Neon Project Box
Milano
Corso Garibaldi 42

Maurizio Mercuri
dal 8/6/2004 al 9/6/2004
051 5877068

Segnalato da

galleria neon



approfondimenti

Maurizio Mercuri



 
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8/6/2004

Maurizio Mercuri

Neon Project Box, Milano

Nella performance 'Onig', anziche' produrre oggetti veri e propri, Mercuri ha pensato di utilizzare il suo percorso artistico come materia con cui escogitare il suo ennesimo marchingegno. Presentera' la descrizione del suo percorso artistico, dai primi passi nel mondo dell'arte, alle gallerie con cui ha lavorato, ai critici con cui ha collaborato. 'Onig' nasce come riflessione sul tempo, sulla durata e l'inconsistenza delle cose, sulla vanita' degli avvenimenti e la loro assurdita'.


comunicato stampa

Onig

[uno speciale ringraziamento a Valeria Camerino]

Maurizio Mercuri accatasta, unisce, smonta, distrugge e ricrea tutto ciò che nel tempo raccoglie nel suo studio a San Donato, una piccola località nella campagna di Fabriano, nelle Marche, dove vive e lavora. Tanta parte dei suoi lavori è caratterizzata dalla miscela di scarti tecnologici trovati nei suoi viaggi esplorativi, ruderi elettronici ed elettrodomestici obsoleti fusi per creare macchine ludiche. Riutilizzare trasformando sembra essere il motto del suo operare, la formula o il metodo che trama buona parte dei suoi lavori. Come un gioco ad incastri o, se fosse un filosofo, come nei 'giochi linguistici', ama ribaltare la funzione delle cose (la fontana che fa zampillare birra; la valigia con i germogli, il vaso rotto e siliconato ecc.), mutare la direzione del senso ('Pronto Zucchi?' 'Cosa prendi?'), rimuovere la precisione dei meccanismi fisici o mentali. Buona parte delle opere che Maurizio ha prodotto stupiscono e suscitano curiosità proprio per la loro capacità di dissacrare i luoghi comuni, di invertire le previsioni e di amplificare le assurdità che tramano la realtà, i suoi paradossi e la sua follia. Ci si chiede: dove inizia l'arte e dove comincia il gioco? Quanto incide il caso, la negligenza, il tempo, il pubblico, l'orario dei treni, la pazienza, la pioggia, lo spazio nel suo lavoro?

Nella performance 'Onig', anziché produrre oggetti veri e propri, Mercuri ha pensato di utilizzare il suo percorso artistico come materia con cui escogitare il suo ennesimo marchingegno. In un breve arco di tempo saremo testimoni della descrizione del suo percorso artistico, dai primi passi nel mondo dell'arte, alle gallerie con cui ha lavorato, ai critici con cui ha collaborato. 'Onig' nasce come riflessione sul tempo, sulla durata e l'inconsistenza delle cose, sulla vanità degli avvenimenti e la loro assurdità. Come De Chirico nel quadro 'Enigma dell'ora', opera che nasce dalla volontà del pittore di rappresentare il tempo attraverso un orologio fermo, così Mercuri brama descrivere sè stesso attraverso il racconto della sua opera decennale. Ma chi verrà descritto veramente? Di chi sentiremo la storia?
Elena Bordignon

neon/projectbox > mercoledì 9 giugno 2004 > ore 19.00

neon/projectbox > corso garibaldi 42 > milano 20121 info> 320 4156883_051 5877068

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