Archivio di Stato
Milano
via Senato, 10
02 7742161
WEB
Julio Le Parc
dal 4/10/2004 al 3/11/2004
02 782166

Segnalato da

Anna Di Filippo




 
calendario eventi  :: 




4/10/2004

Julio Le Parc

Archivio di Stato, Milano

Maestro cinetista, protagonista innovativo dell'arte contemporanea, artista di grande esperienza, dalla grande creativita', di grandi vedute. Il suo lavoro negli anni ha toccato proposte visive, progressioni instabili, rilievi sistematici, problemi di dislocamento, i 14 colori permutabili, la continuita' mobile, movimenti sorpresa, oggetti da esaminare, giochi, ombre collettive, esperienze nella strada, inchieste, ambientazioni, e infine tra tante altre cose, le modulazioni e le alchimie.


comunicato stampa

Curatori: Leonardo Conti e Dino Marangon

Martedì 5 ottobre 2004 alle ore 18,30 presso Archivio di Stato di Milano, Palazzo del Senato, si inaugurerà un’importante mostra intitolata “Julio Le Parc” dal nome del Maestro cinetista, protagonista innovativo dell’arte contemporanea, artista di grande esperienza, dalla grande creatività, di grandi vedute.
Le Parc è un uomo nuovo, che ha sempre tenuto coerenza tra pensiero e azione, e lo spettatore delle sue opere è avvolto da questa magica geometria in cui gli apparati, le strutture, piene di luci e ombre, di forme estroflesse e introflesse, di forme sinuose, segmentate pure e attraversate da fasci di luce, di forme compresse l’un l’altra, esprimono una filosofia fenomenologia, dettata a volte dal caso, a volte dalla natura sapiente.
Il suo lavoro negli anni ha toccato proposte visive, progressioni instabili, rilievi sistematici, problemi di dislocamento, i 14 colori permutabili, la continuità mobile, movimenti sorpresa, oggetti da esaminare, giochi, ombre collettive, esperienze nella strada, inchieste, ambientazioni, e infine tra tante altre cose, le modulazioni e le alchimie. Ma anche fantomatici spettri visivi, circonferenze emblematiche, colloquiali equilibri di geometria e sovrapposizioni piene e vuote, le quali vincolano lo spettatore ad una nuova concezione estetica ed esistenziale che osserva la natura e apre una nuova investigazione di concetti e significati di consecutivi progetti riconoscibili, pulsanti. Egli si è servito dei risultati analitici e concreti, per costruire nell’unità e definitezza della sua inconfondibile personalità un mondo effabile, per dare a quel suo mondo una forma sensibile, o misura di nuovi spazi abitabili. Le tappe di questo artista, presente nelle collezioni dei più importanti museu e nelle sedi internazionali più rappresentative dell’arte, sono state tante e tutte ricche di interessi sensibili all’idea dello spazio, del colore e del movimento. Gli elementi delle sue opere sono pochi, semplici, eppure avvincenti radici di un primitivismo nobile e aristocratico, primario nei segni e nelle strutture, pieno di fenomenologie, i cui segnali trasmettono un’intera coscienza plastica, una messinscena artefatta e prospettica, testi indispensabili e testimoniali della collettiva modernità.
Nell’ultimo quinquennio Le Parc si è avventurato in una poetica pittorica che egli ha chiamato alchimia, con la sua interrelazione fra il mondo antico e il moderno.
Le alchimie di Le Parc si separano da una linea, attorno alla quale gioca da una parte una rigorosa occasione naturalmente della luce decomposta e composta, dall’altra il gusto istintuale della visione, che libera la luce in colori, in una gamma di astrazioni vivaci, di dinamismi plastici vertiginosi, di pioggia multicolore.
Le Parc ha quindi operato all’interno di un movimento che approfondisce sì la problematica ingegneristica e architettonica, ma soprattutto l’aspetto etico complessivo dell’arte, del suo farsi, del suo organizzarsi, del suo diffondersi, concentrando nelle sue opere, tutte le conquiste dell’arte del Novecento, portando reali innovazioni in ambito artistico attraverso proposizioni nuove sia nel campo della ricerca, in cui l’Arte si avvale della scienza, che in quello della fruizione, dove il pubblico viene coinvolto attivamente nella vita dell’opera d’arte.

I colleghi giornalisti potranno ritirare gratuitamente il catalogo direttamente presso l’Archivio di Stato di Milano, Palazzo del Senato - Via Senato, 10 , a partire dal giorno dell’inaugurazione.

Luogo e date di svolgimento: Milano -5 ottobre – 3 novembre 2004 – Archivio di Stato di Milano,
Palazzo del Senato - Via Senato,10.

Inaugurazione: martedì 5 ottobre 2004, ore 18,30.
Saranno presenti: Il Maestro Julio Le Parc; Salvatore Italia- Direttore Generale Ministero per i Beni e le Attività Culturali; Giovanni Granzotto e Carlo Franza – critici e storici dell’arte; Leonardo Conti e Dino Marangon- curatori della mostra; Adriano Villata- Segretario Generale I.N.A.C.

Promossa da: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Istituto Nazionale D’Arte Contemporanea
Catalogo: Edizioni Verso l’Arte, Collana Archivi di Stato, 96 pagine, interamente a colori, con le riproduzioni di tutte le opere esposte, testi di Maria Barbara Bertini , Leonardo Conti, Carlo Franza, Giovanni Granzotto, Salvatore Italia, Julio Le Parc e Dino Marangon. euro 30,00 - in mostra sarà venduto a euro 15,00 (gratis per i giornalisti)

Presentazione Catalogo: martedì 5 ottobre 2004, ore 18,00 – Sala Conferenze dell’Archivio di Stato.

ORARIO: Lunedì/venerdì ore 10,00 – 15,00
Martedì/mercoledì/giovedì ore 10,00 – 18,00
Sabato ore 10,00 - 14,00
domenica chiuso. Ingresso libero

Per ulteriori informazioni stampa o materiale illustrativo rivolgersi a:
Anna Di Filippo - tel. 062000992

Archivio di Stato di Milano, Palazzo del Senato
via del Senato, 10
Milano

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