Collezione Maramotti
Reggio Emilia
via Fratelli Cervi, 66
0522 382484 FAX 0522 934479
WEB
Corin Sworn / Industriale Immaginario
dal 2/10/2015 al 23/4/2016
gio e ven 14.30-18.30, sab e dom 10.30-18.30, chiuso 1 novembre, 25-26 dicembre, 1 e 6 gennaio

Segnalato da

Lara Facco




 
calendario eventi  :: 




2/10/2015

Corin Sworn / Industriale Immaginario

Collezione Maramotti, Reggio Emilia

In continuita' con la sua ricerca, che intreccia storia, memorie, racconti veri o immaginati, Corin Sworn per la sua installazione si ispira alla Commedia dell'Arte. Sono contemporaneamete in mostra opere della Collezione Maramotti mai esposte in precedenza scelte tra quelle che si misurano con l'impiego di materiali tipicamente industriali.


comunicato stampa

Industriale Immaginario

La mostra consta di opere della Collezione Maramotti mai esposte in precedenza; alcune di queste appartengono al primo nucleo storico di acquisizioni della Collezione, altre sono acquisti recenti o commissioni. La forbice temporale è vasta: dal lavoro di Nuvolo datato 1958 a quelli più recenti di Laure Prouvost ed Elisabetta Benassi del 2013.

Le opere sono state selezionate con l’obiettivo di esplorare ed esemplificare una parte della ricerca nell’arte contemporanea che si misura con l’impiego di materiali tipicamente industriali, col ri-uso di oggetti di matrice industriale decontestualizzati dalla loro funzione primaria, col confine liminale tra manufatto artigianale e prodotto industriale nel processo di realizzazione dell’opera.

Gli esiti formali, i codici linguistici e gli statement degli artisti sono molto articolati: dalla ricerca intimamente connessa alla definizione di memoria individuale e collettiva, alla riflessione di tipo politico e sociale sulla elaborazione e l’uso delle informazioni, dal ciclo di vita degli oggetti e della loro caducità, alla ricerca della rappresentazione della realtà e della sua percezione tra naturale e artificiale, per approdare, all’unisono, alla polisemia dell’opera.

Opere in mostra:
Vincenzo Agnetti, Dati due istanti-lavoro vi sarà sempre una durata-lavoro contenente gli istanti dati (1963)
Elisabetta Benassi, Untitled (The Innocents Abroad) (2011), Make War Together, Make Peace Together (2013)
Lara Favaretto, Gummo III (2008)
Paolo Grassino, Analgesia (2003-2004)
Gregory Green, Suitcase Bomb #31 (NY) (1996), Nuc.Dev.Ed. #3 (10 kilotons, Plutonium 239) (1997)
Peter Halley, Snap (1996)
Matthew Day Jackson, Cult of Death (2007)
Kaarina Kaikkonen, From Generation to Generation (2001)
Krištof Kintera, Small Factory (Personal Industry L.T.D.) (2009)
Annette Lemieux, Motherland (1993)
Nuvolo, Senza titolo (1958)
Carl Ostendarp, Constancy to an Ideal Object (1991)
Laure Prouvost, car mirror eat raspeberries (2013)
Tom Sachs, Hello Kitty 20th Anniversary Model (1996)
Vincent Szarek, Amorphous and Fumed (2006)
Andrea Zittel, A-Z Wagon Station customized by Hal McFeely (2003)


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3 ottobre 2015 – 28 febbraio 2016
Corin Sworn
Silent Sticks

Corin Sworn, vincitrice della quinta edizione del Max Mara Art Prize for Women, dopo la prima tappa londinese alla Whitechapel Gallery (20 maggio-19 luglio 2015) presenta la grande installazione Silent Sticks alla Collezione Maramotti, di cui diverrà parte della collezione permanente.

