Onkel Rudi, Onkel Rudi, Onkel Rudi. in mostra alcuni esemplari dell'edizione Onkel Rudi, 2000, opera dell'artista tedesco Gerhard Richter, uno fra i massimi protagonisti viventi della scena artistica internazionale. Richter ha creato delle edizioni fotografando alcuni suoi dipinti e trasformato, mediante la riproduzione, l'unico in molteplice. Onkel Rudi, 2000 e' un'istantanea scattata dal quadro omonimo dipinto da Richter nel 1965 e conservato nel Museo di Belle Arti di Praga. Il soggetto di questa tela deriva da una fotografia di famiglia, probabilmente perduta.
Onkel Rudi, Onkel Rudi, Onkel Rudi
La galleria milanese di Marco Voena in via Olmetto 17 espone, dal 5 maggio fino
al 16 luglio 2004, alcuni esemplari dell'edizione Onkel Rudi, 2000, opera
dell'artista tedesco Gerhard Richter, uno fra i massimi protagonisti viventi
della scena artistica internazionale.
Richter ha creato delle edizioni fotografando alcuni suoi dipinti e trasformato,
mediante la riproduzione, l'unico in molteplice.
Onkel Rudi, 2000 è un'istantanea scattata dal quadro omonimo (cat. rag. n. 85,
olio su tela, cm 87 x 50) dipinto da Richter nel 1965 e conservato nel Museo di
Belle Arti di Praga. Il soggetto di questa tela deriva da una fotografia di
famiglia, probabilmente perduta.
Il personaggio ritratto è lo zio dell'artista Rudi Schönfelder, uno dei
fratelli della madre Marianne, morto in guerra nel 1944. Egli sorride
amichevolmente in posa militare, indossando l'uniforme di tenente della
deuthschen Wehrmacht davanti ad un muro, che lo separa da un edificio simile ad
una caserma sullo sfondo.
Per uno spettatore estraneo l'uomo che sorride in uniforme non è lo "zio Rudi",
icona di una sfocata foto ricordo dal valore affettivo e nostalgico, bensì un
attore della Seconda Guerra Mondiale, una testimonianza storica della Germania
colpita dalla piaga politica e sociale del Nazionalsocialismo.
Con questo duplice aspetto l'opera vuole sottintendere e velare, attraverso
l'idea del ricordo e della memoria, il senso di disonore comune a molte famiglie
tedesche del XX secolo.
L'edizione fotografica, qui esposta in numerosi esemplari identici nel
ristretto spazio di un stanza, induce nel visitatore l'idea di serialità e di
straniamento.
"Alla fotografia si crede in modo prioritario, anche quando essa risulta
tecnicamente difettosa." (Gerhard Richter)
Nato a Walterdorf nel 1932, Gerard Richter studia all'Accademia di Dresda dal
1951 al 1956 ed emigra in Germania Federale nel 1961. Dopo gli esordi
contrassegnati dall'attività di muralista, entra in contatto con gli ambienti
artistici d'avanguardia di Colonia e di Düsseldorf. In questo contesto scopre
l'Espressionismo Astratto, il Neo Dada e le esperienze di Fluxus; incontra
Sigmar Polke e Konrad Lueg coi quali da vita al gruppo artistico "Realismo
Capitalista", di derivazione Pop, impegnato politicamente nella denuncia delle
contraddizioni sociali ed economiche del proprio paese.
In realtà Richter matura uno stile totalmente individuale attraverso una vasta
molteplicità di ricerche ed esperienze estetiche, che variano dal ritratto
all'astrattismo passando per il paesaggio e il minimalismo, rivisitando gli
schemi stilistici tradizionali.
Opere in mostra:
Gerhard Richter, Onkel Rudi, 2000
Fotografia cibachrome d'après il dipinto ad olio con lo stesso soggetto del
1965. Montata su Dibond, incorniciata e messa sotto vetro.
Firmata, datata e numerata sul retro
Immagine 87 x 50 cm, con cornice 95,8 x 58,3 x 3,5 cm
Edizione di 80 esemplari con numerazione araba & di 25 esemplari con numerazione
romana per l'artista
Pubblicate dal Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci Prato
Inaugurazione: martedì 4 maggio 2004 ore 18.30
Periodo: 5 maggio - 16 luglio 2004
Orario: da lunedì a venerdì 11 - 13 e 15 - 19; sabato su appuntamento
Per informazioni: Maria Luisa Lanza, Francesca Martinoli, Tel. 02 8056179
Ufficio Stampa
Cristina Pariset
Tel.02 4812584 - Fax 02 4812486
MARCO VOENA
Palazzo Brivio Sforza
Via Olmetto 17 - 20123 Milano
Tel. 0039 02 8056179 - Fax. 0039 02 8055577