Ufficio Stampa, Goethe-Institut Rom
Silbermann dipinge inquietanti nature morte: frutta, uccelli, oggetti quotidiani come scarpe e rossetti. Lo stile ricorda quasi gli affreschi delle ville romane, con la stesso effetto delabre'. Ma nel suo apparente ordine, c'e' sempre un elemento che rompe l'equilibrio. Gli oggetti, sospesi in un vuoto irreale o giustapposti su fondi a loro estranei, ripetuti (come nel caso delle patate) in modo fin maniacale, finiscono con creare un'atmosfera irreale, nient'affatto tranquillizzante.
Il Goethe-Institut di Roma ospita le opere di uno dei più interessanti pittori contemporanei tedeschi, Andreas Silbermann, nato nel 1964 a Wilhemshafen.
Silbermann dipinge inquietanti nature morte: frutta, uccelli, oggetti quotidiani come scarpe e rossetti. Lo stile ricorda quasi gli affreschi delle ville romane, con la stesso effetto délabré. Ma nel suo apparente ordine, c'è sempre un elemento che rompe l'equilibrio. Gli oggetti, sospesi in un vuoto irreale o giustapposti su fondi a loro estranei, ripetuti (come nel caso delle patate) in modo fin maniacale, finiscono con creare un'atmosfera irreale, nient'affatto tranquillizzante.
La mostra è aperta con orario continuato (11-20), durante i giorni feriali. Si può visitare anche di sera in occasione di altri appuntamenti serali del Goethe-Institut.
Ingresso libero.
Goethe-Institut
via Savoia, 15
Roma