Ufficio Stampa Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
Francisco Lopez Toledo
Rodolfo Morales
Rufino Tamayo
Ruben Leyva
Sergio Hernandez
Maximino Javier
Luis Gonzales Zarate
Alejandro Santiago Ramirez
Filemon Santiago
Jose Villalobos
Demian Flores Cortes
Guillermo Olguin Mitchell
Vittoria Coen
Carlos Aranda Márquez
Una collettiva di artisti messicani volta a raccontare la 'Tierra de arte' di Oaxaca. Adagiata nel lembo meridionale del Messico, questo luogo ha determinato il nascere di una scuola che, dopo quella dei muralisti Rivera, Orozco e Siqueiros, il movimento di Ruptura e quello di Los Grupos, rappresenta una delle realta' piu' importanti della storia dell'arte messicana
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a cura di Vittoria Coen e Carlos Aranda Márquez
Si tratta di una collettiva di artisti messicani volta a raccontare la 'Tierra de arte' di Oaxaca che, adagiata nel lembo meridionale del Messico, ha determinato il nascere di una scuola che, dopo quella dei muralisti Rivera, Orozco e Siqueiros, il movimento di Ruptura e quello di Los Grupos, rappresenta una delle realtà più importanti della storia dell’arte messicana.
Il valore specifico di tale scuola e dei suoi protagonisti sta nella trasversalità del linguaggio che è allo stesso tempo autoctono e internazionale, permeato da una profonda tensione onirica e un’intensa vitalità animistica. Caratterizzante è il recupero archeologico, tanto che ogni quadro diviene una sorta di messa in scena del teatro della memoria, in una riscoperta che si fa successiva riappropriazione di simboli, segni, lacerti figurativi di origine mesoamericana, cattolica, spagnola, europea o statunitense. L'arte popolare e primitiva si esprime in un anelito surrealista e spiritualista che da sempre ha caratterizzato la civiltà messicana.
Sono dodici gli artisti, per oltre una quarantina di opere esposte: dai carismatici Francisco López Toledo, Rodolfo Morales e Rufino Tamayo, a Rubén Leyva, Sergio Hernández, Maximino Javier, Luis Gonzáles Zárate, Alejandro Santiago RamÃrez e Filemón Santiago e José Villalobos fino ai più giovani emergenti Demián Flores Cortés e Guillermo OlguÃn Mitchell. Pur nella diversità stilistica in ognuno di loro si riscontra una costante immaginifica oltre ad uno spiccato nomadismo simbolico e iconografico. La mente va ad alcuni degli artisti possibili referenti del loro gusto: da Klee, considerato il veggente e demiurgo, a Chagall, cantore e poeta della memoria del villaggio, fino a Beyus, sciamano dell'arte.
Gli artisti messicani, perciò, si nutrono di radici locali e universali, di contenuti archetipici e mitopoietici, approdando ad uno stile che trascende il mero orizzonte regionalistico e non si esaurisce in semplice pratica vernacolare. Luoghi come Oaxaca sono infatti il frutto di un processo evolutivo che non ha seguito una linearità ma si è generato attraverso l'accumulazione e la stratificazione, il sincretismo e l'ibridazione.
Eccezionale dunque la testimonianza creativa conseguita, ora visibile nella sede di San Giorgio in Poggiale, spaziando da esperienze pittoriche, incisorie a scultoree, provenienti da collezioni private internazionali, dal Museo d’Arte Moderna di Città del Messico e da quello di Arte Contemporanea di Oaxaca.
L'inaugurazione della mostra avrà luogo sabato 5 giugno alle ore 18.00
La mostra sarà aperta tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 10.00 alle 19.00,
Catalogo Editrice Compositori
San Giorgio in Poggiale, Via Nazario Sauro, 22 – Bologna
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Art and History Collection of the Cassa di Risparmio in Bologna Foundation
MEXICO: CONTEMPORARY ARTISTS
organized by Vittoria Coen and Carlos Aranda MÃ rquez
June 5 - August 3, 2004
This is a collective exhibition of Mexican artists who want to tell us about the "Tierra de arte" of Oaxaca, an area in the southern edge of Mexico, where a school has arisen which - after the school of the muralists like Rivera, Orozco and Siqueiros, the movement of Ruptura and that of Los Grupos - is one of the most important factors in the history of Mexican art.
The specific value of this school and of its main figures lies in the transversal nature of its language which is at the same time autochthonous and international, steeped in a profound dreamlike tension and an intense animistic vitality.
The characteristic feature is the recovery of archaeology: each painting becomes a kind of theatrical representation of memory, in a rediscovery which then becomes a re-appropriation of symbols, signs, figurative fragments of Mesoamerican, Catholic, Spanish, European and USA origin. Popular and primitive art expresses itself in a surrealist and spiritualist desire which has always been an outstanding feature of Mexican civilization.
There are twelve artists, who are exhibiting over forty works: from the charismatic Francisco Lòpez Toledo, Rodolfo Morales and Rufino Tamayo, to Rubén Leyva, Sergio Hernà ndez, Maximino Javier, Luis Gonzà les Zà rate, Alejandro Santiago Ramìrez and Filemòn Santiago and José Villalobos to the emerging young artists Demià n Flores Cortés and Guillermo Olguìn Mitchell. With all the difference between the styles of each, we do find a constant element of imagination and a strong symbolical and iconographic nomadism. Our mind goes out to the artists who are possible points of reference for their taste: from Klee, considered to be the seer and demiurge, to Chagall, bard and poet of the memory of the village, Beyus, the shaman of art.
Mexican artist, however, are nourished by local and universal roots, by archetypical and mythopoietic contents, and achieve a style which transcends the mere regional horizon, and is not simply a vernacular practice. Places like Oaxaca, in fact, are the fruit of an evolutionary process which has not followed a straight line, but has been generated through accumulation and stratification, syncretism and hybridisation.
The creative evidence achieved therefore is exceptional, and can now be seen at the premises in San Giorgio in Poggiale, with experiences which range from paintings and etchings to sculpture, coming from private international collections, from the Museum of Modern Art of Mexico City and from that of Contemporary Art of Oaxaca.
Opening: Saturday June 5 at 6 p.m.
Exhibition period: from June 5 to August 3.
Visiting hours: Monday through Friday, from 10 a.m. to 7 p.m.
Admission: Free
Catalogue by Editrice Compositori
Press Office:
Annalisa Bellocchi Phone +39-051-6256622 Fax +39-051-2754068
Address: Art and History Collection of the Cassa di Risparmio in Bologna Foundation
San Giorgio in Poggiale, Via Nazario Sauro, 22 - Bologna