Auditorium Civico
San Vito al Tagliamento (PN)
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Hicetnunc
dal 18/6/2004 al 25/7/2004
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Segnalato da

Angelo Bertani



 
calendario eventi  :: 




18/6/2004

Hicetnunc

Auditorium Civico, San Vito al Tagliamento (PN)

23 mostre e interventi artistici, 7 concerti e spettacoli, 2 conferenze, dedicate rispettivamente all'estetica contemporanea e alle ultime tendenze della video arte. Gli artisti che proporranno le loro opere nell'ambito delle mostre saranno circa 40; ancora piu' numerosi saranno invece quelli impegnati negli spettacoli e negli altri eventi.


comunicato stampa

Sabato 19 giugno 2004, alle ore 18.00, presso l'Auditorium Civico di San Vito al Tagliamento (Pordenone), sarà inaugurata la tredicesima edizione di HICETNUNC, la rassegna annuale dedicata all'arte contemporanea che quest'anno, diversamente dal passato, si svolgerà quasi per intero nell'ambito del centro storico della cittadina friulana.

HICETNUNC è promossa dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dalla Provincia di Pordenone e dal Comune di San Vito al Tagliamento. Inoltre essa ha il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone e si avvale della sponsorizzazione della Banca Popolare FriulAdria-Gruppo Intesa, delle Edizioni Biblioteca dell'Immagine e della SIM2.

L'edizione 2004 può contare sulla collaborazione delle seguenti istituzioni artistiche, italiane e straniere: Accademia di Belle Arti, Venezia; Mednarodni Grafični Likovni Center, Lubiana; Folkest, International Folk Festival; Kunsthaus Tacheles e.V. Berlino; Ministero della Comunità Fiamminga (Dipartimento Arti Figurative e Musei); Musik-Akademie der Stadt Basel

HICETNUNC 2004 presenterà al pubblico 23 mostre e interventi artistici, 7 concerti e spettacoli, 2 conferenze, dedicate rispettivamente all'estetica contemporanea e alle ultime tendenze della video arte. Gli artisti che proporranno le loro opere nell'ambito delle mostre saranno circa 40; ancora più numerosi saranno invece quelli impegnati negli spettacoli e negli altri eventi.

Gli artisti che partecipano quest'anno alla rassegna arrivano da Belgio, Croazia, Germania, Italia e Slovenia. Ma in realtà il principio di nazionalità risulta ormai superato proprio in quanto la loro residenza attuale, per libera scelta, in molti casi non coincide con la loro terra d'origine (ad esempio vi è un italiano che arriva da Berlino, ma pure un montenegrino da molti anni residente a Roma). Anche questo è significativo di un'Europa in piena, positiva evoluzione.

Come di consueto la Rassegna non è a tema, proprio perché intende presentare ciò che gli artisti producono spontaneamente e non ciò che strumentalmente si dice loro di fare. Tuttavia i contenuti delle opere proposte quest'anno inevitabilmente convergono verso tematiche che hanno a che fare con la guerra, la violenza, le diffuse ipocrisie collettive, ma anche il bisogno di ritrovarsi e di ripensare a sé e al mondo in cui viviamo in modo nuovo e più autentico.