In continuità con la sua ricerca artistica, che intreccia storia, memorie, frammenti di racconti veri o immaginati, Corin Sworn per questa nuova opera si ispira ai personaggi e ai racconti della Commedia dell’Arte, una forma teatrale basata sull'improvvisazione sviluppatasi in Italia nel XVI secolo e che ancora oggi continua ad avere importanza culturale; le figure della Commedia hanno continuato a influenzare artisti e scrittori per centinaia di anni, da Shakespeare e Marlowe a Goya e Picasso.
L’opera è il risultato della residenza dell'artista in Italia nel 2014, durante la quale Sworn ha esplorato in profondità la cultura di Roma, Napoli e Venezia, studiando le opere teatrali tradizionali e incontrando attori ed esperti della Commedia dell’Arte.

Sworn è interessata al gioco dello scambio di identità e all'utilizzo frequente di questo artificio letterario delle produzioni teatrali della Commedia dell’Arte: i primi attori e i personaggi, con parvenze radicalmente diverse (una donna vestita da uomo, un padrone vestito da servo o un nobile con l'aspetto di un mendicante), giocavano con la percezione di rigidità legata al rango e allo status sociale e rappresentavano le ansie connesse all'instabilità che caratterizzava la società del tempo ammiccando alla libertà e alla mobilità sociale. Ispirato a questi temi, Silent Sticks riadatta la storia di un famoso caso di impostura del XVI secolo e si presenta come una scena teatrale con oggetti scenici, costumi, elementi sonori e video. In particolare i costumi, disegnati dall’artista che si è documentata su molteplici fonti storiche e iconografiche e ha tratto ispirazione dal testo Il teatro delle favole rappresentative di Flaminio Scala, sono stati realizzati a mano in collaborazione con un team di stilisti e artigiani Max Mara.

Accompagna la mostra un libro a documentazione dell’esperienza di Sworn, della la sua residenza in Italia, delle fonti di ispirazione e delle fasi di ideazione del progetto. La pubblicazione include un’intervista con l’artista della Guest Curator Bina von Stauffenberg e un testo di Daniel F. Herrmann, Eisler Curator alla Whitechapel Gallery.

In occasione dell’inaugurazione della mostra si terrà una conversazione tra Corin Sworn e Daniel F. Herrmann, Eisler Curator e Head of Curatorial Studies di Whitechapel Gallery, che parleranno della realizzazione della nuova opera commissionata Silent Sticks. Sworn – una delle maggiori esponenti di una pratica basata sulla ricerca presente oggi nel Regno Unito – parlerà del suo metodo di lavoro e del suo sviluppo a partire dalla residenza, attraverso sceneggiatura, performance, film e produzione di oggetti. Rivelando le influenze accademiche e storiche sulla sua ripresa profondamente contemporanea della Commedia dell’Arte, Sworn e Herrmann esploreranno il concetto di ‘oggetti come impostori’ e il ruolo delle proprietà sceniche nelle installazioni artistiche.

L’annuncio delle finaliste della sesta edizione del Max Mara Art Prize for Women, in collaborazione con Whitechapel Gallery, avrà luogo alla Collezione Maramotti domenica 4 ottobre 2015, giorno successivo all’inaugurazione della mostra di Corin Sworn, vincitrice della quinta edizione
Domenica 4 ottobre 2015 ore 11.00-12.30: introduzione di Iwona Blazwick, annuncio della shortlist e light brunch.

Ufficio Stampa | Collezione Maramotti
tel. +39 349 2529989 ufficiostampa@collezionemaramotti.org - press@larafacco.com

Private view ad invito: 3 ottobre 2015, ore 18.00.
A seguire, alle ore 19.00, Corin Sworn e Daniel F. Herrmann in conversazione.

Collezione Maramotti
via Fratelli Cervi 66 42124 Reggio Emilia
Orari di apertura:
Giovedì e venerdì 14.30 – 18.30
Sabato e domenica 10.30 – 18.30
Chiuso: 1 novembre, 25-26 dicembre, 1 e 6 gennaio
Ingresso libero

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