Franz Ackermann
Francis Alÿs
Beth Coleman
Howard Goldkrand
Thomas Demand
Cecilia Edefalk
Ceal Floyer
Meschac Gaba
Carlos Garaicoa
Thomas Hirschhorn
Henrik HÃ¥kansson
Arthur Jafa
Rei Kawakubo
Bodys Isek Kingelez
Bill Lundberg
Steve McQueen
N55
Olu Oguibe
Raymond Pettibon
Liisa Roberts
Joachim Schönfeldt
Yinka Shonibare
Peter Spaans
Thomas Struth
Hiroshi Sugimoto
Pascale Marthine Tayou
Sophie Tottie
Okwui Enwezor
Marcella Beccaria
La mostra offre un'approfondita riflessione su come gli artisti delle ultime generazioni, provenienti da diverse culture, affrontino la tematica della "realtà " e della "finzione". La soggettività , la città , la storia e le sue mitologie, l'architettura urbana, il cinema, lo spazio del museo, i media, sono i temi su cui si incentra la loro ricerca.
A cura di Okwui Enwezor
La mostra offre un'approfondita riflessione su come gli artisti delle ultime generazioni, provenienti da diverse culture, affrontino la tematica della "realtà " e della "finzione".
La soggettività , la città , la storia e le sue mitologie, l'architettura urbana, il cinema, lo spazio del museo, i media, sono i temi su cui si incentra la loro ricerca. La rassegna si propone di mettere in luce forme espressive che si muovono ai limiti dell'immagine, e talvolta oltre, per giungere a linguaggi altri che reinventano il reale.
Nel percorso espositivo, che riunisce lavori già presentati e opere create appositamente, si instaura una serie di corrispondenze critiche tra opere diverse: le foto dei musei di Thomas Struth e quelle degli schermi bianchi delle sale cinematografiche di Hiroshi Sugimoto, la complessa installazione video di Liisa Roberts, la scultura architettonica di Bodys Isek Kingelez, reivenzione critica di una Kinshasa del futuro, il video ossessivo e inquietante di Arthur Jafa, Tree, la proiezione di Dead pan di Steve McQueen, i radicali "anti-autoritratti" di Cecilia Edefalk, Echo e Mirror, e i costumi di Rei Kawakubo per una coreografia di Merce Cunningham.
Gli artisti presenti in mostra sono: Franz Ackermann, Francis Alÿs, Beth Coleman e Howard Goldkrand, Thomas Demand, Cecilia Edefalk, Ceal Floyer, Meschac Gaba, Carlos Garaicoa, Thomas Hirschhorn, Henrik Håkansson, Arthur Jafa, Rei Kawakubo, Bodys Isek Kingelez, Bill Lundberg, Steve McQueen, N55, Olu Oguibe, Raymond Pettibon, Liisa Roberts, Joachim Schönfeldt, Yinka Shonibare, Peter Spaans, Thomas Struth, Hiroshi Sugimoto, Pascale Marthine Tayou, Sophie Tottie. La rassegna è curata da Okwui Enwezor, direttore dell'undicesima edizione di Documenta che si terrà nel 2002 a Kassel.
Nello stesso periodo anche una mostra di:
Franz Ackermann
a cura di Marcella Beccaria
Il Castello di Rivoli è lieto di presentare la prima mostra personale italiana di Franz Ackermann, uno dei protagonisti più interessanti della nuova generazione artistica berlinese.
Le opere di Franz Ackermann sono in risonanza con i molti cambiamenti che stanno formando la cultura tedesca, secondo una prospettiva internazionale e assolutamente contemporanea. La fonte pricipale del suo lavoro è costituita dai suoi viaggi, da cui inizialmente nascono le mappe mentali, piccoli acquerelli che condensano la versione "mentale" di uno specifico contesto geografico. I dipinti di Ackermann, psichedelici e apocalittici allo stesso tempo, aprono un'ampia visuale sul mondo urbano contemporaneo, sull'urgenza di una concezione nomadica dei luoghi di appartenenza e sulle nuove possibilità offerte dalla tecnologia delle comunicazioni.
Per la sua mostra al Castello di Rivoli Ackermann sta elaborando una complessa installazione che abbraccia e unisce in un nodo di energie pittura, scultura e il contesto espositivo. Le opere presentate saranno una nuova serie di oltre sei quadri di grandi dimensioni e una scultura e una pittura a muro (di oltre venti metri di lunghezza) realizzate direttamente nelle sale del Castello. La mostra, una sorta di installazione totale, altererà la normale percezione dell'ambiente interno trasformato dall'artista in un entropico spazio di geografia culturale.
Franz Ackermann (Neumarkt St. Veit, 1963) ha esposto presso numerose istituzioni, tra cui Kunsthaus Bregenz; Portikus, Frankfurt; Kunstmuseum Wolfsburg e il Carnegie Museum of Art in Pittsburg. Attualamente sta preparando una grande installazione negli spazi esterni della Kunsthalle di Basilea, che sarà visibile a partire dal 14 giugno prossimo.
Questa mostra apre una nuova serie di esposizioni che si terranno in due sale al terzo piano dell'edificio del Castello. Ampliando lo spazio dedicato alle mostre degli artisti delle nuove generazioni, il Castello di Rivoli intende rinnovare il suo impegno nei confronti dell'avanguardia internazionale.
Museo d'Arte Contemporanea
Castello di Rivoli
Piazza Mafalda di Savoia
10098 Rivoli (Torino)
tel. 011.9565222
Orario d'apertura:
da martedì a venerdì: 10-17
sabato e domenica: 10-19
primo e terzo sabato del mese: 10-22
lunedì chiuso, aperto il lunedì di Pasqua, chiuso il 25 dicembre, il 1° gennaio e il 1° maggio
Ingresso:
Biglietto d'ingresso L. 12.000
Ridotto per ragazzi 11-14 anni, pensionati, insegnanti, studenti, mutilati, invalidi, militari, associazioni culturali ed enti convenzionati.
Gratuito per i minori di 11 anni