LipanjePuntin artecontemporanea
Tema centrale dell'esposizione e' un particolare rito quotidiano russo, dove si trova un antico vulcano ricoperto di melma e fango. L'interesse di Kharkov per la fotografia si consolida negli anni '90, attraverso la sua collaborazione con il fotografo ucraino Boris Mikhailov. In questo periodo per la prima volta si inizia a parlare di una 'nuova fotografia' proveniente dall'est e che ha come caratteristica fondamentale quella di voler esprimere un ritratto non alterato della cruda realta'
On a Volcano
Venerdì 24 settembre, LipanjePuntin ha il piacere di presentare On a
Volcano, una mostra personale che segna il ritorno in Italia
dell’artista ucraino Sergey Bratkov (1960, Kharkov - Ucraina) dopo aver
rappresentato la Russia alla 50a Biennale di Venezia.
Tema centrale dell’esposizione di Bratkov è un particolare rito che si
celebra quotidianamente nel sud della Russia, vicino alla cittadina di
For Victory, dove si trova un antico vulcano ricoperto di melma e fango.
Lì, alcuni anni fa, un gruppo di imprenditori rimosse la discarica che
vi si trovava sopra, recintando di rete metallica l’intero lotto di
terreno per mescolare successivamente i fanghi vulcanici con l’acqua di
mare in modo da dar vita ad una vera e propria stazione di cura. Da
allora centinaia di persone hanno cominciato a frequentare il luogo per
dei periodi di cura. Si sono anche visti dei lebbrosi. Gli abitanti del
luogo, al contrario, non hanno nessun interesse per i bagni di fango,
temendo il risveglio del vulcano e, soprattutto, di trovarsi involontari
testimoni della scena descritta in un poema:
nudi corpi di donne vengono scaraventati in cielo
mentre un proiettile colpisce le cabine
Pur dipingendo e realizzando sculture sin da ragazzo è solo dopo il
diploma in arte al Repin Art College di Kharkov nel 1978 e la successiva
laurea in ingegneria elettronica presso il Department of Industrial
Electronics della Polytechnic Academy che Sergey Bratkov inizia
gradualmente a provare interesse per la fotografia. Un interesse che si
consolida nella metà degli anni ‘90 attraverso la collaborazione - vere
e proprie opere a quattro mani - con il già noto fotografo ucraino Boris
Mikhailov. Sono questi gli anni in cui per la prima volta nel mondo
artistico occidentale si inizia a parlare di una “nuova fotografiaâ€
proveniente dall’est e che ha come caratteristica fondamentale quella di
voler esprimere “un ritratto non alterato della cruda realtà â€.
I protagonisti degli scatti di Sergey Bratkov sono delle persone
normali, colte nelle loro banali occupazioni, nei loro spazi fisici
abituali. Sergey Bratkov li inquadra con l’attenzione di un chimico,
sembrando, di volta in volta, consumato reporter o fotografo di moda,
ritrattista o regista-fotografo. Il risultato è una carrellata di
stereotipi, di eroi senza volto messi faccia a faccia con la macchina
fotografica e spesso inquadrati leggermente dal basso in una contrazione
prospettica che dona una tipica bruttezza-bellezza ad ogni volto.
Tra le mostre più recenti si segnalano:
2004
Manifesta 5, Donostia-San Sebástian, Spagna
2003
Biennale di Venezia, Tondo, Padiglione Russo, Venezia
Neue Ansatze, Kunsthalle, Düsseldorf,Germania
Werkelijkheidshorizonten, Museum van Hedendaagse Kunst, Antwerp, Belgio
Kids, Espacio Minimo, Madrid, Spagna
Steelworkers, Transit Gallery, Mechelen, Belgio
2002
Biennal de Sâo Paulo, Sâo Paulo, Brasile
Photobiennale 2002, Manezh, Mosca, Russia
Sans Consenement, CAN, Neuchãtel, Svizzera
http://www.girls.ru
Inaugurazione Venerdì 24 settembre, dalle ore 19.00
LIPANJEPUNTIN artecontemporanea · Via Diaz 4 · 34121 Trieste · Italy
Orario di galleria: 11.00-19.30 o su appuntamento. Lunedì e festivi
chiuso