Sopra il luogo. Il progetto dell'installazione video-fotografica rappresenta la conclusione di un itinerario paesaggistico che ha avuto per tappa/sosta tre importanti realta' territoriali del nostro paese, dal sud al nord attraverso il centro. I vulcani della Sicilia ed in particolar modo l'attivo vulcano di Stromboli, la grande diga sulle Alpi di Gera in provincia di Sondrio e ora, a conclusione, il centro Italia con le 'Spiagge Bianche' davanti alle fabbriche del bicarbonato della Solvay a Rosignano, rappresentano il pretesto oggettivo/simbolico per una importante, quanto necessaria, riflessione sullo stato attuale del paesaggio contemporaneo, italiano e non.
SOPRA IL LUOGO
Il progetto dell' installazione video-fotografica di Rovaldi che verrà presentato a Milano in maggio, in occasione della seconda personale presso la galleria Alessandro De March, rappresenta la conclusione di un itinerario paesaggistico che ha avuto per tappa/sosta tre importanti realtà territoriali del nostro paese, dal sud al nord attraverso il centro.
I vulcani della Sicilia ed in particolar modo l'attivo vulcano di Stromboli, la grande diga sulle Alpi di Gera in provincia di Sondrio e ora, a conclusione, il centro Italia con le 'Spiagge Bianche' davanti alle fabbriche del bicarbonato della Solvay a Rosignano, rappresentano il pretesto oggettivo/simbolico per una importante, quanto necessaria, riflessione sullo stato attuale del paesaggio contemporaneo, italiano e non.
Soggetto della mostra, e quindi terza sosta nel paesaggio italiano, sarà questa volta, l'inquinamento ambientale del litorale costiero davanti alle fabbriche della Solvay, le quali, da anni scaricano in mare i rifiuti della lavorazione del bicarbonato provocando una violenta alterazione della fauna e della flora e quindi del paesaggio stesso di quella piccola fetta di costa, sempre e comunque unica e necessaria.
L'installazione pensata appositamente per gli spazi della galleria, comporterà lo stravolgimento degli stessi per ospitare l'intero percorso documentaristico-artistico sulla realtà precaria di questa precisa zona del paesaggio italiano.
Una project - room, pensata apposta per l'esposizione, ospiterà un video, parte centrale dell'intera mostra, mentre sulle pareti della galleria, un’installazione fotografica documenta con occhio critico ma al tempo stesso disincantato, i sopralluoghi avvenuti in un ampio periodo di tempo sulle spiagge bianche davanti agli stabilimenti della Solvay.
Completano la presentazione, un tavolo/scultura, supporto simbolico ai ripetuti appostamenti effettuati dall’ artista.
L'idea del lavoro è incentrata sulle sottili contrapposizioni fra paesaggio naturale e paesaggio artificiale, nel senso di una precisa analisi sulle alterazioni avvenute nel tempo in luoghi naturali.
La salvaguardia del nostro patrimonio territoriale e quindi il pensiero etico che ne consegue, attraverso l'analisi documentaristica, può trasformarsi in responsabilità artistica nei confronti di risorse comuni che rischiano di essere soffocate, alterate, a causa di un massiccio intervento dell'uomo.
'Amo pensare a un paesaggio non come a un posto predeterminato, ma come a un sentiero che
si apre man mano davanti ai miei occhi e sotto i miei passi.'
'Vedere e conoscere un posto è un atto contemplativo, significa svuotare la mente e lasciare che vi entri ciò che esiste in quel posto in tutta la sua molteplicità e infinita varietà ."
Gretel Ehrlich, Paesaggio, introduzione a Legacy of Light (1987).
INAUGURAZIONE GIOVEDI’ 27 MAGGIO ORE 18.00.
28 MAGGIO – 17 LUGLIO 2004
MARTEDI’ – SABATO 15.30/19.00
GALLERIA ALESSANDRO DE MARCH
VIA RIGOLA 1
20159 MILANO
T/F +39 2 6685580