Bahadir Aksan
Ennio Bastiani
Mariano Moriconi
Serena Negrelli
David Whitfield
David Carlson
L'arte e' portatrice di bellezza, ponte tra l'uomo e natura, ponte tra culture. Opere di Bahadir Aksan, Ennio Bastiani, Mariano Moriconi, Serena Negrelli, David Whitfield e David Carlson.
All’arte è affidato il compito di rivedere o rappresentare un dolore, di riplasmare eventi dell’umanità o della storia, conflitti o emozioni che nella realizzazione pratica dell’opera trovano esito e sublimazione e senza i quali rimarrebbero inespressi. Possiamo dire quindi che l'arte è evolutiva, educa alla vita e rende liberi, con essa possiamo esprimere la nostra unicità. Ma la stessa arte è anche portatrice di bellezza, ponte tra l'uomo e natura, ponte tra culture. Il fine principale dell’arte quindi è quello di comunicare.
In questo terzo capitolo di PLURAL UNIQUE sono quattro i Paesi che portano queste riflessioni:
Turchia, Italia, Inghilterra e Stati Uniti d'America.
Bahadir Aksan: ingegnere e fotografo turco, presenta opere che egli definisce “composite”. Come per la serie street/travel, usa una tecnica attraverso la quale seleziona tra diverse migliaia di immagini prodotte in un anno (obbligo, in aspettativa delle stagioni), solo mille di esse.
In questo modo, egli vuole rappresentare quanti più dettagli possibili lo stesso soggetto.
Ennio Bastiani : l’artista bresciano usa il legno, materiali di recupero riutilizzati e riproposti in una veste di grande originalità. Il resto è la conseguenza di pochi efficacissimi gesti, il legno si anima, si trasforma dando voce a tutta la sua bellezza e restituendo all’osservatore un “quadro”che si sostanzia nella particolarità dei dettagli.
Mariano Moriconi : l'artista toscano presenta figure, situazioni, oggetti che si muovono sul piano di un universo, saltando attraverso strappi di un fragile tessuto dimensionale di altri universi, dando all'osservatore una visione della loro realtà multidimensionale, falsata dai limiti umani di vedere solo tre dimensioni e percepire in modo errato la quarta dimensione temporale, con il risultato di vedere figure uscire dai muri o prepotentemente da un nero intenso, amalgamandosi ai materiali.
Serena Negrelli: artista ferrarese, ha scelto matite e acrilici per le sue opere. I soggetti che predilige sono neonati, bambini, persone che incontra nella vita quotidiana, moltissimi nudi femminili e tantissimi personaggi noti. Partecipa a innumerevoli concorsi e manifestazioni e nel 2015 approda alla Biennale d'arte Contemporanea di Villa Badoer,diretta da Gianmarco Puntelli in collaborazione con Art Project.
David Whitfield: il lavoro dell'artista inglese è costituito da due componenti. 1- l'estetica, che ruota attorno all'idea di produrre un dipinto invece di un'immagine fotografica. Nei fotogrammi ci sono scale e prospettive diverse: durante la giornata la nostra percezione è costituita da molte di queste immagini. 2- L'oggetto che ruota nella mente delle persone: come questo viene percepito durante l'interazione in un gruppo.
David Carlson: artista americano, attraverso il video isola l'acqua dal suo contesto e la inserisce in circostanze che portano il pubblico a uno stato di ricettività e pensiero che normalmente non è associato all'acqua. Le immagini formano un ponte fra la coscienza dell'acqua e quella dello spettatore. Non doma l'acqua, essa è incontrollata, tranne che per il suo posizionamento, per il contrasto e per i cambi di tempo. La contemplazione diventa parte integrante della creazione di questo lavoro.
Inaugurazione sabato 14 Novembre ore 18.00
Palazzo Somaglia
via Giuseppe Taverna 66, Piacenza
Orari di apertura: dal Martedì al Sabato 17.00-19.00
ingresso libero