Orme del sacro. La fiaba di Pinocchio, la storia delle religioni, il gioco di spinte verticali e orizzontali, sono gli strumenti per costruire le sue sculture.
a cura di Chiara Amato
L’artista apre domande sulla natura, sull’uomo e sul sentimento del sacro. Si chiede se in un mondo secolarizzato come il nostro, dominato dal materialismo e dai prodigi della tecnica, si può ancora parlare di sacralità. Il sacro è scomparso? O è diventato irriconoscibile perché si è camuffato in forme, scopi e significati che sono apparentemente profani?
Tutto il lavoro di Gero è pervaso da questa esigenza di esplorare il rapporto intenso tra Eros e Thanatos, tra spiritualità e sensualità, tra trascendente e carnale. Le sue sculture, forme che abitano lo spazio, attingono alla tradizione artistica e a quella religiosa. C’è il corpo, le cui forme giocano con l’idea ambivalente di forme allusive, fallocentriche; c’è la natura, che richiama simboli ancestrali di fertilità, metamorfosi e potenza.
La fiaba di Pinocchio, la storia delle religioni, il gioco di spinte verticali e orizzontali, diventano gli strumenti per costruire il suo racconto per immagini. Una ricerca che diventa metafora del tormento esistenziale dell’uomo contemporaneo, dilaniato dalle sue stesse forze e dal progresso della scienza. Se una rinascita dell’uomo è possibile, lui vuole comunicarcela.
La Galleria inaugura così una nuova stagione di eventi. Oltre alla mostra, Il 17 Ottobre un interessante incontro dibattito darà la possibilità di ascoltare piccole grandi storie di successi locali e del territorio limitrofo, storie di arte e innovazione, di imprenditoria giovanile e riqualificazione urbana. Chioccioline Lab, Birra Ramon, Eclettica, The Second Life Team, Piazza a colori, una fitta rete di relazioni e collaborazioni destinata a crescere in quantità e qualità.
Opening 16 ottobre ore 19
LAB4Contemporary Art Gallery
via Trieste, 4 San Cataldo (CL)
aperto dal giovedì al sabato ore 18-20 e su appuntamento.