Prosegue il ciclo dedicato alla creativita' femminile e alla femminilita' che stimola la creazione. Donne davanti o dietro la percezione artistica, al di qua o al di la' dell'espressione, che posano o che mettono in posa. Oggi inaugura la mostra di Riccardo Bergamini, Blackout Bergamini.
''Art is not where you think you're going to find it'' - Patrick Mimran
Prosegue la prima edizione di ''A.M. - Around Me'' dedicata alla creatività femminile e alla femminilità che stimola la creazione. Donne davanti o dietro la percezione artistica, al di qua o al di là dell'espressione, che posano o che mettono in posa. Da oggetto passivo dell'arte, posta e collocata secondo esigenze tecniche di illuminazione e resa, la donna ha saputo invertire ruoli e doveri sino a guadagnarsi il mezzo e il mestiere dell'arte. Sino a chiamarsi artista anziché modella e diventare, ufficialmente da vent'anni a questa parte, tendenza storica riconosciuta ed indiscutibile, estranea a categorie comportamentali o sociali stereotipate. L'iniziativa ospitata dalla Caffetteria del Chiostro del Bramante vuole, nell'arco del suo primo percorso tematico, documentare questo dualismo interpretativo attraverso l'alternarsi della figura femminile da oggetto a soggetto dell'arte e viceversa, proponendo uno zapping in random tra donne ritratte e donne che ritraggono. Oggi.
Una delle aspirazioni dell'arte contemporanea dovrebbe essere quella di divenire una presenza costante nel nostro vivere quotidiano.
A Roma, il Dart - Chiostro del Bramante decide di sviluppare tale esigenza attraverso la concessione ad artisti dell'area della nuova caffetteria interna, spazio destinato all'intrattenimento e al tempo libero.
Mensilmente, un artista sarà invitato ad invadere lo spazio situato al primo piano del Chiostro con opere create/fornite appositamente.
La proposta, che non pone limite alla tipologia di opere/installazioni (pittura, scultura, fotografia, etc.), intende, attraverso l'uso di uno spazio non specifico, sollecitare la versatilità curiosa di cui è dotata la creazione artistica.
Caratteristica peculiare dell'iniziativa sarà sicuramente quella di usufruire di un contesto ambiguo, di uno spazio dentro lo spazio architettonico ed espositivo principale, capace di generare intuizioni ed invenzioni legate anche alla vocazione di riflessione e concentrazione di cui il cinquecentesco Chiostro del Bramante è ancora oggi latore.
Attraverso il progetto ''A.M. - Around Me'' vogliamo tentare di familiarizzare il visitatore del Chiostro con diversi aspetti della recente arte italiana, all'interno di un contesto destinato allo svago, senza drammatiche asserzioni.
Ogni mostra sarà accompagnata da un autoritratto scritto dell'artista.
6 - 31 luglio 2004
RICCARDO BERGAMINI
Blackout Bergamini.
E' lo stato a parte e senza preavvisi in cui (non) appaiono le nature vive di Riccardo Bergamini, in posa ma mai ferme.
Ed è un apparire clandestino, di breve durata come un cortometraggio che non concede più di un fotogramma a cornice per non farsi amico tempo non richiesto, superfluo e logorroico.
Bergamini visita senza vista il suo blackout diviso in stanze e d'istinto scatta, illumina attimi che durano un flash.
Rapisce.
Esporta.
E il corpo appare.
Abbandonato e solo, laggiù o lassù nel buio arredato con fiori sempre uguali all'interno di vasi sempre uguali, sedie e pareti o sfondi che sigillano lo spazio, lo preservano e rendono abitabile.
Nel blackout c'è vita... oppure ''solo'' immagine.
Il buio acceso cattura la perfezione permanente che non custodisce uomini neri, ma donne protagoniste dell'entità , della pienezza agitata dalla forma e dal modo intimo di un narcisismo preoccupato che reagisce esclusivamente alle paure dell'isolamento guardato che non guarda.
Blackout Bergamini come stanza di gioie segrete rese pubbliche dall'anomalia cleptomane del gioco vita fatto di esclusioni eclettiche ed elettive che sanno vendicarsi della trascuratezza provata dai profili indecisi, dai voltati volti che danno le spalle o guardano verso il basso.
Presenzia, venerata e gentile, l'incolumità della sensazione che impedisce l'accesso al fisico (ri)tratto protetto dall'infrangibile patina custode, dal filtro che esamina curioso e divertito la nostra devastata impotenza nei confronti della sua impenetrabilità .
