Associazione Culturale Artfest
Giovanni De Angelis. Mostra fotografica. Nell'ambito della rassegna Sussurri e grida che invita ad una riflessione sulla tendenza degli artisti contemporanei ad esprimersi attraverso l’uso di ogni mezzo. Proiezione video ''Transiti'' di Marco Maiello. Audio-visual Art proiezione del video ''Luceveloce''di Giovanni De Angelis e Marco Maiello.
Giovanni De Angelis
Sussurri e grida. La rassegna invita ad una riflessione sulla tendenza degli artisti contemporanei ad esprimersi attraverso l’uso di ogni mezzo, ogni linguaggio messo a disposizione dalle arti e dalla tecnologia multimediale, in un’ansia crescente di coinvolgimento dello spettatore nel fare artistico. I confini tra le varie poetiche sono sempre meno definiti : la pittura si sposta verso la letteratura e la poesia; la parola si organizza come oggetto e muta in segno, immagine o concetto che dialoga con altre estensioni del pensiero, o diviene ritmo, composizione, spettacolo.
In ogni caso, una parola che subisce una contaminazione che la trasforma e che la fa divenire accessibile attraverso altri parametri come quelli del vedere e del sentire.
Da un lato vi è l’esasperazione ed abuso della parola, la pulsione onnivora dell’Io ad invadere sempre nuovi spazi attraverso un eccesso di autorappresentazione ed autointerpretazione; dall’altro, assistiamo al ritorno del mito platonico della caverna, la ricerca di un contatto intimo e discreto per giungere all’ascolto interiore che lascia il tempo di sentire, riflettere e guardare oltre la percezione.
Si indagano (o si riscoprono) nuove forme di espressione che transitano attraverso il silenzio come passaggio rigenerante e purificatore dove i linguaggi ritrovano una dimensione di primigenìa recuperando a sé ogni potere evocativo, forza e simbolicità .
“In questa dicotomia si richiama l’alternanza tra il rumore ed il silenzio (tra presenza ed assenza), la loro complementarietà , ed anche la responsabilità dell’arte a scegliere di tacere, per dire di più e meglio.â€
Mostra fotografica : “Luceveloce†di Giovanni De Angelis
(…) I nostri occhi si allenano a vedere ciò che si aspettano di vedere. Come una telecamera, registrano incessantemente ciò che hanno la possibilità di riconoscere, ma non tutto ciò che arriva a imprimersi sulla retina arriva alla coscienza, così come non tutto ciò che crediamo di vedere è realmente esistente nella realtà fisica.
Nell'appagarsi di ciò che vede, l'uomo impigrito tende a sedersi sul "già noto " sul “conosciuto†onde evitare la tensione legata al nuovo, al diverso, al mistero. Confondendo il percepito col vero, si nega la possibilità di accedere alla conoscenza di realtà altre, infinite e parallele, che gli scorrono affianco e di continuo lo investono e magari giocano con la sua ottusità . Può bastare invece una semplice fotocamera per l'artista che, intuendo l'esistenza di altri mondi, non si arrende alla illusione, la limitatezza di ciò che vede, e cerca, inseguendo di corsa un raggio di luce, la possibilità di accedere a un reale perso di continuo.
Ed è qui che l'occhio indiscreto della fotocamera di chi, da studioso si trasforma in artista, si pone all'inseguimento di quel raggio e corre. Corre e per un attimo ruba il raggio che nella fuga trascina con sé la forma e i colori delle cose che diventano altra forma e altro colore, fino a svelare il mistero di altri mondi mai visti, mai pensati. E l’artista incantato e stupito crea opere d'arte. Un faro nella notte in autostrada, un cartello pubblicitario, una scialba busta, una sedia, un profilo… Fermato e dilatato l’attimo in cui il raggio li sfiora esplodono in mille mondi in fuga su scie che brillano di tutti i colori dell’arcobaleno. (Tina Paliotti)
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Videoarte: “Transiti†di Marco Maiello video in digitale mm16,00
“La modernità è il transitorio, il fuggitivo, il contingente, la metà dell’arte, di cui l’altra metà è l’eterno e l’immutabileâ€
Baudelaire
I versi di Baudelaire a commento del video o ispiratori della costruzione del video Transiti ? E’ difficile rispondere a un quesito al quale lo stesso autore non sa dare onestamente una risposta.
Certo è che una frase può essere illuminante rispetto ad una intuizione e tale sembra essere il caso di questo video, omaggio all’evento di Artfest 2004. Il tema è incentrato sul guardare e vedere, sull’apparenza e sulla realtà , sul contingente- moderno e sull’immutabile - eterno. L’arte partecipa di entrambi i momenti: non c’è comprensione dell’uno senza l’altro. L’occhio di Giulia è chiuso nella prima parte del video, quasi sopraffatto dalla realtà frenetica e apparentemente senza senso che scorre intorno, per aprirsi fisicamente nella seconda parte “ essendo cambiato il modo di guardare le coseâ€: la realtà attorno si rivela più pacata, più armoniosa e l’occhio aperto la percepisce nella sua essenza. In perfetta armonia con i tempi interiori del video, la musica di Luigi Maiello completa un piccolo cammeo.
Il programma della serata prevede:
ore 19,30 inaugurazione mostra fotografica di Giovanni De Angelis
ore 21,00 Proiezione video “Transiti†di Marco Maiello
ore 22,30 Audio-visual Art proiezione del video “Luceveloce†di Giovanni De Angelis e Marco Maiello
ore 23,00 Djset di Véro.
RASHO-MON
Via degli Argonauti, 16 ( via di Libetta)
Roma