L'artista e' tra i massimi esponenti della Land Art, della Body Art e della Performance Art. Delle opere esposte in galleria, realizzate tra il 1969 e il 1989, segnaliamo le piu' significative: 'Gallery transplant', 1969; 'Pretty idea', 1974; 'Death holes. Two locations', 1976; 'Star Skid', 1977; 'Study for digestion', 1989.
Mostra personale
a cura di Andrea Della Rossa
Dennis Oppenheim, tra i massimi esponenti della Land Art, della Body Art e della Performance Art,
nasce il 6 settembre 1938 a Electric City (Washington). Frequenta prima il California College of Art and Crafts in Oakland, e successivamente la Bay Area. Infine, dopo gli studi presso la Stanford University, si trasferisce a New York dove stringe contatti con gli ambienti artistici più avanzati.
Dal 1967, anno in cui realizza il suo primo “Earthwork†(buco nel terreno), fino ai primi anni Settanta esegue una serie d’interventi sul paesaggio naturale senza alterarlo permanentemente, ma con un evidente carattere di transitorietà . I materiali naturali usati sono quelli che si degradano nel tempo e restituiscono i luoghi così come erano allo stato originario. Di ogni intervento l’unica traccia che rimane è la documentazione fotografica e cinematografica. Successivamente sposta il suo interesse dalle vaste superfici dei territori a quelle del corpo umano (Body Art).
Negli anni Ottanta realizza enormi installazioni che rappresentano oggetti immaginari e distorti, macchine dotate di luci e di suoni. In quest’ultimo periodo è impegnato a realizzare installazioni per spazi pubblici.
Delle opere esposte in galleria, realizzate tra il 1969 e il 1989, segnaliamo le più significative: “Gallery transplantâ€, 1969; “Pretty idea, 1974; “Death holes. Two locationsâ€, 1976; “Star Skidâ€, 1977; “Study for digestionâ€, 1989.
Dennis Oppenheim ha esposto nei Musei e nelle Gallerie più prestigiose di tutto il mondo, tra cui: Musée des Beaux-Arts d'Arras, Arras, Francia, 2001; Irish Museum of Modern Art, Dublino, Irlanda, 2001; Ludwig Forum fur Internationale Kunst, Aachen, Germania, 2001; Corcoran Gallery of Art, Washington, D.C., U.S.A., 1999; Pilkington SIV, Marghera, Venezia, 1997: Rijksmusuem Kroller-Muller, Otterlo, Olanda, 1996; MAMCO, Ginevra, Svizzera, 1996; Fundacao de Serralves, Porto, Portogallo, 1996: Palau de la Virreina, Barcellona, Spagna, 1994; Musée D'Art Moderne de la Communaute Urbaine de Lille, Francia, 1994; Porin Taidesmuseio, Pori, Finlandia, 1993; Ujazdoski Castle, Varsavia, Polonia, 1993; The Institute for Contemporary Art, Long Island City, New York, U.S.A., 1991; Pierides Museum, Atene, Grecia, 1990; San Francisco Museum of Modern Art, San Francisco, California, U.S.A., 1984; Tel Aviv Museum, Tel Aviv, Israele, 1984; Whitney Museum of American Art, New York, 1983; Documenta 6, kassel; 1977; Biennale, Venezia 1976 e 1980; Stedelijk Museum, Amsterdam, Olanda, 1974; Tate Gallery, Londra, 1972.
Dal 27 dicembre 2004 al 9 gennaio 2005 la mostra sarà visibile solo per appuntamento.
Intervento poetico musicale di Ilario Franco e Pablo Visconti
Inaugurazione venerdì 22 ottobre ore 18.30
Immagine:
Gallery Transplant, 1969 – foto, carta geografica, pianta rilievo – cm 70x55
Orario: dal martedì al venerdì ore 17,30-20,00
Area 24 Art Gallery
via Ferrara 4 (angolo Corso Novara a 300 mt dalla Stazione Centrale FS) Napoli