I frangenti bilanciati e geometrici raccontati da Bergamini sono bomboniere per matrimoni contratti -a tratti con fare morganatico- nella chiesa onirica di un morfeo che sogna senza memoria. Sono scatole di ricordi, di esistenze esistite poi andate lontano, dove la libertà è libera e non (co)stretta. Dove l'esibizione (non esibizionismo) può essere terapia individuale e onesta purificazione estetica. Dove il tempo è fermo, muscolocutaneo, eretto o contratto come uno dei tanti nervi convocati.
Dove il pensiero chiede aiuto alle ombre perché gli confermino l'attendibilità delle forme.
Disperata e sperata verità .
Il destino non preavvisa. Non annuncia il processo, ma un teatro in continuo movimento la cui evoluzione potrebbe sfumare e diventare testimonianza, altare.
La liricità di Bergamini vuole portarci nell'ambiente mentale di Bergamini come ''The Cell'' ci portava in quello del serial killer.
Cinema e fotografia.
Montaggio e stampa.
I locali in disuso, di cessato o dimenticato impiego, tornano con glamour ad ospitare i momenti curiosi che compongono la vita composta delle femmine assortite di Bergamini.
Le femmine di Bergamini.
LÃ , dove non si arriva.
LÃ , nel blackout.
(S.E.)
Riccardo Bergamini
Il fluttuare dell'immagine.
Personalità poliedrica, autore contemporaneo, fotografo artista, intellettuale e compositore, Riccardo Bergamini ha uno spirito sempre ricettivo e le sue opere, i suoi ritratti di Donna, si impongono nella realtà contemporanea come figure evanescenti che appaiono dal nulla, dal suo universo interiore.
Continua a sperimentare, a giocare con il significato dell'immagine, con un fare a volte provocatorio ma sempre finalizzato a un dialogo poetico con la realtà del visibile, un dialogo che egli elabora dal profondo e che proviene dall'intellegibile.
Le opere fotografiche di Riccardo Bergamini concorrono a trasformare la dimensione spazio temporale dei luoghi espositivi, sono una presenza viva, come l'alito della vita, e fluttuano ed incedono fino a pungolare lo spirito degli osservatori.
Riccardo Bergamini scrupoloso e attento ai minimi dettagli, lavora crea e fa del suo studio un micro universo dove confrontarsi con i soggetti, con le luci, con gli elementi plastici della composizione.
Il fascino dei suoi ritratti risiede in quel processo di ideazione e di visualizzazione che precedono ogni suo scatto dell'obiettivo. Pensa in generale alla ''cosa'' o alla ''qualità '' da raggiungere, le delimita anche razionalmente, cerca i confini e poi passa alla fase certamente più creativa in cui visualizza interiormente le immagini, cerca di percepirle nella maniera più nitida possibile, immagina tutto nei minimi dettagli e in maniera positiva, non oggettiva ma soggettiva. E' convinto che tutto ciò che è invisibile deve dominare se stesso addentrandosi profondamente nel visibile.
Ritratti di Donna, riflesso di fluttuanti visioni dell'invisibile, donne evanescenti che emergono dal buio, che assumono spessore e visibilità attraverso la poesia di un linguaggio raffinato che miscela nel bianco e nel nero, attimi di vita/morte semplicemente per avvertire il palpitare ossessivo del divenire contemporaneo.
Riccardo Bergamini ha un rapporto attivo con le sue opere che sono per lui il tramite per il movimento continuo della vita, anche in un'apparente immobilità ; una irreale immobilità che solo l'immagine fotografica, dai tempi velocissimi e congelanti, è in grado di cogliere.
Come lui stesso afferma 'il movimento è la base dell'essere ma nuove forme 'arrestate' si scoprono: come il pulsare di un cuore smuove tutto un corpo, non più formato da una sola linea ma da più linee', così un viso ha contemporaneamente più facce, più modi d'essere, che si svelano dinanzi lo sguardo attento dell'osservatore.
(Luigina Rossi)
Orari:
martedì e giovedì 12.00 – 21.00
mercoledì e domenica 12.00 – 20.00
venerdì e sabato 12.00 – 23.00
lunedì chiuso
Ideazione e cura: Stefano Elena
Sede:
Caffetteria del Chiostro del Bramante
Via della Pace (Piazza Navona) - Roma