Tiziano Bellomi
Andrea Ciresola
Maria Teresa Padovani
Matteo Santoni
Fabrizia Vallo
Francesca Veneri
Pietro Vilas
"La scoperta dei luoghi abbandonati e' simile ad una archeologia contemporanea, lontana dalla romantica idea di antica rovina".
Inizialmente voleva essere una mostra sul non-luogo ispirandosi al concetto elaborato da Marc Augé, antropologo francese , nel 1992. I non-luoghi sono prodotti della società moderna capaci di integrare in se i luoghi storici confinandoli e banalizzandoli in posizioni limitate e circoscritte alla stregua di curiosità o oggetti interessanti; spazi in cui milioni di individualità s’incontrano senza entrare in relazione, essi sono incentrati solamente sul presente e altamente rappresentativi della nostra epoca che è caratterizzata dalla precarietà assoluta, dal transito, dal passaggio e da un individualismo solitario. Le persone transitano nei non-luoghi ma nessuno vi abita. Sono identici a Milano, a New York, a Londra o a Hong Kong. L’utente sembra non curarsi che i centri commerciali siano, in gran parte, uguali. Questo, piuttosto, lo rassicura.
Successivamente al non-luogo si è affiancato il fascino dell'abbandono. La scoperta dei luoghi abbandonati è simile ad una archeologia contemporanea, lontana dalla romantica idea di antica rovina. Luoghi che la natura sta reclamando con forza con il suo costante lavoro di riappropriazione. Dal tema del non luogo e dell'abbandono è nata questa mostra.
Espongono:
Tiziano Bellomi, Andrea Ciresola, Maria Teresa Padovani, Matteo Santoni, Fabrizia Vallo, Francesca Veneri, Pietro Vilas.
Inaugurazione 5 settembre ore 18.30
Lazisee _Art Open Space
Piazza Partenio, 7 Lazise
mar-dom 10.30-13 e 17-21
ingresso libero