Benedetta Panisson. Il lavoro in mostra e' la rappresentazione visiva di un dialogo ideale tra l'artista e il mare. Il mare assume tipicamente il suo significato di spazio mitico, luogo di ritorno e mezzo per tornare, zona protetta in cui lasciarsi sopraffare dal movimento ciclico delle onde e delle maree, simbolo cromatico di quell'equilibrio e di quella concentrazione necessari alla conoscenza di se'.
a cura di Francesca Bertolotti e Olivia Verona
Benedetta Panisson nasce a Venezia nel 1980. Studia Storia dell'Arte contemporanea presso l'Università Ca' Foscari di Venezia. Vive e lavora a Milano.
Dopo la personale ''Abbracci'' presso il FrescoArt nel 2002 e la presentazione della performance ''Reparto Rosso'' presso l'Associazione Gheroarte, Benedetta Panisson porta a SCALODIECI il suo terzo progetto, composto di due video-installazioni e di due serie di fotografie, tutte realizzate all'inizio del 2004.
Il lavoro in mostra è la rappresentazione visiva di un dialogo ideale tra l'artista e il mare. Il mare assume tipicamente il suo significato di spazio mitico, luogo di ritorno e mezzo per tornare, zona protetta in cui lasciarsi sopraffare dal movimento ciclico delle onde e delle maree, simbolo cromatico di quell'equilibrio e di quella concentrazione necessari alla conoscenza di sé.
Nel primo video, il movimento del mare spinge alla meditazione intimista, al rilascio incondizionato dei propri desideri, al fluire libero dei propri pensieri. La figura maschile seduta sul molo è forse la proiezione visibile dell'attesa paziente e contemplativa della marea da parte dell'artista ma forse anche la visione di un desiderio sensuale. Nel dittico fotografico è invece Benedetta stessa ad incontrare il mare ed a lasciarsi andare ad esso.
La stessa possibilità di comunicazione che viene data al mare, ora viene regalata dall'artista a se stessa: fuori dall'acqua Benedetta dà vita ad un rito naturale, fatto di inchini, di prostrazioni, di gesti ambivalenti che da un lato significano rispetto e gratitudine e dall'altro soggezione ed obbedienza, da una parte rivolti al proprio io e dall'altra rivolti agli elementi naturali. Il disegno complessivo che emerge dalle sedici fotografie del polittico ha un ritmo circolare, così come sono circolari i rapporti e gli scambi tra io, terra e cielo.
Parallelamente, per concludere questo processo dialettico, Benedetta, nel video ''Marea'', capovolge l'immagine del mare: la terra diviene cielo e la marea sale fino a coprire tutto, per poi ridiscendere portando quel tutto via con sé.
vernissage 23 Aprile 2004 ore 18
in mostra dal 24 al 29 Aprile 2004
Sarà possibile visitare la mostra dalle ore 15 alle ore 18 dal 24 al 29 Aprile 2004.
Ass. Cult. SCALODIECI - Via Chieti 10 - 20154 Milano - Tel/Fax: +39 02 312650