Un angolo di Faenza 'ricreato' da uno dei designer piu' anomali ed outsider del panorama internazionale: artista, architetto d'interni, giocoliere di luci e gag e creatore di oggetti dai nomi di cartoon, porta nella nostra citta' Fantadesign: oggetti a sorpresa.
Un angolo di Faenza “ricreato†da uno dei designer più anomali ed outsider del panorama internazionale: Denis Santachiara, artista, architetto d’interni, giocoliere di luci e gag e creatore di oggetti dai nomi di cartoon, porta nella nostra città “Fantadesign: oggetti a sorpresa di Denis Santachiaraâ€
Inaugurazione dalle ore 18.00. Presente l'artista
Il designer emiliano, globetrotter per i contributi artistici (sue opere sono al MoMA di New York, al Louvre di Parigi e al Kunsthalle di Francoforte) ma saldamente ancorato alle proprie radici di autodidatta cresciuto tra un bagno nel Po e disegni di prototipi di automobili, sarà presente all’inaugurazione, sabato 11 settembre alle ore 18. Ha partecipato a seminari e tenuto docenze in ogni angolo del mondo, nel frattempo ha fatto crescere nel suo studio-bottega moltissimi apprendisti, ai quali ha trasmesso la sua passione, la sua ricerca di “estasiâ€, “fantasiaâ€, “ispirazioneâ€, “magiaâ€, “visioneâ€, “astrazioneâ€, tutte parole che ricorrono nel suo pensiero e nella sua opera. Non devono sorprendere gli improbabili nomi con i quali ha battezzato i suoi oggetti, speso riconducibili ad una visione dove l’artificiale convive con il misticismo, la tecnologia con lo spirito: Santachiara parla di “sorprendenzaâ€, parola da lui inventata per indicare proprio le reazioni di “magia estatica†che ci sorprendono di fronte alle innovazioni della realtà artificiale. L’allestimento, che interesserà anche gli spazi esterni al negozio di arredamento, vedrà alcuni tra i pezzi più noti del designer emiliano, tra cui la lampada ''Cirro'', una scultura animata a sospensione che simula il movimento di una nuvola e i complementi d’arredo ''amoremio'', una collezione completa di sedute, piani d’appoggio, accessori e mensole, il tutto realizzato in alluminio estruso. Lo stesso Santachiara definisce il progetto amoremio
“… uno sforzo di poetizzazione per una tecnologia molto tecnica come l’estrusione dell’alluminio, un semilavorato tecnico, che diventa un segno formale nel richiamo sentimentale della sezione stessa dell’estruso, che forma la parola amoremio …â€.
La mostra, patrocinata dal Comune di Faenza e realizzata grazie al sostegno della Banca di Romagna, è stata realizzata in collaborazione con Duepuntosette – Complementi d’arredo, programma di complementi e oggetti per l’arredo realizzati principalmente in alluminio (2.7 è il peso specifico dell’Alluminio).
Baccarat Interni Design
Viale Baccarini 88, Faenza