Galleria Mai Collection
Verona
via Sottoriva, 12
340 1843891 FAX 045 8013966
WEB
Mimmo Rotella
dal 23/9/2004 al 23/10/2004
045 8013966 FAX 045 8013966

Segnalato da

Cristiana Gaspari




 
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23/9/2004

Mimmo Rotella

Galleria Mai Collection, Verona

Marylin per sempre, la mostra comprende 15 decollages. E' un rapporto di odio-amore quello che si stabilisce tra Rotella, le sue immagini e i suoi gesti. Non e' facile, infatti, immaginare di avvicinarsi a un simbolo riconosciuto della sensualita', qual e' Marylin, e strapparne brandelli, fare a pezzi l'intorno, cancellarne delle parti, deturparne la figura. L'oltraggio che Rotella procura a Marylin e' una dichiarazione d'amore. Non e' un caso che la 'svolta' per Rotella avvenga attorno al 1960, quando l'artista gia' adottava la tecnica del 'decollage' da molti anni


comunicato stampa

MARYLIN PER SEMPRE

Catalogo a cura di Marco Meneguzzo
PREARO EDITORE

La mostra comprende 15 décollages realizzati da Mimmo Rotella

E' un rapporto di odio/amore quello che si stabilisce tra Mimmo Rotella, le sue immagini e i suoi gesti. Non è facile, infatti, immaginare di avvicinarsi a un simbolo riconosciuto della sensualità, qual è Marylin, e strapparne brandelli, fare a pezzi l'intorno, cancellarne delle parti, deturparne la figura. Il gesto è quello del vandalo, che di notte si avvicina ai cartelloni male incollati e cammin facendo ne strappa con noncuranza e con un pizzico di gioia una striscia, trasformando un manifesto in una dichiarazione di rabbia, di "sfregio", forse anche di disagio e persino di rivolta (anche se questa è una parola grossa...): eppure, chi non ha mai provato questo impulso?

L'impressione è quella di una pratica vagamente sadomasochista, insita però in ciascuno di noi, e che Rotella ha in un certo qual modo codificato, palesato (compito dell'arte è rendere visibile l'invisibile, diceva uno molto lontano da Rotella, Paul Klee...), e quindi elaborato e resa accettabile. L'oltraggio che Rotella procura a Marylin è una dichiarazione d'amore. Non è un caso, a questo proposito, che la "svolta" per Rotella avvenga attorno al 1960, quando l'artista già adottava la tecnica del "décollage" da molti anni: durante gli anni Cinquanta, però, il suo interesse e la sua personalissima tecnica producevano opere in cui predominante era, per così dire, la "poetica del frammento", nel senso che il decollage, per quanto innovativo nei materiali e nell'oggettualità, andava a toccare soprattutto questioni espressive legate alle problematiche dell'Informale. Quando invece attorno al Sessanta nei suoi lavori appare l'immagine - e quell'immagine, quelle icone del divismo e del sogno popolare - l'accento si sposta decisamente non soltanto verso l'immaginario pop, ma l'opera si carica anche di una specie di surplus psicologico. L'artista, cioè, agisce su due livelli: quello superficiale della fantasia pop, del mito di massa, e quello profondo, individuale, psicologico, pulsionale.

La grande intuizione di Rotella - che ne ha giustamente decretato il successo - sta nella sensazione di immedesimazione che ciascuno di noi prova di fronte alle sue opere: il suo desiderio è il nostro, e quegli strappi avremmo potuto farli noi.

Immagine: Mimmo Rotella, Il grido di Marylin, tecnica decollage su tela, 2004

OPENING venerdì 24 settembre, ore 18:30

Galleria MYCOLLECTION, Via Sottoriva 12, 37121 Verona
Orario galleria 10-13 16-20

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