Bibliothe' Contemporary Art Gallery
Roma
via Celsa, 4/5 (piazza del Gesu')
06 6781427 FAX 06 6781427
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Nino La Barbera
dal 7/7/2015 al 30/7/2015
lun-sab 11-23

Segnalato da

Studio Marta Bianchi - InEvoluzionet




 
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7/7/2015

Nino La Barbera

Bibliothe' Contemporary Art Gallery, Roma

La 'grande compassione' antica come le montagne. "La presentazione del Minotauro non come mostro divoratore ma come vittima: un occhio spalancato di vitello, interrogante".


comunicato stampa

a cura di Francesco Gallo Mazzeo

Un'opera unica di Nino La Barbera

... la “grande compassione” antica come le montagne ...

Nino La Barbera è un artista di quelli che costruiscono opere, non di quelli che vendono pensate. Riesce a essere assolutamente figurativo e assolutamente non fotografico. La sua bravura è talmente palese che la si accerta direi come un fatto, più che argomentarla come un valore. E’ un fatto, che le sue opere sono vere opere e opere di bravura e di intuizione visionaria.

Tra i contenuti, tra le narrazioni di questo Trittico mi ha colpito – ha colpito il mio cuore, più profondo che la mia curiosità intellettuale – la presentazione del Minotauro non come mostro divoratore ma come vittima: un occhio spalancato di vitello, interrogante, un braccio proteso di uomo, invocante. Nel quadro centrale l’uno e l’altro sono intrisi di sangue.

La Barbera mi ha detto che la trasformazione del mostro in vittima è nata dal suo essersi imbattuto, su internet, nell’immagine di un vitello trascinato al mattatoio; nel suo sguardo. Ineludibile. Più serio, più interpellante del mito.

Io ritengo, come filosofo, che l’ahimsa, la nonviolenza, la “grande compassione”, quella che Gandhi chiamava antica come le montagne, non sia più soltanto una dimensione immancabile della spiritualità ascetica, ma sia diventata anche un’esigenza razionale comune se l’umanità vuole difendere il proprio onore etico nel rapporto con gli altri esseri senzienti e la propria armonia di vita su un pianeta non devastato. Nel Minotauro vittima, nella bestia dal braccio invocante, vedo una immedesimazione umana non antropocentrica nella sorte dei miliardi di nostre vittime innocenti che ogni anno prima schiavizziamo e poi massacriamo. Forse la minacciosa figura rossa del quadro di sinistra può evocare la disgrazia taciuta che la mancanza di consapevolezza e di compassione accumula sull’uomo dominatore.

Testo del Prof. Luigi Lombardi Vallauri
Ordinario di Filosofia del Diritto dell'Università di Firenze

Inaugurazione 8 luglio ore 19

Bibliothe' Contemporary Art Gallery
via Celsa, 4/5 (piazza del Gesu') Roma
lun - sab 11 - 23
ingresso libero

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