adiposità prima di arrivare all'osso zigomatico il punto di tensione e di bellezza, tutto tende orizzontalmente teso in sezioni , è per me ormai possibile arrivare dall'altra parte della faccia, avendo gettato un ponte sul viso, una estroflessione controllata a un ritmo frazionale di sette settimi. Emergono dal nuovo volto; due enormi crateri tra le arcate nasali, e la sutura frontalaterale con incavi ellittici che connettano senza sforzo il m.procero, al m. depressore del sopracciglio. Traccio altre quattro sezioni verticali, che mi separano dal resto del volto i due piani ultimi del visibile, del vedere, degli specchi. Sospesi gli occhi avvolti da palpebre tartarughesche, dal m. orbicolare fino ai corrugamenti espressuvi del m.occipitofrontale. Disegno la parte periferica lateralfacciale del volto e distinguo il luogo delle espressioni e delle somiglianze. Mi concentro su queste ultime due fasi laterali disegno e contengo tutta la parte conoscitiva che mi permette di dare vita al ritratto Sette Settimi
Inaugurazione 2 luglio ore 18
Associazione Culturale Language Academy
Corso Vercelli, 51 Milano
ingresso libero