Mostra personale che raccoglie 9 opere realizzate negli ultimi anni e 4 opere nuove realizzate per l'occasione. Il lavoro di Nardi riporta una commistione metalinguistica tra le tecniche digitali di rappresentazione e la pittura ad olio: riflette come il centro su cui si rispecchiano gli estremi di una bellezza visionaria e concettuale.
A cura di Gabriele Perretta
L'immagine contemporanea è fatta di un sapere componibile e
scomponibile, che risente delle mille contaminazioni quotidianamente
prodotte e subite. Essa nella sua molteplicità risponde ad un dilagante
bisogno di presenza e diffusione, distribuzione, relazione,
metamorfosi, mutazione, collegamento e quante altre diavolerie si
nascondono nell'universo mediale. In una sola parola, mai più di adesso
l'immagine è corpo e mente.
L'immagine contemporanea si offre al fruitore come un sovra-genere,
agile, economico, icastico e fors'anche ridondante, eccessivo e
parossico, ma facilmente accessibile, perché curata da super-design che
sono entrati in grande concorrenza con gli artisti.
Partendo da questo contesto la Galleria d'Arte Contemporanea La Giarina
presenta una personale di Adriano Nardi dove si raccolgono circa 9
opere realizzate negli ultimi anni e 4 opere nuove fatte per questa
occasione. Il lavoro di Nardi riporta una commistione metalinguistica
tra le tecniche digitali di rappresentazione e la pittura ad olio:
riflette come il centro su cui si rispecchiano gli estremi di una
bellezza visionaria e concettuale. Corpi seducenti e colori catodici,
femminilità geometriche e una sottile oggettualità per dire:
''sostanzialmente la Pittura è organica e questa sua verità sta già nel
semplice gesto ecologico della tecnica manuale (e dei suoi materiali)''.
Nardi, negli ultimi quadri ad olio su tela, tende a purificare il suo
sguardo, suggerendo che ''rappresentare la Pittura è forse possibile se
la consideriamo come il ready-made definitivo. Se la donna dei miei
quadri incarna una iconografia metalinguistica essa è la Pittura''.
Quindi, sostanzialmente e concettualmente, qui si dipingerebbe la
Pittura ed essa, per giungere a questo eccesso, adotta traboccanti
tattiche che spesso si rivelano ''Fatali'' come le donne che appaiono
tutte in un'abbondanza da ''...Prima di Copertina...'': si rende disponibile
ad essere fortemente attraversata e suggestionata da mille tecniche, da
mille generi, da numerose archeologie e numerose strategie...
Immagine: Il manifesto di Mahjabina (Overflow's Venus's Manifesto)
Vernissage: sabato 9 ottobre - ore 18.30
La Giarina Arte Contemporanea
Via Interrato dell'Acqua Morta 82, 37129 Verona
orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30, mattino, lunedì e festivi su
appuntamento