Spazio Tadini
Milano
via Jommelli, 24
02 26829749 FAX 02 26829749
WEB
Paolo Maggiani - Daniele Cametti Aspri
dal 27/10/2015 al 13/11/2015
tutti i giorni 10-19

Segnalato da

Giosanna Terrana




 
calendario eventi  :: 




27/10/2015

Paolo Maggiani - Daniele Cametti Aspri

Spazio Tadini, Milano

In 'Spectra fire' Maggiani inquadra le fiamme di fuochi accesi sulla spiaggia con la legna arrivata dalle mareggiate invernali. 'Extra-ordinario a Km 0' di Daniele Cametti Aspri: un viaggio in una Milano in cui migliaia di anni e storie si intrecciano.


comunicato stampa

Allo Spazio Tadini di Via Jommelli, 24 a Milano, dal 28 ottobre al 14 novembre 2015 si terrà la mostra fotografica di Paolo Maggiani dal titolo “Spectra fire”. Debutto milanese di eccellenza per il fotografo carrarese Paolo Maggiani, che espone tredici opere accompagnate dai testi poetici del fratello Roberto Maggiani nell’ambito di “Photofestival Milano 2015”, l’importante manifestazione culturale dedicata alla fotografia d’autore giunta alla 10° edizione.

Paolo Maggiani, che nella sua carriera artistica ha sempre dato largo spazio alla luce, elemento primo per la fotografia, con “SpectraFire”, si concentra maggiormente sul suo aspetto primordiale. Dalla luce naturale, che nasce e sparisce con il ritmo del sole quotidiano, sino alla casualità della luce quando, libera di (s)correre, crea giochi, scie, movimenti e si palesa quasi con un corpo fisico. Con tecnica e sensibilità Paolo Maggiani si pone a servizio e ricerca di questo corpo luminoso e ce lo restituisce in “SpectraFire”.

“Le foto sono realizzate usando la macchina fotografica con creatività, come fosse un pennello – racconta Maggiani - una volta trovato il giusto ambiente su cui soffermarsi, ho inquadrato le fiamme di fuochi accesi sulla spiaggia con la legna arrivata dalle mareggiate invernali, mettendo in campo il mio più grande fattore: la sensibilità”. “Impostato un adeguato tempo di posa prolungato, - prosegue Maggiani - il gesto creativo di muovere la macchina fotografica nelle varie direzioni e secondo percorsi immaginati, forma un’immagine che presenta una traccia di fuoco, la particolare forma spesso mi sorprende e assume l'importanza di una sorta di visione, di ricerca nel mistero delle cose impercettibili, ma che poi succedono, in qualche modo intuibile ma inspiegabile”.

Le immagini percepite riprendono vita in stampe a pigmenti dai vivi colori su pregiata carta cotone con effetto opaco.

“SpectraFire”: Spettri? Forse. Giochi? Sicuramente. Perché a Paolo Maggiani piacciono la sperimentazione e l’indeterminazione. Là dove c’è casualità, a volte, c’è scoperta e in tutti gli scatti di Paolo Maggiani la luce calda del fuoco è come se svelasse un’anima. A ognuno di voi scegliere la propria fiamma.

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Daniele Cametti Aspri
Extra-ordinario a Km 0

Spazio Tadini, luogo di eventi culturali e punto di riferimento nel panorama milanese fondato da Francesco Tadini e Melina Scalise, ospita la mostra “Extra-ordinario a Km 0” di Daniele Cametti Aspri, un viaggio per gli occhi e l'immaginazione in una Milano in cui migliaia di anni e storie si intrecciano ma anche un focus sul percorso precedente del fotografo, sulla sua ricerca legata a spazi quotidiani e ambienti degradati. La mostra rientra all’interno del programma del Photofestival, l’evento culturale promosso da AIF – Associazione Italiana Foto & Digital Imaging - che vede Milano al centro dell’attenzione, ribadendo il suo ruolo di città capitale della fotografia italiana. Milano è, infatti, protagonista indiscussa di uno dei lavori che compongono “Extra-ordinario a Km 0”, ossia “Dark Cities Milano” - presentato per la prima volta in questa occasione - che offre nuovo lustro a strade, vicoli, palazzi, monumenti di questa città multiforme e di nuovo splendente. L'ordinario dei luoghi comuni come la nebbia, lo smog, il freddo, la città dove si va solo per lavorare dalla mattina alla sera non esiste.

Come non esiste l'ordinario nel quotidiano e nella notte di questa città le cui vie gareggiano in seduzione, zone come Piazza Gae Aulenti e Porta Nuova – rinnovate - scintillano, i Navigli e la nuova Darsena rifulgono. Nel testo della curatrice, Federicapaola Capecchi, si legge: “Dark Cities Milano gioca con buio, luce e ombre. Un’evoluzione del lavoro di Cametti nello studio della luce, precedentemente esplorato attraverso toni molto chiari di ambienti degradati, ora attraverso la ricerca della bellezza nella notte, nell’oscurità. Ogni immagine indaga cosa c'è nel buio, cosa di positivo e magnetico nell'oscurità, tanto in senso materiale quanto metaforico. Daniele Cametti Aspri lascia che lo spettatore immagini ciò che non può vedere, e colga il segreto respiro della composizione del suo alternarsi di pieni e di vuoti, di musica e di silenzio. Dal buio scaturiscono forme e figure che col buio si rapportano e si confrontano, traendo da esso luce e vigore comunicativo.” A comporre “Extra-ordinario a Km 0”, concorrono però ulteriori progetti del fotografo, ossia American Dream, Uncommon Ostia, Lungoilmare e Verde contemporaneo. In American Dream, Daniele Cametti Aspri ha voluto cogliere gli aspetti paradossali e surreali di Casalpalocco, frazione di Roma, creata nel mito del Sogno Americano. Un luogo esclusivo i cui abitanti, “i palocchini” rivaleggiano con “i pariolini”, residenti nell’altro quartiere “bene” di Roma.

