Laboratorio
Napoli
Via Monte di Dio 3/c

RICAPITOLAZIONE
dal 6/2/2000 al 7/2/2000

Segnalato da

roberto cascone




 
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6/2/2000

RICAPITOLAZIONE

Laboratorio, Napoli


comunicato stampa

Mostra antologica di ROBERTO CASCONE.
Entrato nel 21° anno di attività artistica, Roberto Cascone con questa breve mostra ricapitola le tappe salienti di una ricerca che ha attraversato territori differenti. L’artista, utilizzando tecniche diverse e modalità espressive di tipo comportamentale, ha sviluppato una ricerca caratterizzata da un mix di contaminazioni linguistiche e pratiche performative comportamentali tese a tentare di trasformare, in stile situazionista, il quotidiano in un potenziale momento di libertà e di apertura a nuove situazioni. Le opere esposte al Laboratorio, riproduzioni fotografiche (misure i 2 e i 4 cm quadri) di opere e operazioni realizzate tra il 1981 e il 1999, illustrano pertanto un percorso variamente articolato, caratterizzato nei primi anni 80 da una pittura “selvaggia”,vicina a certo graffitismo americano o agli stilemi della Bad painting, e da pratiche fotografiche sperimentali, nei secondi da una ricca felice produzione di assemblage di plastica. Opere trasparenti, leggere (ma in apparenza pesanti), cangianti ed effimere, in linea con le successive operazioni relazionali che ne hanno segnato il lavoro negli anni 90.
Si tratta di happening e performance interattive, talvolta multimediali, nelle quali s’intrecciano casualità e progettualità “scientifica”, ironia ed improvvisazione, un atteggiamento nei confronti della realtà, in particolare quella metropolitana (milanese), dove l’artista vive e lavora, anche provocatorio.
L’opera (o l’operazione che in qualche caso la veicola) diviene così un modo relazionale, finalizzata a creare identità e senso, determinare una poetica che più che una dimensione estetica ha una dimensione dell’essere per qualcosa. Ogni azione è un tentativo di andare oltre i luoghi comuni, e, se possibile, di provocare nello spettatore (potenziale attore dell’evento) una riflessione.
Operando sul confine tra vita ed arte, quasi agisca in un gioco di ruolo, l’artista esplora così territori sconosciuti (a cominciare proprio dal “sistema dell’arte”) utilizzando ogni strumento possibile della propria “dotazione”, assumendo infine un ruolo “eroico”, indossando maschere e corazze (le identità singole e collettive, le tecniche, il gusto per il paradosso, per la mimetizzazione ecc.)
E’ grazie a tutto questo che l’artista è in grado di districarsi nel dedalo della vita (e non solo metaforicamente, in quello della città). Alla definizione di Zelig dell’arte, data a Roberto Cascone dall’artista Antonio Riello corrispondono non solo le diverse identità, singole e collettive, assunte, le tecniche, gli atteggiamenti, ecc., ma anche il fatto di dare identico valore ad opere ed operazioni formalmente distanti, eppure funzionali nel permettere all’artista di adattarsi trovare armonia nel rapporto con gli altri, in pratica quell’ideale di comportamento che, in senso apotropaico, identifica il bello con il buono e con il necessario, laddove anche il male, quando è necessario, assume connotati sublimi.
L’esempio più evidente è la più nota delle operazioni relazionali dell’artista, il Cattelan Funs Club (fun e non fan perché sciocco e divertente, ma anche perché, come si deduce dalla pronuncia, è un vero fan club, il primo forse mai realizzato da un artista su un altro artista, Maurizio Cattelan (che con tre biennali all’attivo è oggi il giovane artista italiano numero uno nel mondo). Creato alla fine del 1994, il club conta oggi circa un centinaio di soci, alcune mostre all’attivo e la produzione di un’art fanzine, Cattelanews, che verrà presentata nel vernissage al Laboratorio.

Tra le operazioni relazionali di Roberto Cascone ricordiamo:

Mistika Zero (1991-1994), performance interattiva a carattere ludico. Rentwork (1993-1997), agenzia di noleggio di opere d’arte. Artplan (1994-1997), archivio progetti artistici fondato sulla collettivizzazione delle idee. RA First Agency (1994-1997, con Maria Matrona Iodice), gruppo promotore di eventi e di altri gruppi dalla vita effimera. Bondage (1996-1998, con Giuseppe Vicenzo), open space radiofonico e performance interattiva. Il Club del Silenzio (1997), attivo a Napoli con un work in progress durante BacinoNapoli nel giugno scorso (a cura della Casina Pompeiana) e nei sei mesi successivi.

Dal settembre 1999 hanno esposto al Laboratorio: Piero Golia, Mimmo Pianese,
Maurizio Elettrico, Paolo Berardinelli, Lello Ruggiero, Cinzia Orabona, Pasquale Cassandro, Piero Gatto, Moxedano,
Giulia Piscitelli, Dino Izzo, Lino Fiorito, Enzo Palumbo, Tonino Luise, Anna Maria Gioia e Matteo Fraterno. Lunedì 14 febbraio chiuderà Ismaele Corso.

Solo lunedì 7 febbraio 2000 dalle 19.30 alle 22.30
LABORATORIO
Via Monte di Dio 3/c Napoli

INFO: 0339-3554943

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