L'artista ha voluto cogliere e tradurre con la sua arte, la durezza e le tragedie della terra balcanica. Shabani intende sconvolgere l'animo del suo spettatore e ci riesce, facendo leva sullo straziante contrasto sottolineato dalla tragicita' dei cupi e volutamente sfigurati visi del suo homo balcanicus, e lo splendore dei paesaggi mediterraneo – balcanici.
Via Egnatia
Da homo balcanicus qual è, Artan Shabani non poteva trovare miglior sintagma per intitolare questa sua ennesima mostra. Via Egnatia, costruita nel II secolo a.C. come proseguimento a Est dell’antica Via Appia, costituiva l’arteria principale del mondo balcanico, nell’epoca in cui l’asse Roma – Costantinopoli stava per diventare il catalizzatore della storia europea. Una via, che lasciando Brindisi, ripartiva a Durazzo per incunearsi e ramificarsi tra paesaggi e popolazioni balcaniche. Su questo asse di sono mossi gli eserciti di Giulio Cesare, di Roberto il Guiscardo, di Carlo I d’Angiò… si sono mosse popolazioni in fuga, vittime di antiche e moderne pulizie etniche, banditi di ogni nazione e di ogni genere…ma anche le carovane dei mercanti veneziani, genovesi, ragusani e bizantini, comitive di medici, architetti e musicisti, cortei funebri e nuziali, ambasciatori, teologi e spie, che si scambiavano, si incrociavano, comunicavano tra le due Rome e le due Chiese, fra l’Oriente e l’Occidente. Quindi Via Egnatia come vettore e testimone, oltreché di guerre e tragedie, anche di commerci e di incontro tra culture e religioni diverse.
Artan Shabani ha voluto cogliere e tradurre con la sua arte, la durezza e le tragedie di questa parte della terra, così vicina ma spesso dimenticata e sconosciuta per lo spettatore. Shabani intende sconvolgere l’animo del suo spettatore e ci riesce, facendo leva su questo straziante contrasto sottolineato dalla tragicità di quei cupi e volutamente sfigurati visi del suo homo balcanicus, e lo splendore dei paesaggi mediterraneo – balcanici.
Orari:
martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 10 alle 18,30
giovedì dalle 10 alle 22
domenica dalle 10 alle 20,30
lunedì chiuso
Museo dell’Automobile Carlo Biscaretti di Ruffia
Corso Unità d’Italia, 40 – Torino