Amori possibili. L'opera presentata porta avanti l'indagine legata ad uno scenario paesaggistico vissuto come realta' in perpetua metamorfosi.
Una silouette verticale e dinamica, una Milano che sotto i riflettori dell'EXPO 2015 è stata plasmata da nuove realizzazioni urbanistiche e da molti cantieri appena conclusi; un'eterna 'Città che sale' come proclamava Umberto Boccioni che però è solo lo sfondo di un nuovo processo di ri-generazione urbana che vede al centro noi uomini in dialogo con nuovi flussi di socialità e conoscenza.
L'opera presentata porta avanti l'indagine legata ad uno scenario paesaggistico vissuto come realtà in perpetua metamorfosi. Un paesaggio sempre più manipolato dal flusso del tempo, che si trasforma in una scenografia instabile, i cui elementi danno origine ad una miscela formale ricca di pieni e di vuoti, piani prospettici, scorci architettonici, forme statiche e linee dinamiche che si fondono a elementi grafici e gestuali, ed in cui il colore assume una valenza fisica e spaziale.
Un panorama urbano all'interno del quale individuare l'immagine della società e delle sue accelerazioni, il teatro principale in cui l'uomo ha ricreato se stesso ma la cui presenza viene meno per essere incessantemente rievocata nelle tracce delle sue azioni.
Inaugurazione 23 ottobre ore 16
ex studio di Piero Manzoni
via Fiori Chiari, 16 Milano
lun-gio 15-18
ingresso libero