Il primo mondo. In questa occasione l'artista esporra' opere recenti, inediti di grande formato. Nel suo lavoro usa abitualmente il gioco e le forme prese dal mondo dei bambini. A volte piccoli calchi in gesso o silicone ossessivamente ripetuti per creare un effetto ridondante. L'uso della miniaturizzazione della realta', dei giocattoli e dei colori sgargianti danno un'apparenza giocosa alle sue opere: foto, quadri o video contenengono pero' uno sguardo tagliente e critico verso il mondo presuntuosamente serioso degli adulti
La Galleria MARIACILENA partecipa anche quest'anno a MiArt, Fiera Internazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Milano -13 - 16 Maggio (Ingresso Porta Sei Febbraio) - Padiglione 03 Corsia C Stand 08
IN GALLERIA
Cristina Pavesi
Martedì 18 maggio alle ore 18 presso la Galleria Maria Cilena si inaugura la mostra personale: ''Il primo mondo'' di Cristina Pavesi, che in questa occasione esporrà opere recenti, inediti di grande formato.
Cristina Pavesi è nata a Milano nel 1966 dove ha compiuto studi artistici
diplomandosi a Brera. Dal 1992 espone in mostre personali e collettive e più
volte nella Fiera d'Arte Contemporanea Internazionale, milanese (13/16 maggio) -
MIART. Nel suo lavoro usa abitualmente il gioco e le forme prese dal mondo dei
bambini. A volte piccoli calchi in gesso o silicone ossessivamente ripetuti per
creare un effetto di ripetizione ridondante. Il primo mondo è quello dal quale
proveniamo, del quale ci ricordiamo poco o niente. Quel primo mondo dal quale
nascono ombre e paure: ''l'uomo nero'': babau cattivo, o orco uscito dalla mente
dei favolisti che genera incubi, addolciti poi, dai piccoli orsi di peluche o di
pezza che diventano i primi compagni di gioco. Dal primo mondo escono mostri
umani o animali tigrati, personaggi scissi o in mutazione, ma anche la sicurezza
di un approdo: una casa col comignolo che fuma, finestre fiorite e una porta con
maniglia che si può sempre aprire. Dal primo mondo fuoriescono fantasie malsane
o liberatorie: una faccia di bambola che con la sua boccuccia di rosa
inghiottisce microscopici soldatini come prelibati bocconcini cucinati per
pranzo, un bambino che a gattoni percorre improbabili percorsi su precipizi dai
quali inevitabilmente cade, un carillon che con la sua musichetta innocente
viene messo a tacere distrutto da un inesorabile martello incurante della
richiesta di pietà . Queste e altre brevi storie come visioni si liberano dalla
nebbia del primo mondo, e come una speranza di incontrare alla fine il mondo
reale primo e vero mondo si concretizzano in una duplice fila di piedini rosa
maschili e femminili che da luoghi opposti arrivano ad incontrarsi in un punto.
Nelle serie ''Cenerentola'' e ''Indumenti antierotici'' usa utensili domestici e
simboli erotici come bocche e cuori alludendo al condizionamento dei lavori
domestici e della seduzione sulla costruzione dell'identità femminile. Nella
serie ''Vero-Falso'' oggetti d'uso domestico vengono mostrati nella doppia
versione del formato reale e giocattolo toccando il tema della trasmissione dei
modelli e dei ruoli durante l'infanzia. Nell'ultimo lavoro ''Evoluzione del
linguaggio grafico'' Cristina Pavesi raccoglie e cataloga, quindi sceglie e
riproduce ingrandendoli su carta o su tela i disegni dei bambini esattamente
come aveva fatto in passato in '' Evoluzione del linguaggio'' riportando
fedelmente lallazioni, sillabe e poi frasi con l'uso dei timbri. L'uso della
miniaturizzazione della realtà , dei giocattoli e dei colori sgargianti danno
un'apparenza giocosa alle sue opere sia esse installazioni, foto, quadri o video
pur contenendo all'opposto uno sguardo tagliente e critico verso il mondo
presuntuosamente serioso degli adulti.
Inaugurazione: 18 maggio alle ore 18
Galleria Maria Cilena arte contemporanea
Via Ariberto 17 Milano 20123
Orari della Galleria: lunedì / venerdì -ore:16-19,30