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In tutti questi anni (tredici per l'esattezza: forse troppi, forse troppo pochi) la rassegna Hicetnunc ha inteso essere semplicemente una piccola grande casa, cioè uno spazio e un luogo in cui dare ospitalità all'arte dei nostri giorni che ancora sappia interrogarsi sul proprio statuto, sul proprio senso, sul proprio ruolo nella società attuale. Per essere accolti nella casa di Hicetnunc non è mai stato necessario presentare accrediti o patenti rilasciate magari da chi sa quali autorevoli fonti di giudizio critico o di valore. In un tempo come l'attuale in cui molti artisti nascono in laboratorio e sono il prodotto delle strategie del marketing e della comunicazione di immagine, una rassegna di provincia come la nostra ha potuto invece permettersi il lusso di chiedere agli artisti concrete qualità di progettazione e reali capacità di interagire con gli spazi antichi e moderni: il tutto non certo per la finalità di veder appese alcune opere alle pareti, quanto invece di creare un fermento creativo vivo e vitale, di sostenere la realizzazione di progetti altrimenti trascurati, di offrire nuove e insolite opportunità, in poche parole di promuovere davvero l'arte, locale e non locale che sia.
Hicetnunc ha sempre interpretato paradossalmente la propria collocazione defilata e marginale rispetto al pressante e condizionante sistema dell'arte come un'occasione di libertà e di antiprovincialismo. Infatti solo gli ingenui possono pensare di non essere dei colonizzati soltanto perché con fervore e zelo un po' sospetti si affannano a fare propri gli usi e i costumi dei colonizzatori. Al contrario è certamente più utile per tutti saper sfruttare senza sensi di colpa la propria condizione territoriale come un'opportunità per guardarsi attorno (vicino e lontano, sopra e sotto) servendosi dei propri occhi e non di quelli altrui: e ciò secondo il vecchio e sempre attuale metodo sperimentale, tanto caro a Galilei.
D'altra parte, a volerla ben intendere, l'arte contemporanea autentica ( cioè quella che interroga e si interroga, e che non si presta facilmente a diventare banale strumento di intenzioni altre) è fonte primaria di idee e quindi di innovazione, solo che nessuno, o quasi, sembra accorgersene. Per molti innovazione vuol dire unicamente costruire nuove strade e autostrade, innalzare ponti e viadotti, diffondere ancora più antenne, più parabole, più reti informatiche. Ma poi, se non ci saranno idee, tutto questo a che cosa servirà? A far circolare più informazioni, più dati, più merci, affermano orgogliosi i tecnici. E però, diciamo noi, le idee sono un'altra cosa, ancora più essenziale e preziosa. Paragonarle per importanza alla sola quantità delle merci circolanti è dimenticare che lo scopo ultimo dell'economia dovrebbe essere ancora (così ci rassicurano) il miglioramento della qualità della vita. Ma è proprio in questo ambito che risulta evidente il ruolo innovativo dell'arte sperimentale, quella che ci pone di continuo di fronte a nuove interpretazioni della realtà e della stessa esistenza umana, interpretazioni che a volte anticipano la percezione comune riguardo ad un mondoproblematicamente sempre in cambiamento. Infatti l'arte di ricerca, mobile e fluida per sua natura, in verità formula nuove idee servendosi di nuove immagini e tali immagini, se adeguatamente recepite, producono altre idee, e ciò secondo le regole di un processo reciproco assolutamente positivo e virtuoso, utile al progresso della società (come già osservava, verso il 1750, un certo Jean- Baptiste Le Rond d'Alembert nell'introduzione all'Encyclopédie).
La casa di Hicetnunc ha voluto essere il luogo in cui proprio questa concezione dell'arte e della vita potesse trovare terreno fertile. Certo, per vari motivi (molti dei quali facilmente intuibili) Hicetnunc non ha potuto costruire se non un edificio un po' fragile e precario, sempre prossimo a crollare a terra. Se un giorno questo avverrà, forse vorrà anche dire che, in un contesto molto più generale, non saranno state tenute in gran conto le idee e dunque nemmeno le concezioni veramente autonome dell'arte. Il che non sarebbe da interpretare davvero come un grande impegno nel senso dell'innovazione.
Angelo Bertani

Immagine: TONI MESTROVIC, Escape (video)

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HICETNUNC 2004
RASSEGNA DI ARTE CONTEMPORANEA

SAN VITO AL TAGLIAMENTO
19 giugno – 25 luglio

PROGRAMMA DETTAGLIATO

Antiche Carceri.
Picnic
Installazione di Giorgio Valvassori

Antico Ospedale dei Battuti.
Revolucija
Videoinstallazione di Tanja Ravlić

Spring. Opere di studenti dell'Accademia di Belle Arti di Venezia
Katty De Zorzi, Mery Favaretto, Anna Pontel, Cristina Treppo

Silenzi / Silences. Videopere da un'Europa perplessa*
Alessandro Amaducci, Gorazd Krnc, Toni Mestrovic, Sammlerfamilie
*L'intera sezione si caratterizza anche per Stanze battute 6.4, un'opera sonora di Stefano Giust.

Antiche mura, torre e fossato:
Acqua-qua
Installazione interattiva del Gruppo Opla+

Pozzo della corte interna
Il pozzo
Installazione multimediale di Joachim Seinfeld

Prato della corte interna:
Caduti nella rete
Installazione di Guido Marchesini

Ex Falegnameria:
Suitcase: Urinary / Lavatory
Opere da viaggio di MK Kähne

Casa del Cappellano
e abside dell'antica chiesa:
Wunderkammer
Installazione oggettuale di Paola Moro

Casa rossa Zuccheri.
People
Intervento in situ di Marek Schovánek

Chiesa di San Lorenzo.
In my place
Installazione pittorica di Jernej Forbici

Chiesa di Santa Maria dei Battuti.
Qualche cosa da qualche parte
Installazione scultorea di Riccardo De Marchi

Ex Essiccatoio Bozzoli.
Quadreria Berlinese. Pittura e fotografia da Berlino
Luca Bertolo, Seby Ciurcina, Kerstin Heller, Marek Schovánek

