Federico Luger Nuovo Spazio - FL Gallery
Milano
via Circo, 1
02 67391341
WEB
Luca Pozzi
dal 7/10/2015 al 17/12/2015

Segnalato da

Federico Luger



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Luca Pozzi



 
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7/10/2015

Luca Pozzi

Federico Luger Nuovo Spazio - FL Gallery, Milano

[Detectors]. L'installazione site-specific e' composta da tre gigantografie digitali su PVC tratte dall'archivio fotografico online del CERN e dell'esperimento LHC a ricoprire interamente 3 pareti della sala.


comunicato stampa

FL GALLERY in collaborazione con art@CMS è lieta di presentare la terza mostra personale di Luca Pozzi dedicata alla direttrice italiana dell’European Organization for Nuclear Research, Fabiola Giannotti e pensata dall’artista come celebrazione dei 13 Tev, energia di collisione espressa in teraelettronvolt, raggiunta dal Large Hadron Collider nel maggio di quest’anno. Un risultato eccezionale che ha permesso per la prima volta nella storia dell’umanità di sondare la materia in regioni più piccole delle dimensioni di un quark (<10-18 meters).

L’installazione site-specific, situata nell’ex caveu di viale sabotino 22, è composta da tre gigantografie digitali su PVC tratte dall’archivio fotografico online del CERN e dell’esperimento LHC a ricoprire interamente 3 pareti della sala. E’ Su questi fondali che Pozzi propone 4 lavori composti da altrettante superfici dodecagonali di alluminio anodizzato contenenti 34 palline da ping-pong in sospensione magnetica. I “Detectors”, questo il nome della serie inedita, da cui prende il titolo la mostra, sono intesi dall’artista come dispositivi di pittura sospesa nello spazio e nel tempo. Rappresentano, attraverso l’allegoria sportiva del gioco del ping-pong, il fascio di particelle colto nell'attimo prima di un’ipotetica collisione all’interno di uno dei 4 rivelatori dell’LHC.

Nella parete di destra lo spazio della galleria è connesso, in un gioco prospettico, al Rivelatore “Atlas” in fase di costruzione; evidenziando l’esistenza di un tempo passato precedente alla sperimentazione. La parete di sinistra sfonda invece su una finestra di visualizzazione grafica rappresentante l’elaborazione computerizzata dei dati ottenuti da una collisione avvenuta nel rivelatore “Alice”; evidenziando un tempo successivo all’esperimento. Infine, nella lunga parete frontale di dodici metri, è riprodotta una fotografia scattata da Michael Hoch del CMS rappresentante una parte comunità scientifica del CMS responsabile dell’ideazione, costruzione e implementazione dell’esperimento CMS. Sono loro a salutare il pubblico dell’arte accogliendolo in mostra dal Building 40 presso il CERN di Ginevra. Questi ricercatori determinati e instancabili, ritratti insieme in questo scatto storico, costituiscono invece una finestra che Pozzi apre verso il futuro.

Passato, presente e futuro si trovano quindi intimamente connessi in una fitta rete di relazioni dove trovano spazio riferimenti espliciti alla storia dell’arte. La passione di Luca Pozzi per Lucio Fontana, Frank Stella, Alberto Burri ed Enrico Castellani si armonizza nei sottili rimandi cross-disciplinari della mostra, che unisce magicamente l’arte contemporanea a scienza, informatica e tecnologia. E’ dalla sua prima visita al CERN, avvenuta nell’aprile del 2009 che l’artista coltivava l’idea di un progetto che rendesse omaggio al laboratorio internazionale. L’ interesse di Luca Pozzi non ha solo a che vedere con la ricerca teorica, di cui stima e apprezza gli aspetti più speculativi della gravità quantistica, ma si estende alle reazioni a catena da essa derivate. Degno di nota è che fu presso lo stesso laboratorio del CERN che Tim Berners-Lee sviluppò nell’ottobre del ‘90 l’application che diede inizio al World Wild Web e alla rivoluzione digitale di internet, che ha così fortemente cambiato il corso delle nostre vite.

Inaugurazione 8 ottobre, ore 19

FL Gallery – Spazio 22
viale Sabotino, 22 - Milano

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dal 7/10/2015 al 17/12/2015

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