From Room to Roam. La loro riflessione sulla situazione di emergenza in Ucraina e' restituita attraverso la visione degli sforzi per plasmare la quotidianita'. Nell'ambito della XIV edizione di Fotografia Festival Internazionale di Roma.
a cura di Lýdia Pribišová
Nell’ambito della XIV edizione di FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma, AlbumArte presenta la doppia personale di Lucia Nimcová e Martin Kollár dal titolo From Room to Roam, a cura di Lýdia Pribišová, che inaugurerà martedì 6 ottobre e sarà visibile fino al 1 dicembre 2015.
Lucia Nimcová e Martin Kollár presentano nello spazio di AlbumArte i loro più recenti progetti, che entrambi hanno sviluppato nel corso della loro residenza in Ucraina. La loro riflessione sulla situazione di emergenza di questo Paese non è mai diretta ma restituita attraverso gli abitanti, i loro comportamenti e gli sforzi per plasmare una propria quotidianità. “La guerra appare invisibile ma costantemente presente…” afferma la curatrice Lýdia Pribišová, per i due artisti slovacchi infatti, così vicini alla realtà ucraina, la situazione politica diventa una questione inevitabilmente rilevante. Quelle di Martin Kollár e Lucia Nimcová sono due complicità con un senso dell'umorismo simile che mostrano la voglia di vivere in Ucraina e i diversi modi con cui le persone affrontano la realtà. L’infanzia dei due artisti ‘dietro’ la cortina di ferro e la vicinanza culturale con l’Ucraina li aiuta a comprendere più profondamente lo status quo attuale del Paese: quelle esperienze riecheggiano nel loro modo di pensare, nella creazione e nell'estetica delle loro opere.
Lucia Nimcová è un’artista con un profondo interesse per l’insieme di relazioni culturali e sociali che formano la vita quotidiana nell’Europa dell’est. Per AlbumArte, in collaborazione con il sound artist Sholto Dobie, Lucia Nimcová presenta il suo progetto in divenire Khroniky, definito dagli stessi artisti un'opera folk: una raccolta di canzoni, racconti, musica, performance e registrazioni sul campo inscrivibili in un contesto ibrido tra il documento etnografico e il teatro musicale. Martin Kollár – recentemente vincitore della prima edizione del Prix Elysée – presenta un’installazione site specific di immagini appartenenti al suo più ampio progetto in progress Provisional Arrangements. Nelle fotografie scattate a Odessa e Kiev l’autore riprende le prigioni ucraine senza persone, catturando sia il dissolversi della permanenza in momenti temporanei e provvisori nel tempo e nello spazio, sia mostrando la prigione in una modalità innovativa e senza cliché.
Il progetto è realizzato con il supporto del Ministero della Cultura della Repubblica Slovacca, in collaborazione con l'associazione slovacca Pilot e con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura, Grandi Eventi, Turismo, Relazioni Internazionali del Municipio II di Roma Capitale. Si ringrazia Casale del Giglio e Terra di Sapori e Saperi.
Inaugurazione 6 ottobre
AlbumArte
via Flaminia, 122 Roma
mar-sab 15-19 (o su appuntamento)
ingresso libero