Museo Statale Tattile Omero
Ancona
Banchina Giovanni da Chio, 28 (Mole Vanvitelliana)
071 2811935 FAX 071 2818358
WEB
Il Rinascimento oltre l'immagine
dal 3/7/2015 al 3/10/2015
4 luglio - 15 settembre: mar-ven 18-22, sab e dom 10-13 e 18-22; 16 settembre - 4 ottobre: mar-ven 16-19, dom 10-13 e 16-19

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Museo Tattile Statale Omero




 
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3/7/2015

Il Rinascimento oltre l'immagine

Museo Statale Tattile Omero , Ancona

Ventuno sculture e quattro tele restituiscono uno spaccato della luminosa civilta' che, muovendo dall'Italia, conquisto' i popoli d'Europa e fisso' i canoni estetici di un'eta' che ha esaltato la bellezza. Opere di Andrea del Verrocchio, Giovanni della Robbia, Luca della Robbia, Donato di Niccolo' di Betto Bardi, Giambologna e Paolo Veronese.


comunicato stampa

ANCONA – Donatello, Verrocchio, Della Robbia, Veronese, Giambologna: “IL RINASCIMENTO OLTRE L’IMMAGINE” è una mostra unica per il valore delle opere e l’eccezionale esperienza fruitiva. Da sabato 4 luglio, con inaugurazione alle ore 19, alla Mole Vanvitelliana di Ancona, promossa e organizzata dal Museo Tattile Statale Omero di Ancona e dal Museo Privato Bellini di Firenze, questa esposizione propone opere originali di grandi maestri del Rinascimento, appartenenti alla famiglia Bellini, dinastia di collezionisti fiorentini da più di sei secoli.

Dall’incontro tra Aldo Grassini, presidente del Museo Omero, e Luigi Bellini ha preso avvio il progetto di creare uno spazio dove rivivere quel periodo di ineguagliato splendore. Una mostra con preziosi lavori rinascimentali e con valore aggiunto: la possibilità di percepirli oltre l'immagine, utilizzando tutti i sensi in un allestimento, a cura di Massimiliano Trubbiani, che prevede profumi e musiche del tempo, e lascia alla mano la possibilità di toccare quei marmi, quei bronzi, quei legni, quelle terrecotte, aggiungendo emozioni ad emozioni.

Da non perdere, per la prima volta ad Ancona, gli inediti giovanili di Donatello, “Madonna con Bambino”, terracotta policroma caratterizzata da una forte espressività dei volti, tipica dell’artista agli esordi, e di Verrocchio, “Testa di Cristo”, terracotta dal grande pathos nell’espressione dolente del Cristo, molto in voga nell’iconografia europea a partire dalla seconda metà del XIV secolo. Da ammirare anche le candide ceramiche della famiglia Della Robbia, l’iconico “San Giovannino Benedicente” e la leggiadra “Dovizia”; la “Coppia di Putti” di Baccio Bandinelli. Senza tralasciare la tela di Paolo Veronese “Trasfigurazione di Cristo”. In esposizione anche opere più antiche, come un rarissimo Cristo benedicente del XII secolo in legno policromo.
Il catalogo, in vendita in mostra e nelle librerie Feltrinelli, ha immagini e dettagliate schede tecniche di tutte le opere con interventi di Aldo Grassini e Luigi Bellini, di cui riportiamo alcune note.

“Ventuno sculture e quattro tele possono darci uno spaccato della luminosa civiltà che, muovendo dall'Italia, conquistò i popoli d'Europa e fissò i canoni estetici d'un'età che ha esaltato la bellezza. Ciò è stato possibile grazie all'incontro con un personaggio d'altri tempi: quel Luigi Bellini che possiede una tal collezione di capolavori, raccolti dalla sua famiglia nell'arco di sei secoli, da farci ricordare nel suo palazzo quattrocentesco di Firenze i fasti di un'epoca lontana, quando l'opulenza si sposava alla bellezza e il potere amava esprimersi nel fulgore delle arti belle” - commenta Grassini.

Luigi Bellini sottolinea l’importanza dell’avvio di un progetto totalmente innovativo: “Dopo essermi confrontato con Aldo Grassini, abbiamo insieme sentito la necessità impellente di ridurre le distanze che separano l’arte e gli uomini, avvicinando le persone alle Opere d’Arte, innescando tra essi la possibilità di un dialogo con tutti e cinque i sensi. Sentire l’Opera: questo è diventato il fil rouge che ci ha spinti a collaborare ad un comune progetto. Tutti devono avere la possibilità di sentire le Opere d’Arte e venire scossi dalle vibrazioni che lo scalpello per lo scultore o il pennello per il pittore vi hanno lasciato impresse. Tutti, soprattutto chi vive un disagio che gli impedisce di goderne la visione fattiva ma può figurarsi quella intellettiva e emozionale.”
La mostra è promossa dal Museo Tattile Statale Omero e dal Museo Privato Bellini, sotto l’alto patronato UNIPAX, in collaborazione con l’Associazione Per il Museo Omero Tattile Statale Omero ONLUS, il Comune di Ancona, Servizio Civile Regionale, Garanzia Giovani.

Inaugurazione sabato 4 luglio ore 19

Museo Statale Tattile Omero
Banchina Giovanni da Chio, 28 (Mole Vanvitelliana) Ancona
4 luglio - 15 settembre: mar-ven 18-22, sab e dom 10-13 e 18-22; 16 settembre - 4 ottobre: mar-ven 16-19, dom 10-13 e 16-19
intero 6, ridotto 5

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