La mostra ripercorre l'approfondito lavoro di Renato Guttuso sulla Divina Commedia, avviato alla fine degli anni '50 e culminato nel 1970. Sono state scelte 22 opere che consentono di 'entrare' nel suo laboratorio.
a cura di Fabio Carapezza Guttuso e Giulia Radin
L’esposizione
IL DANTE DI GUTTUSO
, presentata
al
la Tour de l’Archet di Morgex (Valle d’Aosta) nel corso
dell’estate, è stata
allesti
ta dalla Fondazione Natalino Sapegno Onlus in collaborazione con gli Archivi
Guttuso
in occasione del 750° anniversario della nascita di Dante Alighieri (1265
-
1321) insieme con diverse
altre iniziative celebrative, alle quali il Capo dello Stato si è voluto associare concedendo
la
M
EDAGLIA DEL
P
RESIDENTE DELLA
R
EPUBBLICA.
Viene riproposta a
Torino dal 2 al 31 ottobre nella Biblioteca Nazionale
Universitaria di Piazza Carlo Alberto 3, dove si arricchisce di un’importante sezione libraria curata dalla
Biblioteca stessa.
L’iniziativa è sostenuta dalla Compagnia di San Paolo, che vede in essa co
ncentrarsi più obiettivi della sua
politica culturale: il livello scientifico e artistico dell’esposizione, la qualità culturale della Fondazione
Sapegno, la valorizzazione di beni librari della Biblioteca Nazionale Universitaria e dei suoi spazi, dove
recentemente è stato inaugurato il rifunzionalizzato e innovativo Auditorium Vivaldi, la cui realizzazione è
stata anch’e
ssa sostenuta dalla Compagnia.
Curata da Fabio Carapezza Guttuso (Presidente degli Archivi Guttuso) e da Giulia Radin (direttore della
F
ondazione Sapegno), la mostra IL DANTE DI GUTTUSO
ripercorre
l’approfondito lavoro di Renato Guttuso
sulla
Divina Commedia
, avviato alla fine degli anni Cinquanta e culminato nel 1970 nella pubblicazione di 56
illustrazioni presso Mondadori. Delle centinai
a di tavole, bozzetti preparatori e disegni realizzati dal pittore
siciliano in questo decennio, sono stati scelti
22
lavori, provenienti in gran parte dagli Archivi Guttuso, che
consentono di entrare nel laboratorio del Maestro e seguire la lenta elaboraz
ione del
suo
Dante attraverso
lo studio della tradizione iconografica precedente (dalle miniature medievali sino agli esperimenti più
recenti di Salvador Dalì), ma soprattutto attraverso un serrato confronto con il capolavoro dantesco.
L’analisi del testo
fu principalmente condotta da Guttuso sul commento alla
Commedia
di Natalino Sapegno
(edito fra il ’55 e il ’57 presso La Nuova Italia), arricchito dal confronto diretto con il critico valdostano, con
il quale Guttuso aveva stretto una profonda amicizia si
n dalla fine degli anni Trenta. Nell’esposizione
le
opere sono
pertanto accompagna
t
e
non solo da
i versi danteschi illustrati (i celebri passi dedicati a Paolo e
Francesca, Farinata degli Uberti, Filippo Argenti, Taide, Giustiniano, ...), ma anche
dal comment
o
di
Sapegno, che guida il visitatore attraverso la
Commedia
come già aveva orientato la lettura di Guttuso. Il
dialogo dantesco fra il pittore e il critico è idealmente rappresentato
–
e quasi reso tangibile
–
dalla
presenza in mostra del celebre
Autoritr
atto
del 1975 e del
Ritratto di Natalino Sapegno
dipinto da Guttuso
nel 1978.
La ricerca
del pittore siciliano sulla
Divina Commedia
è inoltre
documentata da
preziosi filmati d’epoca: due
interviste rilasciate da Guttuso nel 1965 (in occasione del centenar
io dantesco) e nel 1969 (quando per la
prima volta espose in una galleria romana 75 delle sue illustrazioni dantesche)
;
e il cortometraggio Immagini dantesche di Guttuso
, girato dal regista
Libero Bizzarri
nel 1961, che
presenta
con originalità il
lavoro e
seguito sino ad allora dal pittore.
Due sezioni della mostra sono dedicate alle edizioni e agli studi danteschi: dalla biblioteca e dall’archivio di
Natalino Sapegno sono stati estratti documenti e volumi che ripercorr
ono
l’intenso rapporto del critico con
Dante, dalle lettere giovanili indirizzate a Carlo Levi al commento integrale alla
Commedia
(un testo
adottato per decenni nella maggior parte delle scuole italiane
)
, alle conferenze
–
alcune delle quali ancora
inedite
–
tenute in occasione del centenario
dantesco del 1965.
Grazie alla collaborazione con la Biblioteca Nazionale Universitaria, l’esposizione si arricchisce infine di un
ulteriore, importante tassello:
una ventina di
manoscritti (
prod
otti tra il XIV e il XVI secolo)
e
d
edizioni a
stampa della
Commedia
: da un esemplare dell’edizione fiorentina del 1481 con il commento di Cristoforo
Landino sino alla
Commedia
edita a Monaco da Bernardo Schuler nel 1893, recentemente ricevuta in dono
e collocata nella Sezione Riserva del Deposito Manoscritti e Rar
i del
la
Biblioteca torinese.
Ufficio di Direzione
tel. +390118101150 fax +390118121021 bu-to.eventi@beniculturali.it - girolamo.nalbone@beniculturali.it
Inaugurazione della mostra venerdì 2 ottobre 2015, ore 17.00
Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino
piazza Carlo Alberto, 3 10123 Torino
La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 18.00 e sabato dalle 10.00 alle 13.00.
Aperture straordinarie domenica 11 ottobre (10.00-19.00) e domenica 25 ottobre (15.00-19.00)
INGRESSO GRATUITO