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1/10/2004

Arturo Lini

Palazzo Comunale, Massarosa (LU)

Pittura e Poesia Visiva

Inaugurazione Sabato 2 Ottobre ore 11,00

La mostra ripercorre il cammino dell’artista toscano (è nato a Volterra e vive tra Firenze e la Versilia) che dal suo esordio, nel 1978 con la pubblicazione della raccolta di poesie “La realtà è un colore”, si è successivamente dedicato alla poesia visiva per giungere poi nella seconda metà degli anni ’80 ad una autonoma espressione in pittura, senza peraltro mai abbandonare le precedenti esperienze e sempre mantenendo, in ognuna di queste, una tensione lirica ed una partitura essenziale e tersa che ha conferito alle sue opere, fino alle recenti scritture multimediali, uno stesso inconfondibile stile.

Le opere presenti in mostra documentano questi momenti. Dalle prime composizioni fatte di parole, lettere alfabetiche e immagini, che guardavano alla grafica pubblicitaria ed alla impaginazione tipografica e si costituivano in collage su carta e cartoni, fino alle recenti opere dove forme geometriche appena accennate, quali il quadrato o la circonferenza, si posano sui fondi materici, come antichi segni e simboli lasciati da antiche e millenarie civiltà a sedimentare sul fondo delle epoche.

Ha recentemente scritto Nicola Micieli “..Nel senso del recupero antropologico di segni primari che, sedimentati nella coscienza collettiva, istituiscono nessi profondi e intuitivi tra culture (e dunque filosofìe, visioni del mondo, costumi) assai diverse e separate nel tempo e nello spazio, si è decisamente orientata la pittura recente di Arturo Lini.
Con il titolo “Partiture” Lini ha designato opere in cui la ricerca di forme essenziali, quanto a strutture spaziali, non è disgiunta dal sensibilismo degli impasti materici che per la loro soffusa densità, come molle cera consentono di registrare segni impronte grumi evocativi dell'uomo e delle sue stagioni. Inoltre, la semplificazione del linguaggio determina campi visivi che, in forma di cerchi e quadrati, funzionano da aree sacre, e posseggono una loro intrinseca funzione simbolica. Sono figure archetipali diffusissime nella tradizione religiosa dell'Estremo Oriente, ma rinvenibili un po' ovunque, incluso l'Occidente, e penso ai tantra e ai mandala studiati da Jung…”
(“Le forme della memoria”, Volterra 1996, Galleria Comunale


Palazzo Comunale
Massarosa, Piazza Taddei
Orario: Tutte le mattine (escluso la Domenica) dalle 9,00 alle 13,00
Info Ufficio del cittadino Tel. 0584 979229

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