Associazione per lo scambio internazionale artistico
Le sue pennellate sembrano ripercorrere con il colore ad olio sulla tela lo stesso ordine armonico che il calligrafo ricompone tracciando con l'acqua e l'inchiostro il carattere cinese.
“L’uomo della conoscenza gode sul mare, l’uomo della virtù gode sulle montagne; perché l’uomo della conoscenza è inquieto, e l’uomo della virtù è tranquillo.”
(Confucio)
Quando per la prima volta ho posato lo sguardo sulle tele del pittore Wu Dayong ho realizzato quanto fosse profetica la saggezza confuciana. L’uomo della virtù è tranquillo, il suo pennello dipinge l’orizzonte del silenzio, per eternare il singolo momento di godimento della quiete, quello di cui solo l’uomo virtuoso, il Maestro pittore Wu, non conosce la fine.
La sua Opera pittorica trova la sua perfetta sintesi in un’unica parola: pace. Le sue pennellate sembrano ripercorrere con il colore ad olio sulla tela lo stesso ordine armonico che il calligrafo ricompone tracciando con l’acqua e l’inchiostro il carattere cinese “安” (ān), che proprio quello stato d’animo, la “pace”, sta a significare. Non è un caso che proprio quel carattere sia originato dalla fusione di altri due significativi caratteri,宀 (tetto) e 女 (donna), ad indicare che non esiste stato di quiete più compiuta della presenza di una donna dentro la propria casa.
E proprio la donna con il suo mistero, placida e inquieta al contempo, è il centro focale della ricerca pittorica del Maestro Wu Dayong, che sembra richiamarne la dolcezza del suo profilo quando dipinge le curve della serie “Montagna”, la forza rassicurante del grembo materno nella schiuma dell’acqua ritratta nelle tele che rappresentano il “Mare”, l’inquietudine del suo sguardo nel dipinto “Il tempo tranquillo”.
Il suo stile è raffinato, originale e riconoscibile. Nessuno come questo talentuoso pittore può dirsi capace di tradurre l’esperienza della cultura plurimillenaria cinese, la tradizione e l’identità di un popolo, attraverso un linguaggio espressivo artistico innovativo.
Wu Dayong non è solo un pittore, molto di più, è il rivelatore degli arcani e dei riti del Paese di Mezzo, dalla sublimazione della rappresentazione paesaggistica alla sua traduzione nell’armonia della pennellata, il suo pennello diviene lo strumento attraverso il quale si compie il viaggio estetico nel mondo dell’arte della Cina contemporanea.
È per questo che con grande piacere, dal 21 al 31 luglio 2015, accoglieremo nelle sale dell’ex Armeria quattrocentesca di Palazzo Bellini, Magazzino N.5, la selezione di undici preziose tele del Maestro Wu, inaugurando la sua prima mostra antologica qui in Italia, “Paesaggi della Cina contemporanea”.
Le vie della pittura cinese raggiungono il cuore di Firenze e la Mostra si inserisce in un programma di eventi culturali ed esposizioni artistiche di promozione dell’arte e della cultura cinese, in continuità con il mio impegno di promozione del dialogo con la Cina che ormai da più di vent’anni porto avanti con grandi soddisfazioni.
Con questa Mostra la Cina è un po’ più vicina.
Prof. Luigi Bellini
Presentazione 21 luglio 2015 alle 18,00; Inaugurazione alle 19:00
Museo Privato Bellini di Firenze – Magazzino N.5
via Lungarno Soderini 5, Firenze
Orari della mostra: da lunedì a sabato mattina 11,00 – 13,00; pomeriggio: 15,00 – 19,00; la domenica è chiuso
Ingresso libero