Fragen. Cento fotografie che rappresentano domande scritte. L'installazione si pone in diretta continuita' con il lavoro presentato in occasione della 50ma edizione della Biennale di Venezia, 'Untitled (Questions)' 1981-2003, vincitore del Leone d'Oro come migliore opera. Le domande rispecchiano quella visione della vita e del mondo profonda e al tempo stesso lieve, che e' cifra caratteristica del loro stile: riflessioni, autocritica, e turbamenti convivono con la gioia dell'incanto e del gioco
La galleria Le Case D'Arte presenta l'installazione di Fischli & Weiss ''Fragen'' (domande) composta da cento fotografie (laser print) che rappresentano domande scritte. L'installazione si pone in diretta continuità sia con il lavoro presentato in occasione della 50° edizione della Biennale di Venezia, ''Untitled (Questions)'' 1981-2003, vincitore del Leone d'Oro come migliore opera, sia con la pubblicazione Mi trova la fortuna?, una raccolta di gran parte di quelle domande che a Venezia venivano proiettate su una parete buia da cinque proiettori.
Ancora una volta Fischli & Weiss scelgono il mezzo fotografico per fermare nel tempo il loro pensiero. In questo caso lo scorrere delle domande fissate in visione simultanea sulle pareti rappresenta quel flusso continuo di coscienza attraverso cui gli autori scelgono di esprimersi. La galleria diventa il luogo in cui quesiti di carattere esistenziale e filosofico si affiancano agli interrogativi più banali della quotidianità , e l'opera si fa strumento di conoscenza interiore, metodo attraverso cui la molteplicità dell'esperienza emerge in una sorta di inconscio collettivo che interroga lo spettatore. Già nel 1984 Fischli & Weiss presentarono una scultura in poliuretano dal titolo ''Fragentopf'', la cui superficie era decorata con una serie di domande scritte.
Le domande rispecchiano quella visione della vita e del mondo profonda e al tempo stesso lieve, che è cifra caratteristica del loro stile: riflessioni, autocritica, e turbamenti convivono con la gioia dell'incanto e del gioco. Così la leggerezza e al contempo la profondità esistenziale degli interrogativi che Fischli & Weiss pongono inducono a riflettere ancora una volta sulla ricchezza dell'esistenza indicando una direzione chiara, preziosa e ricca di suggerimenti. Le domande raccolte in più di vent'anni documentano la stratificazione dell'esperienza, i diversi livelli di lettura della vita e la complessità della natura umana. Ancora una volta i due artisti ci confortano con le loro questioni, rendendo più accettabile l'idea di un'inevitabile compresenza degli opposti tenuti in equilibrio, seppur precario, nella loro opera.
''Dobbiamo vedere le cose spassionatamente? Si risolve tutto da sè? Sono stato grossolano? Dov'è la stazione di polizia più vicina? In che percentuale sono un animale? Perché di notte vengo inseguito su tutti i canali tv? Devo istruire un'inchiesta? Non è sempre tutto contro di me? Devo forse rodermi di meno? Perché da qualche tempo vengo filmato di continuo? Perché devo sempre lottare? Potremmo lamentarci della maggior parte delle cose? È sbronza? Devo seminare infamia, odio e invidia? Perché so sempre tutto meglio degli altri? Come mai il mio comportamento normale viene così mal apprezzato? Posso a ragione essere presuntuoso, vanitoso e soddisfatto? La puzza viene da fuori? Devo assalire la Russia? Devo punire il mondo ignorandolo??''
Peter Fischli (Zurigo 1952) e David Weiss (Zurigo 1946) iniziarono a lavorare insieme nel 1979. Da sempre interessati all'uso di mezzi espressivi diversi come la scultura, la fotografia, i video e le installazioni, hanno dato forma ad opere che esprimono profondi significati e al contempo luoghi comuni palesando con ironia, la compresenza degli opposti. La fotografia diviene sin dalle primi lavori il mezzo che permette loro di fermare nel tempo la rappresentazione di mondi fantastici talvolta anche al limite del fiabesco.
Inaugurazione: 24 giugno ore 19.00, gli artisti saranno presenti
Le Case D'Arte
Via Circo, 1 20123 Milano
dal martedì al sabato dalle 15 alle 19