Mappe. Le due opere di Boetti sono state ricamate su cotone da donne afghane negli anni '80-'90 e riproducono il passaggio epocale della trasformazione dei confini sovietici con la Perestrojka, quando dalle ceneri dell'Unione Sovietica sorse la Russia nell'agosto del 1991.
La stagione del contemporaneo non si è conclusa a Firenze.
Dopo la grande mostre di Antony Gormley al Forte di Belvedere e l’esposizione
di Jeff Koons in Palazzo Vecchio e Piazza Signoria, la città si prepara a celebrare
l’opera di Alighiero Boetti, tra i maggiori artisti del XX secolo.
In occasione del Summit Mondiale dei Sindaci, che si svolgerà in Palazzo
Vecchio ai primi di novembre, saranno, infatti, esposte due grandi Mappe (280×580
cm circa) in Salone dei Cinquecento. L’evento voluto dal sindaco Dario Nardella
assume un valore simbolico di assoluto rilievo in quella cornice internazionale,
quando i temi affrontati dai rappresentanti delle città del mondo saranno il dialogo
tra i popoli, la centralità dell’arte e della cultura nella costruzione della pace, la
difesa delle antiche civiltà e delle tradizioni nella globalizzazione, “l’unità nella
diversità” – come recita il titolo del Summit.
È la prima volta, almeno in Italia, che due Mappe di queste dimensioni vengono
ad essere confrontate nello stesso luogo. Le due opere di Boetti sono state
ricamate su cotone da donne afghane negli anni ottanta-novanta e riproducono
il passaggio epocale della trasformazione dei confini sovietici con la Perestrojka,
quando dalle ceneri dell’Unione Sovietica sorse la Russia nell’agosto del 1991.
La mostra curata scientificamente da Sergio Risaliti è organizzata dal Comune
di Firenze – Direzione Musei Civici ed Eventi in collaborazione con la Fondazione
Alighiero e Boetti, l’Archivio Boetti, la galleria Tornabuoni Arte di Firenze e Parigi.
Si tratta ancora una volta del confronto tra l’arte del passato e quella attuale. Basti
dire che le Mappe di Boetti dialogheranno in Palazzo Vecchio con la serie di Arazzi
medicei disegnati da Bronzino e Pontormo, ora esposti nel Salone dei Duecento,
e con le mappe cinquecentesche del Danti e del Bonsignori conservate nella Sala
delle Carte Geografiche o del Mappamondo.
Inaugurazione 4 novembre 2015. ore 19.30 su invito
Palazzo Vecchio
piazza della Signoria Firenze
Tutti i giorni escluso il giovedì: 9-19
giovedì: 9-14
Biglietto integrato al prezzo del biglietto di Palazzo Vecchio