Ma dietro questa facciata così perfetta, dentro quelle case tutte uguali e rassicuranti, in questa magica armonia borghese, si iniziano a sentire delle note stonate. Uncommon Ostia nasce, invece, dall’immaginario collettivo italiano, secondo cui Ostia è la meta di vacanza dei romani, una cittadina di mare chiassosa ed irriverente, pregna di romanità e spesso fonte di luoghi comuni. Negli anni 50, nel pieno del suo splendore, Ostia è stata meta di star cinematografiche e personaggi d’ogni tipo. Oggi Ostia è un po’ dimessa, come una signora di mezza età che ancora non si è accorta che gli anni sono trascorsi anche per lei. Nelle sue strutture architettoniche e nei suoi paesaggi desolati si leggono ancora le tracce di un passato fastoso sul viale del tramonto.

Lungoilmare è un lavoro seriale sui villini costruiti sul lungomare di Ostia dagli anni 30 ad oggi. Equidistanti, simmetrici, equamente esposti, dalla loro architettura e dal loro stato d'uso si evince la storia di Ostia e della società del litorale romano. Verde contemporaneo è una nuova tonalità di verde comunemente abbinata con il "Grigio Cemento" o il "Grigio Asfalto" nella giustificazione paesaggistica ed ambientalista dello sviluppo della nuova urbanizzazione ad alta densità e dei mega centri commerciali ecofriendly. Solitamente è usato con parsimonia attraverso spennellate di alberelli di piccolo fusto di giovane età confinati in aiuole asfittiche che sicuramente ne fungeranno anche da tomba in breve tempo. Parimenti, il verde contemporaneo è presente anche nei rendering dei progetti urbanistici di studi di architettura blasonati e spesso viene usato con successo come alibi ad opere di cementificazione massiccia. La realtà è spesso diversa dalla fantasia degli architetti. Il testo della curatrice evidenzia come “American Dream, Uncommon Ostia, Lungoilmare e Verde contemporaneo sono progetti in cui lo sguardo di Cametti Aspri si è soffermato su luoghi del vivere quotidiano, offrendo un riflesso del mondo sempre più suburbano intorno a noi.

Cametti Aspri pretende di essere “neutrale” per restituire un'immagine con il minimo coinvolgimento (giudizio morale e preferenze personali) che renda ciò che osserva infinitamente più interessante di qualsiasi opinione possa avere di lui. Una rappresentazione che assume un taglio più antropologico che critico, più scientifico che artistico.” “Sono contento ed orgoglioso di esporre all’interno di uno spazio espositivo unico nel suo genere quale Spazio Tadini, che mi permette di dare voce ad un personale percorso di ricerca a km zero” - commenta Daniele Cametti Aspri - “I diversi lavori che porto in mostra, pur differenti, esprimono e consolidano la mia visione della fotografia nella costante ricerca di offrire qualcosa di nuovo e originale all’interno dell’ordinario.”

Casa Museo Spazio Tadini

Associazione culturale fondata nel 2008 da Francesco Tadini, regista e autore televisivo e Melina Scalise, psicologa e giornalista in memoria di Emilio Tadini, pittore e scrittore milanese. Dopo i primi eventi nel 2006 prende vita il progetto di aprire l’ex studio di Emilio Tadini agli spazi storici di una tipografia dei primi del Novecento dove venivano stampati i primi giornali economici: L’esercente e il Corriere Agricolo. Spazio Tadini oggi è tra i più attivi luoghi culturali e artistici milanesi dove si svolgono mostre, concerti, presentazioni editoriali, spettacoli, convegni. Dal 2014 è diventata casa museo nel circuito Storiemilanesi che raggruppa luoghi dove hanno vissuto personaggi che hanno dato un contributo importante alla crescita culturale della città come il Museo Poldi Pezzoli, Fondazione Magistretti, La casa di Alessandro Manzoni. A Spazio Tadini ha sede l’archivio di Emilio Tadini e nei suoi spazi sono custoditi un torchio da stampa del 1845 e volumi d’arte.

ufficio stampa e pubbliche relazioni
giosanna terrana
tel 02 3492390 - cell 339 6715005
mail: giosanna.terrana@alice.it

Inaugurazione 28 ottobre 2015 dalle 18,30

Spazio Tadini
via Jommelli, 24 - Milano
tutti i giorni 10-19
ingresso libero

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Luciano Bambusi
dal 19/11/2015 al 18/12/2015

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