Ufficio stampa Edizioni Gabriele Mazzotta
Rammendi e nidi. Le sue sculture, eseguite con materiali insoliti come il filo di ferro, filo di rame, placche di piombo, lastre di ferro arrugginite, rappresentano in prevalenza figure femminili di varie dimensioni fino ad arrivare a grandezza naturale, le posizioni sono varie: accovacciate, in precario equilibrio, sedute oppure semplicemente erette, cio' che le unisce e' la continua ricerca formale della rappresentazione anatomica.
rammendi e nidi
L'esposizione comprende una trentina di opere dell'ultima stagione creativa dell'artista, accompagna la mostra il catalogo in coedizione con Mazzotta con testi di F. Arensi e poesia di G. Larocchi. La mostra rimarrà aperta sino al 19 giugno 2004 con orari feriali 10.30-12.30 e 15.30-19.00, chiuso domenica e lunedì.
Fabrizio Pozzoli, nasce a Milano (1973) dove vive e lavora, associa studi di carattere scientifico ad esperienze come aiuto scenografo e stages negli U.S.A. e in Gran Bretagna, si forma ai corsi della Scuola del Fumetto di Milano dove approfondisce lo studio dell'anatomia umana.
Le sue sculture, eseguite con materiali insoliti come il filo di ferro, filo di rame, placche di piombo, lastre di ferro arrugginite, rappresentano in prevalenza figure femminili di varie dimensioni fino ad arrivare a grandezza naturale, le posizioni sono varie: accovacciate, in precario equilibrio, sedute oppure semplicemente erette, ciò che le unisce è la continua ricerca formale della rappresentazione anatomica. Il fil di ferro è usato senza aggiungere alcuna protezione, per ottenere, volutamente, una colorazione ruggine dovuta alla corrosione dello scorrere del tempo, oppure viene utilizzato applicandogli uno sray al silicone per proteggerlo dall'usura e mantenere la sua tipica colorazione. Le sculture possono essere adagiate su supporti metallici o semplicemente sospese nell'aria prive di qualsiasi piedistallo.
Così scrive Claudio Bonomi in un colloquio avuto con l'artista:''C'è una diversa incidenza di luce sulle tue sculture. Con le vernici siliconiche interponi alla superficie dei lavori una scorza. In effetti, amiamo sempre di più apparire a tutti i costi. Quando la superficie si fa ruggine, la figura diventa ''perduta'', qualcosa si ammorbidisce, s'inquieta, scopre il proprio essere, diventa vera. L'impatto visivo di questa tua superficie aggredita dalla ruggine, dal passaggio del tempo, non è violento, misterioso, ma voluttuoso, sensuale. Le ali di una falena. La prospettiva dell'estinguersi rende l'opera più umana, evidenzia la precaria condizione della nostra esistenza, le crea una fine''.
Sempre Bonomi aggiunge:'' la ricerca di Pozzoli incentrata sulla figura umana è un viaggio intorno-dentro il nostro esistere. Il filo che usa si fa cordone ombelicale della figura nascente e anche filo d'Arianna tra il materiale e lo spirituale del contemporaneo. E' un avvolgere-svolgere lo spazio, un proteggere ma anche uno svelare. Emerge nelle positure delle sue sculture un riferimento alla classicità con piena intenzione di compenetrarla oltrepassandola''.
Montrasio Arte inaugura giovedì 13 maggio 2004 ore 18.30
presenti l'artista e Flavio Arensi, autore del saggio in catalogo
PERIODO: 14 maggio-19 giugno 2004
ORARI: 10.30-12.30 e 15.30-19.00. Chiuso domenica e lunedì.
CATALOGO:
Fabrizio Pozzoli. Rammendi e nidi. A cura di Francesca Montrasio e Flavio Arensi.
INFORMAZIONI AL PUBBLICO: Montrasio Arte, Milano tel. 02 878448
UFFICIO STAMPA: Montrasio Arte, tel. 02 878448 - 039 321770; Edizioni Gabriele Mazzotta, tel. 02 86460121 - 02 8055803
Montrasio Arte, via Brera 5, Milano