L'opera realizzata dai due artisti nel micromuseo di 2,29 metri quadrati e' costituita da una colonna formata da valigie legate tra loro.
ANCORA
ci siamo negati,
ci siamo imprigionati,
eppure ancora e poi ancora
il desiderio affiorava
era la forza del
vivere,
ancora
Custoditi nel segreto
Dove sono? Custoditi nel segreto, deposti in un tempo irrecuperabile, traslocando nella penombra fuori scena. Sempre pronti a verificare la verosimiglianza di una biografia scritta per frammenti d'archivio. Appagati ancora per poco, ancorati ad un sottofondo rassicurante di semioscurità, aggrappati ad una mera illusione di improvvisa reviviscenza del passato. Sono indizi seppelliti nella pura passione per la polvere d'archivio. Sono pure suppellettili nella stanza della memoria. Sono proiettili scagliati nel futuro della memoria, come porzioni di un tempo incapace di ritornare.
Vissuti per interposta persona, per identità fraintesa, per azione frapposta. Inconsistenti ma persistenti. Tesori nascosti da dissotterrare dall'intimità del giardino privato con la complicità di promemoria involontari. Senza troppe premesse, come ricordi rivelati da promesse tradite. Arresi al dilagare della reminiscenza nell'onniscienza priva di innocenza.
Una traccia nostalgica che sembra già spenta in fondo alle cose contiene il messaggio cifrato di ciò che non si è più disposti ad essere e trattiene l'immagine interiore che non si lascia esporre né investire dalle interpretazioni. Prevale la vita vera celata dentro scaffali, scritta con silenzi ed omissioni, trattenuta e perduta dentro una storia ermeticamente sigillata composta da tracce da conservare rigorosamente inaccessibili.
La reticenza oltre l'apparenza, rintanata in biografie non autorizzate, narrazioni ed espiazioni autobiografiche non intenzionali. Diari involontari fatti di accumulazioni di oggetti densi di significati privati, alla ricerca di un possibile raccordo con la vita ancora pulsante. Più oltre la soglia della prossimità con sé stessi, l'attesa del risveglio oltre i confini della cura della memoria personale.
Con sforzi incalcolabili si stringe il legame inestricabile delle storie. Occorre allentare la tensione per sciogliere i nodi cruciali delle relazioni. Il bondage dell'anima si scioglie solo nella memoria della libertà perduta. Occorre abbandonarsi per ricongiungersi, riconquistando nuove identità e possibilità. Ma nemmeno rinunciare può solamente bastare.
Vittorio Raschetti
Micromuseo MiMuMo
Casa della luna rossa via Lambro, 1 Monza (MB)
visibile 24 ore su 24