Memorie del visibile. Il titolo della rassegna si riferisce provocatoriamente all'idea del 'consumo' dell'arte, dalla fruizione contemporanea fino al rapporto col mercato.
a cura di Pasquale Ruocco
Mostra di pittura di Paolo La Motta, Giuseppe Monda, Rosaria Onotri
La galleria ESSEARTE del collettivo SCU8 inaugura la nuova stagione espositiva con il primo appuntamento di 3per3, i numeri dell’arte, rassegna che vedrà impegnati tre artisti per volta che si esprimeranno attraverso i tre linguaggi artistici della pittura, scultura e fotografia.
Il titolo della rassegna, quasi uno slogan da supermarket, si riferisce provocatoriamente all’idea del “consumo” dell’arte, dalla fruizione contemporanea fino al rapporto col mercato.
La pittura esordisce il 7 novembre con la mostra La Motta, Monda, Onotri. Memorie del visibile, a cura di Pasquale Ruocco, in cui tre personalità pittoriche differenti si interrogano sul valore della pittura ai nostri giorni.
Partendo dal pericolo che Italo Calvino, già negli anni 80, ravvisava nella cosiddetta “civiltà dell’immagine”, ovvero la perdita della capacità dell’uomo di “mettere a fuoco visioni a occhi chiusi (...) , di pensare per immagini”, Pasquale Ruocco definisce l’età contemporanea come una massa caotica d’informazioni, accompagnate da una incredibile quantità di immagini, icone, simboli, prodotti e consumati senza sosta, per un altro come dominio del reality, della vita in diretta; un orizzonte che, suggerisce ancora Bredekamp, porta con sé «un mix di impotenza e di strategie difensive.
Una situazione rispetto alla quale viene da chiedersi che tipo di valore assume l’arte: prodotto omologato a semplice merce? Oppure rivendicazione a immaginare e progettare prospettive inedite e diverse? Soprattutto, vista l’occasione, viene da chiedersi come la pittura, di per sé oggetto attivo nel campo del visibile, riesca a distinguersi da altre produzioni iconiche, tenendo viva quella fondamentale facoltà dell’uomo di cui parla Calvino.
Sono queste le domande, i dubbi, le riflessioni che hanno mosso la conoscenza e le conversazioni con Giuseppe Monda, Paolo La Motta e Rosaria Onotri legati, nella diversità, da un comune ‘girovagare’ tra le memorie del visibile interrogandosi sul valore della pittura e della produzione iconica ai giorni nostri.
Paolo La Motta vive e lavora a Napoli, dove è nato nel 1972. Nel 1990 si diploma al Liceo Artistico Statale di Napoli; nel 1994, allievo di Augusto Perez, si diploma in Scultura all'Accademia BB. AA. di Napoli.Dai primi anni Novanta inizia una intensa attività espositiva: nel 2004 vince il Premio Morlotti, mentre nel 2013 e nel 2014 partecipa al Premio Michetti.Espone, tra l’altro, presso l’Accademia di San Luca di Roma e l’Albertina di Torino. Nel 2013 è tra gli artisti invitati a Paleocontemporanea allestita presso le Catacombe di San Gennaro a Napoli, espone nella collettiva Vietato ai minori alla galleria Essearte ed è al MANN con la personale Al Museo.
Nel 2014 la galleria Mediterranea di Napoli, che lo annovera tra i suoi artisti di riferimento, gli dedica la personale Lospaziovivo. Nel 2015 è alla galleria Il Catalogo di Salerno con la personale Visioni del silenzio e partecipa alle collettive Percorsi della scultura in Italia dalla “Secessione” al “Novecento”, presso il Museo Civico Anticoli Corrado (RM) e See Feel Artl, alla Wonderwall Gallery di Sorrento.
Sviluppa le proprie indagini artistiche tra i linguaggi della pittura e della scultura, la figura e il suo rapporto con lo spazio, da sempre, sono gli elementi della ricerca svolta sia nelle due che nelle tre dimensioni.
Giuseppe Monda, nato a Napoli nel 1949, ha insegnato per anni presso il Liceo Artistico Santi Apostoli di Napoli. Il suo lavoro, dopo aver consumato ogni riferimento figurativo, è incentrato sulla pittura interpretata come elemento di passaggio, un varco attraverso il muro dell’esistenza. Ispirato dagli intonaci scrostati delle case antiche, dai lacerti di affreschi abbandonati, di legni consunti, Monda cerca nella tela le emozioni di un tempo passato nel quale affermare le proprie radici.
Di recente ha esposto in occasione di Vietato ai minori, allestita presso la galleria Essearte e Paleocontemporanea, allestita nel 2013 presso le Catacombe di San Gennaro a Napoli.
Vive e lavora a Marigliano.
Rosaria Onotri è nata a Napoli nel ‘69. Dopo essersi diplomata in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli si trasferisce in Francia, prima a Parigi, poi a Marsiglia, dove attualmente vive e lavora.
La sua pittura è profondamente radicata nella storia dell'arte ed è caratterizzata da una discussione tra il soggetto umano e gli elementi fisici in cui si posiziona. Una sorta di incontro/scontro tra il colore e la forma geometrica, che trova nella linea una dimensione di tregua.
ESSEARTE nasce come spazio pro-oggetto che mette l’opera al centro della discussione per promuovere e rinsaldare la contiguità tra l’artista e il suo fare. ESSEARTE è uno spazio espositivo pensato da artisti per gli artisti, dove creare arte accessibile e incontrare un pubblico nuovo, magari lontano dalle solite logiche del mercato dell’arte ma curioso, appassionato e desideroso di avvicinarsi all’affascinante mondo dell’arte contemporanea.
Inaugurazione sabato 7 novembre, ore 18
Essearte galleria pro-oggetto
via Nilo, 34 (interno palazzo Real Monte Manso di Scala) Napoli
mar-sab ore 11/13:30- 16/18:30, o su appuntamento.
ingresso libero