Everyday Sublime/Sublime Quotidiano. 50 fotografie sulle economie di confine nella Sicilia orientale. E' un progetto che parte da una ricerca sul commercio ambulante e la vendita di beni in strada. Il progetto fotografico non e' interessato all'unicita' della singola immagine ma al processo di catalogazione delle sue differenze e, nella creazione di un archivio che rivela la comune comprensione di una cultura e di un fenomeno strutturato.
SUBLIME QUOTIDIANO -/- everyday sublime
50 fotografie sulle economie di confine nella sicilia orientale
a cura di
Pierfrancesco Frillici ed Emiliano Gandolfi
VILLAGGIO DELLA TRADIZIONE
E’ un progetto fotografico di analisi delle economie di confine nell’ Italia del Sud che parte da una ricerca sul commercio ambulante e la vendita di beni in strada
Questa tipologia di vendita non convenzionale – radicata nel tempo- rappresenta un altra via del commercio in cui i venditori si muovono in mezzi su ruote attraverso intere province, citta’, paesi, quartieri considerando la mobilità il loro punto di forza
- Street vendors -
L’analisi rivela che i rapporti commerciali tra venditore ambulante e cliente sono molto simili a quelli del commercio tradizionale: il venditore ambulante – quanto il commerciante tradizionale – può garantire la qualità dei suoi prodotti perchè spesso ha personale conoscenza dei clienti sul luogo che è dovuta alla frequentazione della stessa postazione o del medesimo territorio nel tempo
Inoltre, se consideriamo la presenza di venditori ambulanti che si muovono nelle zone rurali ed extraurbane, emerge un calendario scansionato che li porta ,durante la giornata lavorativa, a coprire anche territori di diversi km quadrati in cui il loro passaggio - annunciato da altoparlanti posti sul mezzo - avvisa la popolazione dell’arrivo sul luogo a cadenza fissa e sinonimo di garanzia
La scansione dei passaggi per ogni singolo luogo di vendita solitamente avviene ad orari fissi nella stesse giornate lavorative con il risultato di aver raggiunto in un solo giorno un bacino di utenza di numerosi abitanti.
A questo scopo (il numero dei contatti possibili) occorre grande mobilità e mezzi attrezzati all’uso che possano dirigersi rapidamente da una zona all’altra del territorio, ma soprattutto, attrezzati a fornire buona visibilità delle merci in vendita - talvolta senza il bisogno di scaricarle dal mezzo o in altri casi - a creare la loro disposizione a terra in modo veloce e coreograficamente sostenibile
Quindi è la visibilità delle merci il punto focale della loro campagna di comunicazione pubblicitaria mobile e spesso l’allestimento forma la parte più importante della loro immagine ben corredata da messaggi audio diffusi da altoparlanti posti sul mezzo
Se inoltre consideriamo la loro mobilità dal punto di vista storico emerge anche il loro servizio di “veicolazione notizie†perché, in molte comunità locali lontane dai mezzi di informazione, rappresentavano una specie di breve giornale ambulante che diffondeva la cronaca locale ad personam
Possiamo descriverli come uno dei primi esempi di commercio e comunicazione globalizzata del passato sopravissuto fino ai nostri giorni ed adeguatosi a flussi e vettori della contemporainetÃ
Arricchito da un ‘altra considerazione il quadro si delinea : il rapporto di compravendita tra le parti modifica il comune rapporto tra prodotto/pubblicità e commercio/fiction - che la società dei consumi indotti dalla pubblicità ha creato - poiché buona parte delle loro merci sono di marca non identificabile dalle politiche pubblicitarie
Di conseguenza la loro immagine non è standardizzata al prodotto ma più spesso relativa ai risultati di comunicazione visiva del loro allestimento nella sua totalità , il quale riveste la funzione di messaggio pubblicitario personale non mediato
Per questo e altri comportamenti relazionali possiamo definire la vendita di prodotti non stanziale come un’importante traccia culturale dell’ Italia del Sud, socialmente radicata e funzionale alle peculiarità del territorio
Il progetto fotografico EVERYDAY SUBLIME
Il progetto fotografico EVERYDAY SUBLIME non è interessato all’unicità della singola immagine ma al processo di catalogazione delle sue differenze e, nella creazione di un archivio che rivela la comune comprensione di una cultura e di un fenomeno strutturato
Allo stesso modo questa rassegna di immagini informali dimostra la differenza tra un’inconscia visualizzazione del singolo scatto e la chiara percezione della realtà globale e culturale del fenomeno, formando quell‘ insieme di segni che ne formano il concept
Il progetto fotografico EVERYDAY SUBLIME seleziona 50 immagini scattate nell’arco di tre anni che sono la base per la realizzazione del prossimo documentario video con lo stesso titolo
Daniele Pario Perra
Ogni giorno assistiamo inerti a situazioni che ci colpiscono ma, poco dopo, non siamo in grado né di ricordarle né di riflettere sull'accaduto.
La pratica quotidiana è contagiata dal bisogno di realizzare l'utile e non ha spazio per le esigenze del pensiero. Però un buon antidoto alla degenerazione della coscienza è l'esercizio estetico, il quale, secondo l'etimo, intende estendere la percezione: per convertire il torpore ordinario in vigore straordinario, eludere l'ovvietà degli schemi e sabotare la logica delle previsioni.
L'arte, come dominio dell'estetica, ha questa facoltà di sentire intensamente generando stupore e sorpresa.
E la fotografia, come arte dell'esposizione e della registrazione dei fatti, permette alla realtà di ritrovare memoria e consapevolezza della sua esistenza. Partecipare al processo estetico della fotografia significa diventare proprietari del mondo in cui viviamo. Significa garantirsi un tempo più adatto alla conoscenza critica, perché sottratto al regime della precarietà . Soltanto le scelte ''sensibilizzate'' danno alle immagini valori eccezionali traendo da esse effetti sublimi e duraturi.
PIER FRANCESCO FRILLICI
Le città non sono modellate da muri, ma sono definite da un coacervo di flussi – di persone, di dati, di culture – in costante movimento. In questa topografia Daniele Pario Perra si muove tra i confini della consuetudine e dello straordinario, alla ricerca della creatività spontanea, a volte involontaria, vero sistema alternativo ad una civiltà della omologazione. Le immagini, come astrazione per cogliere l’esistenza nei suoi segni, diventano i sensori di una realtà alla portata di tutti ma spesso negata.
L’asfalto delle zone centrali e periferiche definisce la cornice per una dimensione di commercio capillare, risorsa fondamentale per un’economia spontanea dove l’invenzione è pratica quotidiana. Lo spazio diventa emozionale e l’artista lo percorre alla ricerca di images trouvés.
Emiliano Gandolfi
Inaugurazione ore 10-20 e 18
Galleria d'Arte Moderna de Le Ciminiere
Catania - viale Africa