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San Donato Val di Comino (FR)
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Anna Cautilli




 
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30/7/2004

Itineranze

Antico Municipio, San Donato Val di Comino (FR)

VIII mostra di arte contemporanea


comunicato stampa

VIII mostra di arte contemporanea

Sabato 31 luglio 2004 alle ore 18.30 nei locali dell'Antico Municipio di San Donato Val di Comino (FR) inaugurazione dell'VIII edizione della mostra d'arte contemporanea ITINERANZE.

'Gli artisti presenti nella mostra Itineranze - spiega il critico Mario Commone - sono accomunati, oltre che, almeno per la maggior parte, dalla medesima provenienza geografica, anche dalla partecipazione al recente evento espositivo svoltosi alla Spezia, che ha visto coinvolti artisti di chiara fama nazionale e internazionale, negli spazi espositivi più prestigiosi della provincia del capoluogo ligure, in occasione dell'inaugurazione del CAMeC – Centro per l'Arte Moderna e Contemporanea della Spezia, diretto da Bruno Corà.
Trait-d'union – opere ed artisti contemporanei all'apertura del CAMeC della Spezia, è stata una mostra che, priva di un particolare criterio espositivo e con nessuna intenzione di rappresentatività, ha coinvolto artisti eterogenei, dall'espressione artistica quindi profondamente diversa, ma tutti semplicemente motivati dal condivisibile entusiasmo per questo importante evento culturale.
La Spezia difatti attendeva la realizzazione e l'apertura di questo centro fin dai primi anni Cinquanta, ossia sin dalle prime edizioni del Premio Nazionale di Pittura 'Golfo della Spezia', manifestazione espositiva svoltasi, dopo una prima memorabile edizione voluta da Filippo Tommaso Marinetti nel lontano 1933, dal 1949 al 1965, con cadenza prima annuale e in seguito biennale per complessive tredici edizioni, e solo recentemente ripresa nelle due edizioni del 2000 e del 2002 come 'Premio del Golfo – Biennale Europea Arti Visive'.
A caratterizzare ogni volta le edizioni di questa manifestazione, che alla fine arriverà a rappresentare un panorama pressoché completo della pittura italiana di quegli anni, grazie anche all'intelligente e lungimirante formula del premio acquisto, che ha dotato il CAMeC di un consistente patrimonio pittorico, risulta essere senz'altro la contrapposizione dialettica, peraltro mai conclusa, tra figurazione ed astrazione, ulteriormente sviluppatasi o mutuatasi successivamente con le ricerche linguistiche concettuali o da queste derivate.

Dico tutto questo non solo per promuovere un territorio dall'indiscussa tradizione artistica e culturale e che ha messo le basi per puntare sempre più verso questa particolare vocazione, ma anche per inquadrare il lavoro degli artisti presenti in mostra, abituati a lavorare quindi, da sempre, in un contesto di continuo confronto e discussione, in un fervente clima artistico e di intemperie intellettuali, elementi indispensabili per una corretta e fertile politica culturale di un territorio.
Difatti sono presenti in mostra artisti che utilizzando i diversi linguaggi che l'arte nel corso degli anni ha proposto alla ribalta espositiva, testimoniano una propria continua ed attenta ricerca artistica individuale, se pur appunto nei diversi ambiti e secondo i peculiari interessi personali.
Certo non è possibile dare visibilità completa alla 'pittura' con tutte le sue varianti contemporaneamente, tanto meno a tutte le complesse e variegate ricerche artistiche visuali contemporanee. È importante però a mio avviso tentare confronti dialettici tra artisti se pur dai diversi percorsi creativi e tra opere di ideazione e realizzazione differenti. Così come è importante per ogni artista trovare un pubblico ogni volta nuovo con cui confrontarsi, per trovare sempre maggiori stimoli per il proprio lavoro.

