A Camogli, per 5 giorni lungometraggi, corti, documentari, musica, fotografia e incontri con gli innovativi protagonisti della scena cinematografica e artistica australiana, nella terza edizione del festival.
face of australia
film culture from Down Under
CAMOGLI, 21 - 25 LUGLIO 2004
A Camogli, per 5 giorni lungometraggi, corti, documentari, musica, fotografia e incontri con gli innovativi protagonisti della scena cinematografica e artistica australiana, nella terza edizione del festival 'Sguardi australiani'.
L'obiettivo della rassegna è quello di offrire allo spettatore una prospettiva a 360 gradi dello sconfinato stato/continente australiano. Un particolare incontro con una delle più interessanti scene artistiche a livello mondiale nell'unico festival in Italia dedicato alla cinematografia australiana, che quest'anno contribuisce con una nota originale al programma di manifestazioni di Genova 04 Capitale Europea della Cultura.
La curatrice del festival, Silvana Tuccio, usa gli spazi del porticciolo e della passeggiata a mare per dare alla rassegna di cortometraggi, documentari e lungometraggi d'archivio una cornice adatta ad allargare la percezione del cinema come indicatore sensibile di una cultura complessa. Per questo il festival è strutturato 6 sezioni (CORTI, DOC, CULT, STILL, SOUNDS e VOICES), dedicata ognuna ad una particolare prospettiva della cultura australiana.
Questo anno la rassegna si è ampliata con nuove sezioni. Alla tradizionale fiction (cortometraggi e lungometraggi) sono state affiancate la nuova sezione sul documentarismo, grazie alla collaborazione di Film Australia, la sezione STILL con l'installazione fotografica dell'artista Christian Bumbarra Thompson proiettata su una facciata della passeggiata a mare di Camogli, la sezione SOUNDS con l'installazione di Hugo Race, fondatore con Nick Cave dei Bad Seeds; e nella sezione CULT la prima retrospettiva del regista italoaustraliano Giorgio Mangiamele in collaborazione con ScreenSound Australia.
Le tematiche affrontate dai documentari sono le più varie: il fenomeno dello slow food, legato alla salvaguardia dell'alimentazione e della biodiversità ; il delicato dialogo con una comunità locale per contrastare la morte della Grande Barriera Corallina; la fotografia di paesaggio che diventa impegno ambientalista; la 'diversità ' delle culture indigene il ricordo degli amici morti di AIDS nelle parole e nelle immagini di William Yang; le nuove frontiere della tecnologia sfidate dalla cultura underground di due giovani hackers australiani; le immagini mitiche del mondo dei surfers nel reprint di un documentario degli anni '70; e altro ancora.
Una carrellata di immagini che ci porta dentro e oltre l'immaginario sull'Australia. Vedremo le zone più belle, come il Coorong, South Australia (nel film Storm Boy), la Tasmania (nel documentario Wildness), la Barrierra Corallina (nel documentario Muddy Waters), non solo nel loro potente fascino, ma anche attraverso le problematiche che caratterizzano l'esistenza di chi ci vive.
Il 'Cuore' di sguardi australiani resta la freschezza dei CORTI, sezione organizzata in collaborazione con il prestigioso VCA-School of Film and Television. Qui lo sguardo si rivolge alle vite e agli 'interni' di un paesaggio urbano, la metropoli, i suburbs. Inclusi il miglior corto di Cannes 2003, Cracker Bag di Glendyn Ivin e l'animazione di Pia Borg (giovane regista presente a Cannes quest'anno nella sezione Cinefondation).
La sezione CULT presenta dall'archivio di ScreenSound Australia alcune pietre miliari del cinema australiano degli ultimi trent'anni: un'interpretazione di David Gulpilil, un film di Tracey Moffatt, un documentario sul surf di Albert Falzon.
Con le sezioni STILL e SOUNDS ecco gli eventi speciali che producono lo sconfinamento e l'allargamento delle visioni, grazie alla presenza di due importanti artisti australiani. Le fotografie di Christian Bumbarra Thompson, con il progetto'Emotional striptease', proiettano sulle case della passeggiata a mare immagini di un''identità ' aborigena.
I nuovi suoni, ibridi, di Hugo Race attraversano i continenti, e dalla Melbourne di Nick Cave giungono in Europa, e si trovano a casa. Il progetto di Hugo Race riproduce in maniera visionaria il suo incontro con la sceneggiata napoletana dei film anni '70 di Mario Merola, unendo musica e arte visiva per un mix spettacolare e coinvolgente.
E ancora, la sezione VOICES: con una tavola rotonda, presentazioni, incontri con gli ospiti sulla passeggiata all'ora dell'aperitivo. Il regista Glendyn Ivin è intervistato da Stefano Della Casa (22 luglio, ore 19). Il musicista Hugo Race (23 luglio, ore 19) e l'artista Christian Bumbarra Thompson (25 luglio, ore 19) verranno intervistati da critici ed esperti dei diversi settori. In questa sezione è prevista anche una tavola rotonda dal titolo 'Contemporaneità e diversità ' (24 luglio, ore 19) con diversi protagonisti ed esperti della realtà australiana.
Insomma, tutto il sapore d'Australia a Camogli, in una settimana esclusiva tutta da scoprire.
Piazza Colombo Rivo Giorgio
Camogli (GE)