Recentemente Wright ha iniziato a lavorare con il vetro piombato, richiamando la natura fugace dei suoi wall-paintings, questi nuovi lavori generano disegni unici che mutano nello spazio con il muoversi della luce nell'arco della giornata.
Vediamo più di quanto crediamo. É importante sottolineare che l'atto del guardare sia anche un gesto fisico nel
quale noi proiettiamo i nostri corpi nel mondo e il mondo viene incorporato in essi.
—Richard Wright
Gagosian Gallery Roma è lieta di annunciare una mostra di nuovi lavori in vetro di Richard Wright.
Wright è noto per i suoi lavori site-specific, spesso transitori, in cui pittura ed elementi grafici e tipografici
arricchiscono gli spazi architettonici di una quarta dimensione ottica sottile ed estremamente complessa,
sovvertendo la dinamica, tradizionalmente statica, tra il dipinto e lo spettatore. Operando direttamente sulle
superfici interne degli edifici,—su ampia e minima scala, in spazi sottovalutati o interstiziali, oltre che su muri
e soffitti—, l'artista crea dipinti e trame in foglia di metallo la cui vita coincide spesso con la durata della
mostra.
I dipinti di Wright sono delle strutture ritmiche che traggono origine da oggetti, esperienze, opere d'arte e
manufatti. A metà tra illusione e astrazione, le sue opere rivelano il legame con l'arte pura e quella applicata,
prendendo spunto dalla Minimal Art, dalla pittura Rinascimentale e dall'Avanguardia russa, De Stijl,
l'Espressionismo Astratto e l'Optical Art, ma anche dalla moda, dalle copertine dei dischi, dagli oggetti d'arte
commerciali e dalla porcellana.
Recentemente Wright ha iniziato a lavorare con il vetro piombato, esplorando le sue qualità di materiale/non-
materiale e la sua capacità naturale di catturare la luce e liberarla nello spazio. Richiamando la natura fugace
dei suoi wall-paintings, i nuovi lavori in vetro generano disegni unici che mutano nello spazio con il muoversi
della luce nell'arco della giornata.
In collaborazione con il York Glaziers Trust, uno dei laboratori di conservazione di vetri artistici più antico
d'Europa, Wright ha cominciato a sperimentare questa tecnica per la vetrata commissionatagli dalla Tate
Britain in occasione dell'importante progetto di ristrutturazione del museo (The Millbank Project, 2011–13).
L'ampia vetrata, con la sua complessa geometria in vetro trasparente, è ora un elemento identificativo del suo
ingresso.
Successivamente, per un progetto al The Modern Institute di Glasgow, ha inserito dei pannelli in vetro
piombato nei lucernari dello spazio creando intricati decori che attiravano lo sguardo verso l'alto. Nel corso
della giornata il sole, attraversando i lucernari, creava spettacoli di luce eterea e abbagliante, proiettando
raggi e intrecci di pura e visibile energia nello spazio sottostante.
Per Roma Wright ha realizzato tre imponenti vetrate per le finestre dello spazio ovale, alte quasi cinque metri
ed esposte a Sud: ognuna è costituita da dodici pannelli in vetro piombato di eguali dimensioni, i lavori più
complessi mai realizzati dall'artista. Due sono trasparenti mentre nella terza Wright sperimenta per la prima
volta l'uso del vetro colorato. Nate da un intenso procedimento preparatorio, ogni pannello include centinaia di
elementi geometrici in vetro realizzati a mano, differenti tra loro per trasparenze e struttura. Ogni sezione
angolare è incorniciata nel piombo per costruire una campitura di ritmiche straordinariamente complessa.
E tra queste matrici ritmiche, ecco il fluire della luce del giorno, che inonda la galleria della sua presenza
celeste ed effimera.
Il progetto sarà accompagnato da opere su carta ed altre annotazioni relative alla sua genesi.
Richard Wright è nato a Londra nel 1960. Vive e lavora a Glasgow, in Scozia.
In occasione della mostra, Richard Wright parteciperà ad una conversazione con Will Bradley (Direttore
artistico Kunsthall Oslo) alla British School a Roma (via Antonio Gramsci, 61) lunedì 28 settembre alle 18.30.
Ufficio Stampa
Francesca Martinotti T. +39.348.7460.312 E. martinotti@lagenziarisorse.it
Inaugurazione martedì 29 settembre ore 18 - 20
Gagosian Gallery Roma
via F. Crispi 16
mar - sab: 10,30 - 19,00