Altro elemento che accomuna, questa volta alcuni dei partecipanti, è il loro impegno anche come operatori culturali, animando nelle proprie città ed altrove, centri, attività ed eventi culturali d'indubbio rilievo culturale.
Fernando Andolcetti, Cosimo Cimino e Mauro Manfredi, infaticabili animatori del Circolo Culturale 'Il Gabbiano' – Arte Contemporanea della Spezia, operano da anni nel campo dei diversi linguaggi mutuati dall'Arte Concettuale, in particolare quelli legati alle ricerche verbo-visive della Poesia Concreta e Visiva, del Libro oggetto e delle contaminazioni tra il linguaggio visivo e quello sonoro.
Andolcetti è difatti particolarmente attivo nella composizione di un legame tra la scrittura musicale e la forma visiva, essendo anche musicista e concertista.
Cimino invece produce una 'pop-art povera' neoconcettualmente rivisitata, con richiami al colore di provenienza squisitamente pittorica.
Per Manfredi l'uso della parola con tutte le sue implicazioni visuali e concettuali è indispensabile per le sue creazioni artistiche.
Vittorio Sopracase e Leona K sono ideatori e promotori di 'Pluritendenze Itineranti', logo sotto l'egida del quale si sono svolte numerose mostre collettive in Italia e all'estero, caratterizzate tutte da una irrinunciabile esigenza di confronto continuo, tra artisti di varie nazionalità, ricerche artistiche diverse, spazi espositivi dalle differenti caratteristiche e tipologie.
La pittura di Sopracase è una pittura energica e vigorosa, fedelmente astratta e sapientemente organizzata, dove i colori hanno un ruolo determinante, insieme allo spazio che è dato loro di occupare sulla tela, con un ricercato equilibrio gestuale ed accostamenti cromatici geniali.
A Leona K, spesso lasciata sola a rappresentare l'universo pittorico femminile, ma senza farne una bandiera, appartenente ad una generazione diversa, riesce una pittura che fa sua la tradizione della pittura astratta classica, reinterpretata sia a livello formale che materico, tradotto con un lessico personalissimo. Ogni suo quadro è per lei un tentativo nuovo, uno stimolo diverso, ogni volta testimone della sua estrema sensibilità e libertà artistica.
Graziano Dagna, ideatore oltre che organizzatore della Calandriniana, la più importante e longeva estemporanea di pittura che si svolge alla Spezia, giunta quest'anno alla sua ventiquattresima edizione, e che ha visto negli anni, durante il periodo estivo incontrarsi e confrontarsi in una piazza storica di Sarzana, nell'estrema provincia spezzina a sud, pittori nazionali ed internazionali dai più diversi orientamenti artistici.
La sua pittura è espressione di una figurazione classica che trova la sua peculiarità nell'ossessiva e reiterata se pur delicata raffigurazione di una melanconica figura femminile.
Giuseppe Bartolozzi, indipendente e solitario pittore, incondizionatamente stimato da tutti coloro che conoscono la sua pittura, nella sua lunga carriera ha prodotto opere dal fascino incredibile, elaborando una propria personalissima cifra stilistica, espressa prima tramite un'inedita tecnica di incisione materica da lui personalmente ideata e da molti invidiata e successivamente da una particolare costruzione pittorica realizzata tramite una sovrapposizione, talvolta lineare, talvolta informale, di tela su tela, variamente frantumata e colorata.
Giorgio Celiberti, che ha percorso parte della sua carriera artistica affianco ad Emilio Vedova, esprime una pittura poeticamente legata alle valenze simboliche della memoria, formalmente astratta e caratterizzata da una efficace sovrapposizione di elementi segnici su residuali impronte di scrittura.
Günther C. Kirchberger, artista tedesco, è in pratica una enciclopedia artistica visto il suo variegato percorso creativo attraverso le diverse ricerche artistiche, dal Tachisme alla Pop-Art, dalla Poesia Visiva all'Hard Edge, dal Color Field Painting al Concettuale.
Vanni (Giovanni Ratti), artista precocemente scomparso, ha esordito fra l'altro nel 'Premio del Golfo' spezzino del 1951, cui parteciperà una seconda volta nel 1955, ha elaborato nel tempo una personalissima ed ossessiva ricerca materica, che riversava e sedimentava in maniera apparentemente naïve, ma invece assolutamente studiata e meditata, direttamente sulla tela.
Si tratta quindi di artisti tutti di indiscusso valore artistico e dalla solida esperienza e profonda conoscenza nel campo delle arti visive, cosicché questa esposizione riesce a dare un panorama se pur piccolo, almeno non univoco, di quello che sono le ricerche visive pittoriche attuali.
L'itineranza del titolo vuole alludere infine ad una mostra 'non finita', che semplicemente raccoglie per l'appunto esperienze diverse, autonome ed individuali, che hanno in comune però l'elemento della 'ricerca' che diviene indispensabile alla poetica e al fare artistico di ciascun artista, intendendo quindi mostrare l'arte nel suo divenire, come fosse un itinerario della creazione artistica'.

Progetto, ideazione e coordinamento generale a cura di Anna Cautilli, scelte critiche e saggio di Mario Commone in collaborazione con Pluritendenze Itineranti. La mostra è organizzata con il patrocinio della Regione Lazio, della Provincia di Frosinone, del Comune di San donato Val di Comino e della Pro Loco.

Merito di questo ambizioso progetto artistico alla curatrice della mostra, la signora Anna Cautilli, che a proposito sottolinea:

'CON GLI OCCHI DELL'IN-CANTO, HO PERCORSO LE TAPPE DEL NOMADISMO LINGUISTICO DELL'ARTE. QUESTA E' L'OTTAVA EDIZIONE, LA TESTIMONIANZA DEI RAPPORTI COSTRUITI NEL TEMPO SUL TERRITORIO ITALIANO.

A OCCHI CHIUSI PERCHE' E' STATO COME SUONARE BENDATA UNA TASTIERA BEN TEMPERATA, DI UN CLAVICEMBALO SU CUI COMBINAZIONI INFINITE DEL LINGUAGGIO CREATIVO SI INTERROGANO CON GLI STRUMENTI DELLA SEDUZIONE DEL SENTIRE, DELL'OSSERVARE LA BELLEZZA DEL RISCHIO NELL'ATTO DELLA DECISIONE NEL TRAGUARDARE LA REALTA', DI SBIECO, DI STRISCIO,... CON LO STRABISMO DEL DOPPIO FILO DELLA VITA TRA LE VALENZE POLISEMICHE DELLA PERCEZIONE.
COSI' OGGI, LA NECESSITA' DI CONTINUARE CON LA SPERANZA CHE IL TESSUTO RELAZIONNALE DELLA COMUNITA' DIVENGA AD OGNI TITOLO 'VALLE DI COMINO ' CENTRO PER LA CULTURA E LUOGO CON VOCAZIONE
DI RICERCA E DI ESPLORAZIONE, OSSERVATORIO CULTURALE EUROPEO, QUINDI STANZA APERTA AD OGNI PROPOSTA'.

Info: 0776.508701

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