Mancanze. Le sue foto raccolgono l'ingombro delle assenze: urbane, emotive, esistenziali
Il linguaggio proprio di Luigi Lazzaro e' l'immagine panoramica, una fotografia lunga e stretta che ben si presta ad accogliere vita ed elementi... Oppure adatta a raccontare il vuoto, l'assenza, la mancanza. Piu' si teme qualcosa, piu' la si ricerca quasi ossessivamente. E' in quest'ottica che Lazzaro ha scelto di guardare al mondo, attraverso uno sguardo interiore ampio quanto basta per raccogliere l'ingombro delle assenze, siano esse urbane, emotive, esistenziali: laghi svuotati, ambienti sterili, citta' deserte e fugacita' del tempo umano. La mostra e' organizzata nell'ambito della decima edizione del Photofestival Milano. Inaugurazione lunedi' 21 settembre ore 18.