Bianco dominante nelle sculture di Paolo e nero di china come unico apporto su carte orientali di Oan Kyu giocano un ruolo determinante in questa mostra che vuol essere indicazione di un nuovo cammino e di una lettura diversa, un punto di vista rovesciato per interpretare una realta' spesso ostile e violenta.
Oan Kyu e di Paolo Di Capua
testo di Daniela Cresti
Una vera e propria esegesi artistica purificatrice si esprime nell’essenzialità del linguaggio e nell’azzeramento retorico del lavoro di Oan Kyu e di Paolo Di Capua attraverso la semplicità del costrutto sia esso espresso nel “segno†che nelle “formeâ€. Bianco dominante nelle sculture di Paolo e nero di china come unico apporto su carte orientali di Oan Kyu giocano un ruolo determinante in questa mostra che vuol essere indicazione di un nuovo cammino e di lettura diversa, un punto di vista rovesciato per interpretare una realtà spesso ostile e violenta. Un’arte di riappropiazione d’identità come consapevolezza individuale stabile nel tempo e differenziata, ma anche un’arte politica perché partecipata e consapevole. Un rifiuto di adeguarsi alle tendenze dominanti, un estremo anelito per rifuggire alla “modernità liquidaâ€di Zigmunt Bauman che tutto ingloba e modella.
Oan Kyu, Waves 2003
A questa realtà senza centri di gravità permanente, si oppone il lavoro di Oan Kyu , in una proiezione futuribile in cui le radici e le stratificazioni di memorie tessono l’ordito di un racconto armonico.
Paolo Di Capua, Crescita di piante notturne 2003
Le “forme†di Paolo Di Capua interagiscono con l’ambiente definendo un percorso dinamico che interloquisce con il passato per rinnovare con la Natura una dialettica a lungo interrotta.
Inaugurazione: Domenica 7 Novembre 2004 ore 11
Dal 7 al 27 Novembre 2004
Orario della Mostra: Martedi’ – Sabato ore 16 -19 e per appuntamento
La Corte Arte Contemporanea Firenze
Rosanna Tempestini Frizzi
50125 Firenze – Via de’ Coverelli 27r TelFax: 055.284435