La mostra vuole finalmente rendere omaggio alla figura di Fiamma Vigo che, con la sua galleria "Numero" di via degli Artisti e con la rivista omonima rese Firenze una città internazionale nel panorama delle arti visive e dell'architettura per ben due decenni. In mostra si presentano quegli interventi che, proposti dalla rivista o in galleria, rendono ai nostri occhi la Vigo un personaggio ancor più interessante.
"La rivista Numero e la promozione della cultura artistica a Firenze (1949-1967)" a cura di Alessia Lenzi.
Inaugurazione: 2 ottobre 2000 alle ore 18.00, presso il SESV (Spazio Espositivo di Santa Verdiana) in Piazza Ghiberti 27 a Firenze
Esposizione: 2 / 20 ottobre 2000, dal lunedì al venerdì, ore 10.00-18.00
Giornata di studio: 3 ottobre 2000, ore 16.00-19.00, sempre presso il SESV
La mostra vuole finalmente rendere omaggio alla figura di Fiamma Vigo che, con la sua galleria "Numero" di via degli Artisti e con la rivista omonima rese Firenze una città internazionale nel panorama delle arti visive e dell'architettura per ben due decenni.
L'occasione di questa mostra voluta fortemente dal Professor Francesco Gurrieri, Preside della Facoltà , e da tutti gli architetti che conobbero la Vigo personalmente, vorrebbe far rinascere il filone di studi sull'arte, la letteratura, l'architettura di quegli anni, troppo spesso dimenticati o trascurati dalla critica. In questa prima ricognizione ci si è limitati ad analizzare l'aspetto del dibattito architettonica nato in seno alla rivista -della quale fu condirettore un architetto di altissimo livello quale l'italo-svizzero Alberto Sartoris- e che coinvolse anche personalità locali quali Giovanni Michelucci, Leonardo Ricci, Leonardo Savioli.
In mostra dunque si presentano quegli interventi che, proposti dalla rivista o in galleria, rendono ai nostri occhi la Vigo un personaggio ancor più interessante. E basti, a titolo esemplificativo, citare il celebre convegno su "Arte e Architettura" tenutosi al Palazzo dell'Arte della Lana a Firenze il 28 e 29 dicembre 1951, presieduto dalla storica Giusta Nicco Fasola e da Giovanni Michelucci; l'inchiesta tra architetti italiani e francesi sulle ragioni del loro lavoro -da Quaroni ad Albini, Michelucci, Figini e Pollini ai francesi Sive, Wogensky, Parent, Schein- nel 1953; la mostra di scultura inserita nel complesso architettonico del villaggio di Monterinaldi di Ricci nel 1955; la prima mostra di progetti d'architettura d'avanguardia "Idee di architettura" nella galleria di via Cavour 8, nl 1966, per comprendere l'altissimo livello raggiunto dalla Vigo, anche grazie allo stimolo di collaboratori intelligenti e sensibili.
Ma nel contesto stesso della mostra si è anche voluto dare spazio ai ricordi dei testimoni di quell'epoca d'oro: Luigi Maria Personè ha voluto ricordare la Fiamma con una sua intensa testimonianza, così come i molti artisti che ebbero legami più o meno stretti con lei: Alberto Moretti e Oreste Borri, Gianni Bertini, Ferdinando Chevrier, Carlo Cioni, Enzo Faraoni, Carlo Frittelli, Gustavo Giulietti, Riccardo Guarneri, Paolo Masi e Vittorio Tolu. Tutti loro ci hanno fornito, per l'occasione, una serie di ricordi autobiografici insieme ad una carrellata delle loro opere pittoriche, scultoree o architettoniche realizzate in quella stessa epoca per mostre alla galleria Numero.
Farà infine seguito a questa esposizione presso il SESV, una giornata di studio sulla figura di Fiamma Vigo e sulle sue iniziative culturali: un'occasione per approfondire la portata del suo messaggio nel campo dell'arte astratta, dell'architettura, della letteratura. Alla giornata di studio sono stati invitati i grandi testimoni di quel periodo: il poeta Edoardo Sanguineti, i critici d'arte Gillo Dorfles, Pierre Restany, Enrico Crispolti, Lara Vinca Masini, l'architetto Paolo Riani e tutti coloro che conobbero la Vigo e, anche grazie a lei, i maggiori artisti ed intellettuali della seconda metà del Novecento. Sono stati invitati a partecipare la Facoltà di Lettere dell'Università di Firenze, l'Archivio di Alberto Sartoris e la Fondazione Michelucci di Fiesole.
Lo Spazio Espositivo di Santa Verdiana (SESV), la cui gestione organizzativa è affidata a Marco Brizzi, propone una programmazione continuativa di mostre dedicate in prevalenza a tematiche di confine ed al rapporto tra l'architettura e le altre arti, ed orientate ad un pubblico di studiosi e cultori di architettura, nonché agli studenti. Il SESV, affrontando tematiche legate al territorio locale e proponendo uno sguardo più ampio sulle manifestazioni della cultura architettonica nazionale ed internazionale, costituisce un primo punto d'incontro reale tra Università e Città .
SESV - Spazio Espositivo di Santa Verdiana
Piazza Ghiberti, 27 - FIRENZE. tel 055 570050, fax 575904
Per ulteriori informazioni e per immagini relative alla prossima mostra:
Arch. Marco Brizzi, tel 055 666316, fax 055 6241253