Galleria Suzy Shammah
Milano
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Esko Mannikko
dal 18/5/2004 al 30/9/2004
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18/5/2004

Esko Mannikko

Galleria Suzy Shammah, Milano

In Galleria sara' in mostra la nuova serie di fotografie Flora & Fauna, che Esko Mannikko realizza tra il 2003 e il 2004. Le immagini, a prima vista astratte, solo dopo un attento scrutinio rivelano forme figurative. Niente e' veramente cio' che sembra: forme animali appaiono da una massa amorfa, cristallizzandosi per pochi secondi allo sguardo, solo per poi sparire in un labirinto di colori e riflessi. Sono immagini dirette, semplici, di una bellezza sconcertante.


comunicato stampa

In Galleria sarà in mostra la nuova serie di fotografie Flora & Fauna, che Esko Männikkö realizza tra il 2003 e il 2004. Le immagini, a prima vista astratte, solo dopo un attento scrutinio rivelano forme figurative. Niente è veramente ciò che sembra: forme animali appaiono da una massa amorfa, cristallizzandosi per pochi secondi allo sguardo, solo per poi sparire in un labirinto di colori e riflessi. Sono immagini dirette, semplici, di una bellezza sconcertante. Chi fotografa crede che si possa comunicare un mondo senza interpretarlo, rispettandolo nella sua autenticità senza che la fretta onnivora ci divori. Le immagini di Männikkö bucano l’anima senza indugi.

Nato nel 1959 a Pudasjärvi, Esko Männikkö vive a Oulu, nel profondo Nord della Finlandia, dove inizia a fotografare gli abitanti del suo paese. Con questa prima serie di ritratti “caldi del grande freddo” diventa famoso nel mondo. Dalla Finlandia, al Texas, alla Scozia, Esko Männikkö ha fotografato persone, luoghi, piccoli dettagli animati e non animati, sempre lontano dall’anonimato. I suoi soggetti si offrono senza difese e lo spettatore ha la possibilità, immediata, di condividere un’intimità profonda. I volti ripresi sembrano essere soli di fronte ad un loro stato d’animo e nient’altro, sicuri di poterlo esprimere senza essere giudicati né traditi. Männikkö, infatti, è presente con un atteggiamento carico di umanità, che riesce a non deformare, a non trasformare il momento vuoto in una denuncia politica o sociale. Rispetta i suoi personaggi e li protegge dall’invadenza degli occhi altrui. Densi di dettagli descrittivi, e al contempo nudi, i suoi ritratti fotografici rivelano più verità di quanto siamo in grado di assorbire.

Esko Männikkö ha partecipato a: la Biennale di Venezia, 1995 - la Biennale di Johannesburg, 1997 - Nuit Blanche, Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, 1997 - la Biennale di São Paulo, 1998 - la Biennale di Kwangju, 2000 - Contemporary Photography II, Yokohama Museum of Art, 2000 - Organized Freedom, Moderna Museet di Stoccolma, 2000 - Ars 01, Museo Kiasma, Helsinki, 2001. Gli hanno dedicato mostre personali: il Portikus di Francoforte e la Lehmbachhaus di Monaco di Baviera, 1996 - la Kusthalle di Malmö, 1997. Ha esposto nelle gallerie: Nordenhake a Stoccolma, 1995 e a Berlino, 2002 - Morris Healy a New York, 1997 - White Cube a Londra, 1998 - Monica De Cardenas a Milano, 2001 - cent8 a Parigi, 2003 – Rodophe Janssen, Brussel, 2004.

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