Da sempre l'artista concentra la sua ricerca fotografica sull'indagine della realta', dove emerge il suo profondo interesse per la condizione dell'essere umano; le sue immagini ritraggono soprattutto le categorie sociali piu' deboli.
“Mi sono sentito come un pesce di fondale marino. Là in fondo, dove ogni cosa affonda, dove il fango è disturbato dal più piccolo movimento e intorbida l’acqua, dove la luce è insufficiente, niente può essere fotogenico. I riflessi dei dorati raggi solari sulla superficie sono disponibili e permessi ad altre privilegiate natureâ€
Garo Keshishian.
La galleria ab.Origena presenta, dopo la mostra del 2002 a Cà Zenobio, palazzo degli Armeni di Venezia, la seconda personale italiana del fotografo bulgaro Garo Keshishian. Nato nel 1946 a Varna sul Mar Nero, Keshishian si dedica alla fotografia dal 1976 dopo aver ricevuto la medaglia d’oro alla Mostra Internazionale di Fotografia “Photomarina 76“ a Odessa (URSS). Oggi è considerato uno dei maggior fotografi dell’Europa dell’Est.
Da sempre Garo Keshishian concentra la sua ricerca fotografica sull’indagine della realtà , dove emerge il suo profondo interesse per la condizione dell’essere umano; le sue immagini ritraggono soprattutto le categorie sociali più deboli. Zingari, Militari di Leva, Lavoratori dell’Industria siderurgica, Militari ai lavori forzati sono protagonisti assoluti delle sue opere, scatti velati da un triste simbolismo esistenziale, percorse da un’alta poeticità che non cade mai nella retorica. Le sue fotografie diventano così una rara testimonianza di un importante momento storico del suo paese, il passaggio della Bulgaria dall’influenza sovietica a una democrazia di stampo occidentale. Tutte le sue fotografie sono divise per cicli, oltre a quelli citati si ricordano i Nudi, una serie di immagini fotografiche che riescono a cogliere l’intima essenza del soggetto ritratto, la sua bellezza interiore e la passione umana.
Galleria Arte Ab.Origena
Milano - Corso Monforte, 39