Respirare
Videoinstallazione del gruppo Punto 6
(Antonio Crivellari, Giuliano Marian, Giuseppe Onesti, Gianni Pasotti, Giammarco Roccagli, Flavio Val)

Lexica Biblica
Installazione di Marek Schovánek

Lager
Installazione e mixed media di Joachim Seinfeld

Località Pissarelle.
Ambito di interesse ambientale: sorgenti del rio Vignella.
Aquarium
Intervento ambientale di Gabriele Meneguzzi e Vincenzo Sponga

Palazzo Altan: Cappella gentilizia e Museo Provinciale della Vita Contadina.
Fiori galleggianti
Opere pittoriche di Anja Jerčič

Palazzo Altan: Torre angolare nel parco.
Noise barriers
Light boxes di Damjan Å varc

Palazzo Rota: Giardino.
Extensions
Installazione ambientale di Dominiq V.D.Wall.

Palazzo Rota: Parco.
Cerchio
Intervento ambientale di Ilija Soskic

Zonal Strange
Intervento ambientale di Dominiq Van Dessel

Torre Scaramuccia.
Paìs
Fotografie e mixed media di Maura Lari
Curatore: Guido Cecere
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ALTRI APPUNTAMENTI*

Sabato 19 giugno, ore 22.15
San Vito al Tagliamento. Piazza Stadtlohn.
Hic!
Spettacolo di danza contemporanea di Rebecca Murgi e Giorgio Rossi.
Organizzazione Sosta Palmizi Network.
Coreografie e interpretazione: Amina Amici, Rebecca Murgi, Giorgio Rossi, Davide Sportelli, Maristella Tanzi, Silvia Traversi, Luca Zampar.

Domenica 20 giugno, ore 21
San Vito al Tagliamento. Antico Ospedale dei Battuti
La dimensione nascosta delle sfere
Spettacolo di musica e poesia.
Alessandra Giacomello, voce; Nicola Bottos, pianoforte;
Andrea Bombardini, basso; Luca Colussi, batteria.

Giovedì 1 luglio, ore 21
San Vito al Tagliamento, Corte dell'Antico Ospedale dei Battuti.
Natura morta con custodia di sax
Francesco Bearzatti, sax tenore e clarinetto; Andrea De Maricor, recitazione.

Mercoledì 7 luglio, ore 21
San Vito al Tagliamento. Palazzo Municipale, Sala Consiliare
Estetica oggi: l'arte e le arti.
Conferenza del prof. Aldo Trione, docente di Estetica presso l'Università degli Studi di Napoli.

Giovedì 8 luglio, ore 21
Valvasone. Duomo.
Inclina, Domine, aurem tuam
Concerto di musiche antiche e contemporanee.
Maurizio Croci, organo;
Schola gregoriana, direttore Gioacchino Perisan.
Installazione scultorea di Carlo Vidoni

Venerdì 9 luglio, ore 18
San Vito al Tagliamento. Palazzo Municipale, Sala Consiliare
La videoarte qui e ora. Novità e tendenze.
Incontro a cura di Alessandro Amaducci, docente presso l'Istituto Europeo di Design di Milano e il DAMS di Torino.

Mercoledì 14 luglio, ore 21.15
Località Fontana di Venchiaredo. Comuni di Sesto al Reghena e Cordovado.
La neve di Anna e altre storie.
Spettacolo di musica e di letteratura. A cura del gruppo La Sedon Salvadie, con la partecipazione di Luigi Maieron. In collaborazione con Folkest, International Folk Festival.

Sabato 17 luglio, ore 21
San Vito al Tagliamento. Antico Ospedale dei Battuti.
Trio d'archi
Giovanni Maier, contrabbasso; Paolo Botti, viola; Emanuele Parrini, violino.

Domenica 18 luglio, ore 21
San Vito al Tagliamento. Ex Essiccatoio Bozzoli.
A Hunger Artist
Performance multimediale di Danijel Zezelj e Jessica Lurie Group
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ORARI DI APERTURA:

venerdì e sabato, ore 15.00 / 20.00;
domenica, ore 10.30 / 12.30 e ore 15.00 / 20.00

Le due mostre in Palazzo Altan (allestite nel Museo Provinciale della Vita Contadina e nella Torre angolare del parco) hanno il seguente orario di apertura: dal mercoledì al sabato, dalle ore 10.00 alle ore 12.00; domenica 20 giugno e 18 luglio dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15.00 alle ore 20.00.

* L'ingresso alle mostre e agli eventi è libero.

Per ogni ulteriore informazione rivolgersi a:
Ufficio Cultura, via Pomponio Amalteo, 41 33078 San Vito al Tagliamento (Pordenone) Italia
tel. + 39 0434 833295; +39 0434 80405

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