Dal connubio tra natura e artificio nasce un'installazione di grande impatto scenografico, realizzata con materiale plastico di recupero accompagnato da corsi e specchi d'acqua, che snodandosi tra le sale del museo raggiunge il suo culmine nella cascata dello spazio all'aperto.
Acqua. Simulazione_Artificialità _Duplicazione
a cura di Roberta Vanali
Inaugurazione Sabato 19 giugno, alle ore 18.30
Dal connubio tra natura e artificio nasce un’installazione di grande impatto scenografico, realizzata con materiale plastico di recupero accompagnato da corsi e specchi d’acqua, che snodandosi tra le sale del museo raggiunge il suo culmine nella cascata dello spazio all’aperto. L’acqua diviene il pretesto per sviscerare simbologie arcaiche mentre la plastica, in origine scrigno della preziosa fonte, diviene materiale di scarto ricontestualizzato offrendo una profonda riflessione sul riciclaggio in quanto espressione della memoria urbana contemporanea. Ad accompagnare l’opera il video “Acqua†di Maria Paola Falqui.
“Acqua. Principio unificatore di tutte le realtà , elemento plasmante dell’universo, secondo Talete l’arkè di tutte le cose. Signora incontrastata della natura; Grande Madre generatrice; Colei che tutto circonda, tutto circoscrive e scorre secondo il mito omerico di Oceano, progenitore di dei e uomini, nel quale principio e fine convergono. Unità primordiale che, perduti i significati cosmologici, si trasfigura assumendo connotazioni ambivalenti.†(..) “Il campo d’indagine espressiva di Maria Grazia Oppo si pone al confine tra artificiosità e naturalezza, così come l’acqua si pone al confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti, tra l’alfa e l’omega, tra principio e fine.†(R. Vanali)
Grafica a cura di Antonio Martire
Museo Civico Archeologico Genna Maria
Piazza Costituzione n. 1 Villanovaforru (Ca)
Ingresso dal martedì alla domenica
dalle 9.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 18